Il mondo degli ETF crypto continua la sua espansione accelerata con un nuovo capitolo che potrebbe segnare un precedente storico: 21Shares, il più grande emittente globale di prodotti negoziati in borsa legati alle criptovalute, ha depositato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense la richiesta di approvazione per un ETF su Hyperliquid (HYPE). Si tratta di un evento senza precedenti nel settore, considerando che il token in questione è stato lanciato solo lo scorso novembre 2024, rendendolo di fatto l'asset crypto più giovane ad aspirare a uno strumento di investimento regolamentato tradizionale. Questa mossa sottolinea l'appetito crescente degli investitori istituzionali verso progetti DeFi di nuova generazione e la velocità con cui il mercato crypto si sta integrando con la finanza tradizionale.
La proposta di 21Shares si distingue per la sua struttura passiva: l'ETF si limiterà a replicare fedelmente l'andamento del prezzo di HYPE, mantenendo una posizione costante nel token senza strategie di trading attivo. Questo approccio comporta vantaggi significativi per gli investitori, a partire da commissioni di gestione ridotte e una maggiore trasparenza, con la disclosure giornaliera delle posizioni detenute. Il fondo utilizzerà come custodi Coinbase (COIN) e BitGo, due tra i player più affidabili nel settore della custodia di asset digitali, garantendo standard di sicurezza elevati per gli investitori retail e istituzionali.
Un aspetto particolarmente innovativo della filing riguarda la possibilità di implementare strategie di liquid staking. 21Shares ha infatti dichiarato di voler esplorare protocolli che emettono Liquid Staking Token, rappresentazioni liberamente scambiabili dei token HYPE messi in staking. Questa soluzione permetterebbe al fondo di generare rendimenti aggiuntivi mantenendo la liquidità dell'investimento, una caratteristica che potrebbe rendere l'ETF particolarmente attraente rispetto alla semplice detenzione diretta del token.
La performance di Hyperliquid dall'esordio è stata a dir poco esplosiva. Con un rally superiore al 1.140% in pochi mesi, il token ha rapidamente scalato le classifiche di capitalizzazione di mercato, superando progetti molto più maturi. Il picco di 59 dollari raggiunto all'inizio dell'anno ha portato la market cap nelle vicinanze dei 13 miliardi di dollari, posizionando HYPE tra i primi 20 asset crypto per valore. Tuttavia, al momento della presentazione della domanda ETF, il mercato non ha reagito con entusiasmo: il prezzo ha registrato un calo del 2% verso quota 46 dollari, mantenendosi circa il 20% sotto il suo massimo storico.
La richiesta di 21Shares si inserisce in un contesto di crescente pressione sulla SEC per l'approvazione di ETF legati ad altcoin. Dopo il successo degli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum, l'agenzia ha ricevuto una valanga di filing per prodotti basati su Solana (SOL), XRP e persino Dogecoin (DOGE). A settembre, la SEC aveva eliminato un ostacolo regolamentare significativo che bloccava l'approvazione di nuovi ETF spot su criptovalute diverse da BTC ed ETH, ma il processo di revisione rimane complesso e lento, ulteriormente rallentato dal blocco governativo che ha ridotto l'organico dell'agenzia.
Il timing della filing solleva interrogativi interessanti sulla strategia di 21Shares. Puntare su un asset così giovane rappresenta sia un'opportunità che un rischio: da un lato, Hyperliquid ha dimostrato trazione e crescita straordinarie, dall'altro manca del track record pluriennale che caratterizza progetti come Solana o Cardano, anch'essi in attesa di approvazione per i rispettivi ETF. Per gli investitori europei, abituati a un approccio regolamentare più prudente sotto il framework MiCA, questa aggressività statunitense rappresenta un contrasto notevole con la cautela dimostrata dalle autorità del Vecchio Continente.
L'eventuale approvazione dell'ETF su Hyperliquid potrebbe aprire le porte a una nuova categoria di prodotti finanziari: strumenti regolamentati su protocolli DeFi emergenti, permettendo agli investitori tradizionali di ottenere esposizione a progetti ad alto potenziale senza dover navigare la complessità tecnica dei wallet non-custodial e dei DEX. Resta da vedere se la SEC riterrà sufficientemente maturo un progetto di pochi mesi per meritare l'accesso ai mercati tradizionali, una decisione che potrebbe definire il futuro degli ETF crypto per gli anni a venire.