Il mercato delle criptovalute legate all'immagine di personaggi pubblici vive un momento di forte crisi, come dimostra il drammatico crollo del valore di TRUMP, il memecoin lanciato in concomitanza con il ritorno alla Casa Bianca dell'ex presidente americano. Dopo un debutto promettente a gennaio, la criptovaluta ha subito un deprezzamento dell'83%, passando da valori astronomici a una quotazione attuale di appena 8,03 dollari. Ma il peggio potrebbe ancora venire: la prossima settimana è previsto un massiccio sblocco di token che potrebbe infliggere un colpo fatale a migliaia di investitori già in difficoltà.
Un impero digitale in caduta libera
Le cifre parlano chiaro e non lasciano spazio a interpretazioni ottimistiche. Il team dietro al progetto TRUMP riceverà circa 320 milioni di dollari in token, equivalenti al 20% dell'intera offerta circolante. Un evento che rischia di trasformarsi nell'ennesimo disastro finanziario per i circa 637.000 possessori attuali della criptovaluta, già in calo rispetto agli 817.000 iniziali. Particolarmente allarmante è la diminuzione dei portafogli contenenti TRUMP per un valore superiore ai 1.000 dollari: da 143.000 a gennaio a soli 12.000 oggi.
Il fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di crisi del settore dei memecoin, le valute digitali nate principalmente come scherzo o riferimento a personaggi famosi. La capitalizzazione complessiva di questo mercato è precipitata da 119 miliardi di dollari dello scorso dicembre agli attuali 45 miliardi, secondo i dati di CoinMarketCap. Un tracollo che segna la fine di un ciclo caratterizzato dalla corsa al guadagno facile da parte di investitori al dettaglio.
Anatomia di un possibile collasso
Gli analisti del settore guardano con preoccupazione all'imminente sblocco dei token. Tipicamente, eventi di questo tipo producono effetti ribassisti sul mercato, aumentando l'offerta disponibile senza creare nuovi incentivi alla domanda. Nel caso specifico, la situazione appare particolarmente critica a causa della limitata liquidità del mercato TRUMP.
I dati di Dune Analytics mostrano che la profondità di mercato al 2% – un parametro fondamentale per valutare la capacità di assorbire grandi ordini – oscilla tra 980.000 e 2 milioni di dollari. In termini pratici, se anche solo una parte dei 320 milioni di dollari in token venisse immessa sul mercato, il prezzo potrebbe entrare in quella che gli esperti chiamano "spirale mortale", con vendite a cascata che alimenterebbero ulteriori ribassi.
Il tramonto dell'era "get rich quick"
La parabola discendente di TRUMP rappresenta in modo emblematico la fine di un'epoca per il mondo delle criptovalute. Il periodo d'oro dei memecoin, caratterizzato dalla promessa di guadagni rapidi e consistenti, sembra ormai un ricordo lontano. Gli investitori italiani, tradizionalmente più cauti rispetto ai mercati anglosassoni nell'approccio alle valute digitali, trovano in questa vicenda una conferma ai timori di bolle speculative nel settore.
Resta da vedere se l'ex presidente e il suo team decideranno effettivamente di vendere i token sbloccati. Una mossa che, secondo gli esperti di finanza digitale, potrebbe rivelarsi catastrofica non solo per il valore della criptovaluta, ma anche per l'immagine dello stesso Trump, che vedrebbe associato il proprio nome a un clamoroso fallimento finanziario.
Un fenomeno in controtendenza
Mentre il Bitcoin, la principale criptovaluta al mondo, ha mostrato negli ultimi mesi segnali di stabilizzazione, il segmento dei memecoin continua a soffrire. Le operazioni poco trasparenti che hanno caratterizzato molti lanci, con insider in grado di realizzare profitti a discapito della massa degli investitori, hanno minato la credibilità dell'intero comparto.
Per gli investitori che hanno creduto nel progetto TRUMP, il bilancio è pesantissimo: una perdita collettiva stimata in circa 2 miliardi di dollari. Un monito che risuona forte nel panorama finanziario italiano, dove la cultura della diversificazione degli investimenti e l'approccio prudente al rischio rappresentano valori consolidati nel comportamento dei risparmiatori.