Il settore delle criptovalute negli Stati Uniti si trova a un bivio cruciale, con il Congresso che spinge verso una regolamentazione più chiara attraverso il Digital Asset Market Clarity Act. La proposta di legge ha superato martedì un importante ostacolo procedurale, ottenendo l'approvazione della Commissione Agricoltura della Camera con un voto schiacciante di 47 favorevoli e solo 6 contrari. Il presidente della commissione GT Thompson ha confermato che il testo passerà ora all'esame dell'intera Camera, aprendo una finestra di una settimana per eventuali obiezioni da parte dei membri del Congresso.
Due commissioni, un obiettivo: chiarire le regole del gioco
La strada verso una normativa definitiva si è rivelata più complessa del previsto, con la Commissione Servizi Finanziari che ha tenuto una sessione parallela per esaminare emendamenti potenzialmente rivoluzionari. Tra le proposte più significative spicca quella del deputato French Hill, che mira a proteggere specificamente gli sviluppatori blockchain dalle responsabilità legali. Al momento della pubblicazione, questo emendamento cruciale non era ancora stato sottoposto a votazione.
Le tensioni politiche hanno caratterizzato i dibattiti, con alcuni legislatori democratici che hanno sollevato preoccupazioni sui rischi legati alla deregolamentazione del mercato crypto. Il deputato Brad Sherman ha lanciato un attacco diretto, sostenendo che la legge potrebbe aprire la strada a "salvataggi pubblici" in caso di crolli del mercato, mentre la collega Maxine Waters ha proposto modifiche per affrontare presunti conflitti di interesse legati alle partecipazioni crypto dell'ex presidente Donald Trump.
Il nodo della giurisdizione tra SEC e CFTC
Al centro della controversia si trova la divisione delle competenze tra la Securities and Exchange Commission (SEC) e la Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Il presidente della commissione Hill ha respinto le critiche democratiche, chiarendo che l'obiettivo della legge è garantire "coerenza" normativa piuttosto che facilitare salvataggi. La proposta mira infatti a stabilire criteri chiari per determinare quando un asset digitale debba essere trattato come titolo sotto la supervisione SEC o come commodity sotto l'autorità CFTC.
Introdotto lo scorso maggio, il Digital Asset Market Clarity Act rappresenta il culmine di uno sforzo legislativo più ampio per creare linee guida trasparenti e pratiche per le aziende di asset digitali operanti negli Stati Uniti. Il testo delinea una struttura regolatoria che distingue chiaramente le giurisdizioni, stabilisce parametri per la custodia di asset digitali e propone regole specifiche per diverse classi di asset, incluse le stablecoin.
Sviluppatori nel mirino: protezione o responsabilità?
Una questione particolarmente spinosa riguarda la responsabilità degli sviluppatori di piattaforme non-custodial, ovvero coloro che non gestiscono direttamente i fondi degli utenti. Durante le audizioni precedenti, il deputato Tom Emmer, co-sponsor del progetto di legge, ha avvertito sui rischi di regole poco chiare: "Dobbiamo decidere se gli sviluppatori affrontano ancora potenziali questioni di responsabilità", sottolineando come l'incertezza normativa potrebbe scoraggiare i talenti dal costruire negli Stati Uniti.
I democratici della Camera hanno invece sollevato preoccupazioni opposte, argomentando che la proposta di legge potrebbe indebolire la supervisione SEC sui mercati crypto. Secondo i critici, questo approccio creerebbe scappatoie normative che permetterebbero alle tradizionali società finanziarie di reinventarsi come entità crypto per evitare controlli più rigorosi. La battaglia normativa riflette tensioni più ampie nel sistema finanziario americano, dove l'innovazione tecnologica si scontra con la necessità di protezione degli investitori.
Il percorso verso l'approvazione finale rimane incerto, ma il voto schiacciante in commissione suggerisce un crescente consenso bipartisan sulla necessità di chiarezza normativa in un settore che vale centinaia di miliardi di dollari. La prossima settimana si preannuncia decisiva per determinare se gli Stati Uniti riusciranno finalmente a dotarsi di un quadro regolatorio all'altezza delle ambizioni del proprio ecosistema crypto.