Il governo britannico si prepara a una svolta radicale nel settore degli asset digitali, con l'annuncio di riforme che potrebbero ridisegnare il mercato delle criptovalute nei prossimi mesi. La strategia include la creazione di una figura inedita nel panorama istituzionale: un "campione degli asset digitali" dedicato specificamente a promuovere la tokenizzazione di settori chiave dell'economia. Si tratta di un cambio di passo significativo per un paese che fino a poco tempo fa aveva adottato un approccio cauto verso le valute digitali.
La nomina di questo nuovo responsabile avrà un obiettivo preciso: coordinare gli sforzi del settore privato nella digitalizzazione dei mercati finanziari attraverso la tecnologia blockchain. Lucy Rigby, segretaria economica del Tesoro, ha spiegato che il ruolo coinvolgerà la guida e il coordinamento delle iniziative di tokenizzazione applicate agli strumenti finanziari tradizionali. L'idea di fondo è trasformare il modo in cui azioni, obbligazioni e altri titoli vengono emessi, scambiati e liquidati.
Il piano britannico non si limita a dichiarazioni d'intenti. Tra le misure concrete figura l'eliminazione graduale dei certificati cartacei dal mercato, sostituiti da equivalenti digitali. Lo scorso luglio l'amministrazione aveva già lanciato una Wholesale Financial Markets Digital Strategy, una strategia di digitalizzazione dei mercati finanziari all'ingrosso pensata per modernizzare il sistema tradizionale. Questo approccio colloca il Regno Unito nel solco di una tendenza globale che vede la tokenizzazione degli asset del mondo reale come uno degli sviluppi più promettenti della finanza contemporanea.
Il fenomeno della tokenizzazione sta guadagnando slancio in diverse giurisdizioni. Colossi istituzionali hanno avviato progetti pilota ambiziosi: il mese scorso Chainlink ha lanciato un servizio che consente alle banche di utilizzare fondi d'investimento tokenizzati attraverso la rete SWIFT. Alpaca, dal canto suo, ha presentato un'Instant Tokenization Network per le azioni statunitensi, con l'obiettivo di incrementare la liquidità on-chain. Il sistema funziona attraverso un'API che gestisce due funzioni: la registrazione dei titoli nei conti di intermediazione per le istituzioni finanziarie regolamentate negli USA e la consegna dei token dall'emittente ai partecipanti autorizzati, tipicamente entità non statunitensi affiliate.
Le dichiarazioni dei vertici delle principali piattaforme di trading confermano questa tendenza. Il CEO di Robinhood ha recentemente affermato che la tokenizzazione diventerà il metodo standard per gli investitori internazionali che vogliono esposizione alle azioni americane. L'azienda ha iniziato a offrire azioni tokenizzate ai clienti europei già da giugno, e il suo amministratore delegato ha descritto il servizio come "un treno merci impossibile da fermare" destinato a mettere in ombra il sistema finanziario tradizionale.
La svolta del Regno Unito rappresenta un cambiamento di atteggiamento notevole. Il paese sta abbandonando la precedente cautela normativa per abbracciare un approccio più favorevole alle criptovalute, allineandosi alle tendenze internazionali. Una modifica politica importante è arrivata dalla Financial Conduct Authority (FCA), l'autorità di vigilanza finanziaria, che ha approvato l'accesso al dettaglio per i prodotti scambiati in borsa legati alle criptovalute. Questa mossa segnala l'intenzione di Londra di posizionarsi come hub globale per la tokenizzazione e attrarre i grandi player del settore.
L'iniziativa britannica si inserisce in un contesto in cui governi e istituzioni di tutto il mondo stanno esplorando le possibilità offerte dalla blockchain per modernizzare i mercati finanziari. La tokenizzazione degli asset reali promette maggiore efficienza, riduzione dei costi e accessibilità ampliata ai mercati, trasformando radicalmente il modo in cui vengono gestiti gli strumenti finanziari tradizionali. Il Regno Unito punta evidentemente a essere protagonista di questa trasformazione piuttosto che semplice spettatore.