La crescente frustrazione della community di Pi Network ha raggiunto livelli critici, con migliaia di utenti che denunciano la scomparsa dei propri token dopo aver completato il processo di verifica KYC e la migrazione verso la mainnet. Il malcontento si è intensificato paradossalmente proprio quando il team di sviluppo ha pubblicato nuove linee guida per la sicurezza dei wallet, un tentativo di rassicurazione che si è trasformato in un boomerang alimentando ulteriori polemiche. La situazione sta mettendo a dura prova la credibilità di un progetto che da anni promette di rivoluzionare il mondo delle criptovalute attraverso il mining mobile.
Sei anni di lavoro vanificati: la rabbia degli utenti
Le testimonianze che si moltiplicano sui social media raccontano storie simili: wallet completamente vuoti nonostante gli utenti abbiano seguito scrupolosamente tutte le istruzioni fornite dal Pi Core Team. Haifeng Chen, uno degli utenti più vocali, ha espresso tutta la sua esasperazione in un messaggio diretto e senza mezzi termini: "Ridatemi quei maledetti Pi. Ho lavorato duramente per sei anni. Non li avete ancora mappati. Qual è il ritardo?"
Il caso di Chen rappresenta una frustrazione collettiva che attraversa l'intera base di utenti. Molti segnalano la comparsa di indirizzi wallet multipli associati a un singolo account, un fenomeno che aumenta la confusione e solleva dubbi sulla affidabilità del sistema di migrazione. La mancanza di trasparenza sui tempi di risoluzione sta erodendo progressivamente la fiducia di una community che ha investito anni nella raccolta di token attraverso il mining quotidiano.
Promesse di risoluzione che non convincono
Nonostante gli sforzi comunicativi del Pi Core Team, che continua a sottolineare l'impegno nella risoluzione dei problemi tecnici, le rassicurazioni sembrano cadere nel vuoto. La community richiede spiegazioni chiare, tempistiche precise e soprattutto l'accesso immediato ai token che considera legittimamente guadagnati. L'assenza di un cronoprogramma definito per la risoluzione delle problematiche ha lasciato migliaia di utenti in uno stato di incertezza che sta minando le fondamenta stesse del progetto.
L'attesa per un ipotetico aggiornamento della Fase 2, che dovrebbe finalmente affrontare i ritardi nel processo KYC e le discrepanze nei saldi dei wallet, mantiene viva una speranza sempre più flebile. Tuttavia, l'assenza di comunicazioni ufficiali concrete continua ad alimentare speculazioni e teorie complottiste all'interno della community.
Il prezzo riflette l'instabilità del progetto
Sul fronte dei mercati, Pi Network mostra segni di debolezza con un calo dell'1,5% nelle ultime 24 ore, attestandosi a 0,6286 dollari al momento della pubblicazione. L'analisi tecnica rivela un quadro fragile: il token si sta consolidando al di sotto delle principali medie mobili, con la media mobile semplice a 20 giorni che agisce come resistenza a 0,70 dollari.
L'indice di forza relativa si posiziona a quota 40, segnalando una mancanza di momentum significativo. Nonostante alcuni indicatori come lo stocastico RSI suggeriscano la possibilità di un rimbalzo, il rischio di un ulteriore declino verso la zona di supporto a 0,55 dollari rimane concreto se Pi non riuscirà a superare la barriera dei 0,70 dollari.
Il futuro del progetto dipenderà dalla capacità del team di sviluppo di affrontare rapidamente le problematiche tecniche e di ripristinare la fiducia di una community sempre più impaziente. Solo risposte concrete e tempestive potranno evitare un ulteriore deterioramento della situazione e preservare la reputazione di quello che doveva essere uno dei progetti più ambiziosi nel settore delle criptovalute accessibili a tutti.