Il mondo degli hedge fund crypto sta per accogliere un nuovo player istituzionale di peso. Joe Naggar, ex partner di GoldenTree Asset Management con 16 anni di esperienza nella gestione di asset creditizi per 61 miliardi di dollari, lancia ufficialmente Feynman Point Asset Management, un fondo indipendente focalizzato su asset digitali e tecnologie di frontiera che parte già con 300 milioni di dollari in gestione. Si tratta dello spin-out formale del team che operava sotto l'ombrello di Republic, segnando l'ingresso di capitale istituzionale di alto livello in un mercato che sta rapidamente maturando dopo la tempesta regolatoria del 2022-2023.
La storia di Naggar nel crypto è quella di un early adopter che ha saputo trasformare la passione personale in strategia d'investimento professionale. Partito dal mining di Bitcoin (BTC) nel 2013, ha accumulato negli anni esposizione a progetti come Stacks, Algorand e un investimento azionario in Coinbase. Nel 2022 ha assemblato all'interno di GoldenTree un team dedicato agli asset digitali, portando al settore crypto l'approccio macro-informato e il risk management istituzionale tipico dei grandi fondi tradizionali.
Ma i crolli a cascata di Celsius, Voyager Digital e soprattutto FTX hanno innescato una stretta regolatoria che ha ridisegnato il panorama. GoldenTree ha scelto di vendere il nascente fondo crypto a Republic, la società d'investimento newyorkese, dopo meno di due anni. Ora, il team precedentemente noto come Republic Digital guadagna piena autonomia, mantenendo però la stessa filosofia d'investimento: "Continueremo a fare esattamente quello che facevamo prima, stessa attenzione a processo, performance e qualità istituzionale, ma facendo ancora di più", spiega Naggar.
I numeri parlano chiaro nonostante le transizioni societarie. Gli investitori del fondo, tra cui L1D, un veicolo svizzero da 600 milioni di dollari, e il newyorkese Blockchain Investment Group, hanno registrato un rendimento netto annualizzato superiore al 42% dall'inception nel 2022. Una performance che colloca Feynman Point tra i top performer del settore, costruita attraverso trade di alta qualità e timing preciso.
Tra le operazioni più redditizie spiccano l'acquisto del Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) con uno sconto del 40% rispetto al NAV degli asset sottostanti, in una fase in cui il mercato prezzava un rischio di liquidazione che non si è mai materializzato. Il trust è successivamente diventato un ETF e ora quota al valore patrimoniale netto. Altra mossa vincente è stata l'esposizione early al DEX Hyperliquid: il team ha effettuato un "investimento consistente" nel token HYPE al lancio di novembre 2024, che ora quota attorno ai 40 dollari con una capitalizzazione di mercato superiore ai 10 miliardi di dollari.
Non solo crypto puro: Feynman ha scommesso anche su equity tradizionale legato al settore, come dimostrano gli investimenti in Ripple, società sviluppatrice di XRP. Le azioni sono salite del 162% da gennaio, portando la valutazione sul mercato secondario a 22,1 miliardi secondo i dati di Forge, anche grazie alla risoluzione della causa quinquennale con la Securities and Exchange Commission che aveva gettato un'ombra regolatoria sul progetto.
Naggar si dichiara particolarmente attivo nel trend emergente delle Digital Asset Treasury (DAT), ovvero società quotate che accumulano criptovalute nei propri bilanci seguendo la strategia inaugurata da Michael Saylor con Strategy. "Probabilmente abbiamo investito in 15 o 17 DAT diverse, con posizioni tra i 30 e i 75 punti base, fino all'1% nei casi più grandi", rivela il gestore. Il portafoglio include BitMine Immersion Technologies di Tom Lee, SharpLink Gaming di Joe Lubin, Twenty One Capital supportata da Cantor Fitzgerald e Forward Industries di Kyle Samani.
Tra i casi più interessanti, Naggar evidenzia Sonnet BioTherapeutics, destinata a diventare Hyperliquid Strategies dopo la fusione con Rorschach I LLC prevista entro l'anno, che ha recentemente annunciato una raccolta da 888 milioni di dollari in token HYPE. "È molto difficile per un investitore statunitense avere esposizione a Hyperliquid, ma questa società porta accesso", spiega. Un punto cruciale considerando che molti protocolli DeFi di nuova generazione limitano l'accesso diretto agli utenti USA per ragioni regolatorie.
Il gestore mantiene però un approccio critico verso il fenomeno DAT: "Alcune sono sostanzialmente operazioni opportunistiche che non meritano attenzione, ma altre aggiungono valore reale, sia all'ecosistema sia agli investitori, facendo cose intelligenti". Una distinzione fondamentale in un mercato dove la narrativa spesso prevale sui fondamentali, e dove la proliferazione di veicoli d'investimento non sempre corrisponde a strategie sostenibili.
Con il lancio del Feynman Point Special Opportunities Fund, il team intende offrire ai Limited Partner la possibilità di co-partecipare alle migliori idee d'investimento, estendendo la strategia che ha prodotto rendimenti a doppia cifra anche attraverso le fasi più turbolente del mercato crypto. L'ingresso di capitale istituzionale gestito con metodologie tradizionali ma applicato agli asset digitali rappresenta un ulteriore tassello nella maturazione del settore, testimoniando come la separazione tra finanza tradizionale e crypto si faccia sempre più sfumata.