Il mercato delle criptovalute torna a respirare dopo giorni di forte pressione ribassista, e XRP (XRP) ne approfitta per riconquistare la soglia psicologica dei 2,10 dollari. Ma al di là del movimento di prezzo, che pure rappresenta un segnale di rinnovata fiducia dopo settimane di sell-off generalizzato, è quanto accade on-chain a catturare l'attenzione degli analisti: secondo i dati pubblicati da CryptoOnchain su CryptoQuant, la Velocity di XRP Ledger ha toccato il 2 dicembre il picco massimo del 2025, raggiungendo quota 0,0324. Si tratta di un indicatore tecnico che misura la frequenza con cui i token circolano sulla rete, fungendo da proxy diretto dell'attività economica reale dell'ecosistema. L'impennata conferma che XRP non è semplicemente un asset speculativo in fase di rimbalzo tecnico, ma sta vivendo un'esplosione di utilizzo effettivo da parte di trader, whale e holder attivi.
La metrica Velocity è particolarmente significativa nel contesto delle blockchain ad alta velocità come XRP Ledger, poiché misura quante volte un token cambia proprietario in un dato periodo. Valori elevati indicano che le monete non restano ferme nei wallet, ma vengono movimentate attivamente: trading, arbitraggi, trasferimenti cross-border, ribilanciamenti di portafoglio. Tutto ciò si traduce in liquidità profonda e maggiore engagement della rete. Secondo l'analisi di CryptoOnchain, un balzo così marcato della Velocity suggerisce che XRP sta attraversando una delle fasi più dinamiche dell'anno, con un coinvolgimento di utenti ai massimi del 2025.
Questo tipo di attività on-chain spesso anticipa o accompagna movimenti di prezzo importanti, a prescindere dalla direzione. La circolazione rapida di grandi volumi può infatti riflettere sia redistribuzioni strategiche da parte di grandi holder in vista di nuovi movimenti rialzisti, sia una maggiore volatilità legata a prese di profitto o rotazioni di capitale. Nel caso di XRP, il timing è particolarmente interessante: il picco di Velocity coincide con il recupero della soglia dei 2 dollari dopo il crollo di fine ottobre e novembre, che aveva portato il token sotto quota 2 USD per la prima volta in mesi.
Sul fronte del prezzo, tuttavia, la situazione tecnica resta fragile. XRP ha tentato un rimbalzo verso la fascia 2,15-2,20 dollari, ma la struttura giornaliera continua a mostrare pressione ribassista. Il token scambia ancora al di sotto di tutte le principali medie mobili: la SMA a 50 giorni si trova a 2,35 dollari e sta puntando verso il basso, mentre la SMA a 100 giorni (2,55 USD) e quella a 200 giorni (2,60 USD) formano una resistenza sovrapposta che i bull non sono riusciti a infrangere dal tardo settembre. Questo setup tecnico conferma che il controllo del mercato è ancora in mano ai venditori, nonostante il recente tentativo di inversione.
Il livello di supporto critico rimane ancorato alla zona 2,00-2,05 dollari, dove gli acquirenti hanno difeso ripetutamente il prezzo con volumi visibili nei long lower wick delle candele giornaliere. Una rottura al ribasso di questa soglia esporrebbe XRP a ulteriori discese verso 1,80 dollari, livello che non si vedeva da inizio anno. Al contrario, per costruire una vera inversione rialzista, sarà necessario riconquistare almeno la SMA a 50 giorni e trasformarla in supporto, cosa che richiederebbe volumi in ingresso decisamente più consistenti rispetto a quelli attuali.
L'analisi dei volumi, infatti, evidenzia una certa debolezza nella conviction del rimbalzo. Nonostante il recupero dei 2,10 dollari, i volumi di scambio restano relativamente contenuti, suggerendo che la spinta rialzista sia ancora timida e non supportata da capitale fresco in entrata. Questo è un segnale ambiguo: da un lato, l'attività on-chain suggerisce un forte utilizzo della rete; dall'altro, i volumi di trading spot sui principali exchange centralizzati non confermano ancora un'inversione di sentiment strutturale.
Nel contesto più ampio del mercato crypto, XRP beneficia del miglioramento generalizzato del sentiment dopo giorni di forte risk-off. Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) hanno recuperato terreno, trascinando con sé buona parte delle altcoin. Tuttavia, la performance di XRP resta condizionata da dinamiche proprie, legate anche alle vicende legali tra Ripple e la SEC, che continuano a influenzare la percezione del token da parte degli investitori istituzionali e retail.
Guardando avanti, gli operatori monitoreranno con attenzione se l'aumento della Velocity si tradurrà in un consolidamento del prezzo sopra i 2,10 dollari e, successivamente, in un tentativo di rottura verso i 2,35 dollari. In caso contrario, il rischio è che l'attività on-chain rimanga un segnale isolato, incapace di sostenere un rally duraturo senza il supporto dei volumi spot. La fase attuale resta quindi di transizione: tecnicamente fragile, ma con segnali on-chain che suggeriscono un risveglio dell'ecosistema e un possibile cambio di fase nelle prossime settimane.