Il panorama della filantropia globale sta vivendo una trasformazione significativa grazie all'integrazione delle nuove tecnologie con strutture di governance tradizionali. La Fondazione AB Charity ha recentemente compiuto un passo decisivo in questa direzione, ampliando il proprio Consiglio Consultivo Senior con dieci personalità di spicco provenienti dal mondo della diplomazia e degli affari internazionali. Questa mossa strategica consolida la presenza della Fondazione come punto d'incontro tra innovazione tecnologica e impegno umanitario, creando quello che potrebbe essere definito un vero e proprio "motore strategico della filantropia globale".
Un ponte tra tecnologia e governance internazionale
L'iniziativa della Fondazione AB Charity, sostenuta tecnologicamente da AB Blockchain, rappresenta un tentativo ambizioso di ridefinire i paradigmi della beneficenza globale. Con l'aggiunta di questi nuovi membri, la rete consultiva della Fondazione abbraccia ora cinque continenti e comprende quasi 30 tra ex capi di Stato, leader di organizzazioni internazionali ed esperti di politiche pubbliche.
Questa espansione non è casuale ma risponde a una visione precisa: creare un ecosistema filantropico che sia al contempo verificabile, inclusivo e sostenibile. La tecnologia blockchain, in particolare, offre la possibilità di tracciare e certificare le donazioni, garantendo quella trasparenza che spesso è mancata nel settore non profit.
I nuovi protagonisti della filantropia tecnologica
Tra i nuovi membri del Consiglio spiccano figure di alto profilo come Olusegun Obasanjo, ex Presidente della Nigeria e della Unione Africana, noto per le sue riforme economiche, e Victor Yushchenko, economista ed ex Presidente dell'Ucraina, protagonista della transizione democratica del paese. Il Canada è rappresentato da Thomas Axworthy, studioso di politiche pubbliche e ex Segretario del Primo Ministro.
L'Asia centrale porta l'esperienza di Dzhoomart Otorbaev, economista ed ex Primo Ministro del Kirghizistan, mentre i Caraibi sono rappresentati da Denzil Douglas, ex Primo Ministro e attuale Ministro degli Esteri di Saint Kitts e Nevis. La salute globale trova voce in Joanna Nurse, esperta senior dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il ruolo delle first ladies nella filantropia moderna
Un aspetto interessante della nuova composizione del Consiglio è la presenza di diverse ex first ladies con significative esperienze nel campo sociale. Maha Ibrahim Mohamed Morsy, moglie dell'ex Primo Ministro egiziano Essam Sharaf, ha guidato iniziative nel settore dell'istruzione e del welfare sociale in Egitto. Kateryna Yushchenko, durante il suo periodo come First Lady dell'Ucraina, si è distinta per il suo impegno nell'assistenza sanitaria e nella tutela dell'infanzia.
Antonina Stoyanova, ex First Lady della Bulgaria e giurista con esperienza presso le Nazioni Unite, e Milena Dobronic, moglie dell'ex Presidente boliviano Jorge Quiroga e attivista per i servizi sociali, completano questo gruppo di donne che portano una prospettiva fondamentale alle strategie filantropiche della Fondazione.
Un modello italiano di filantropia tecnologica?
Per il pubblico italiano, questa iniziativa potrebbe ricordare l'evoluzione di fondazioni storiche come la Cariplo o la San Paolo, che negli ultimi anni hanno iniziato a integrare tecnologie digitali nei loro processi di erogazione e monitoraggio dei fondi. La differenza sostanziale sta nell'approccio blockchain-first della Fondazione AB, che nasce già con l'integrazione tecnologica nel suo DNA.
Nel contesto italiano, dove la filantropia è spesso ancora legata a modelli tradizionali, l'esempio della Fondazione AB potrebbe stimolare una riflessione su come le nuove tecnologie possano rendere più efficiente e trasparente il terzo settore, superando diffidenze culturali ancora presenti verso innovazioni dirompenti come la blockchain.
Il futuro della filantropia globale
Bertie Ahern, ex Primo Ministro irlandese e attuale Presidente della Fondazione, ha sottolineato come l'iniziativa "Tech for Good" rappresenti uno sforzo cooperativo globale. La Fondazione non si limiterà ad ampliare la propria rete di governance, ma continuerà a collaborare con il sistema delle Nazioni Unite, ONG internazionali, agenzie governative e aziende tecnologiche leader per promuovere "atti di buona volontà verificabili" in settori critici.
Istruzione, assistenza sanitaria, protezione ambientale e soccorso umanitario sono le aree prioritarie d'intervento, con un approccio che la Fondazione definisce come paradigma "Governance Trust + Technology-Driven" al servizio del bene pubblico. Un modello che potrebbe rappresentare il futuro della filantropia in un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso.
L'ecosistema economico della Fondazione
La dimensione economica dell'iniziativa è rappresentata dal token $AB, attualmente disponibile per il trading su oltre una dozzina di exchange, tra cui Bitget, HTX, MEXC e Gate. Questa componente crypto-economica differenzia la Fondazione AB dai modelli filantropici tradizionali, creando un circuito economico che potenzialmente può autoalimentare le iniziative benefiche.
Per il pubblico italiano, abituato a una netta separazione tra mondo finanziario e terzo settore, questo approccio ibrido rappresenta una novità significativa che merita attenzione, soprattutto in un periodo in cui anche nel nostro paese si sta discutendo di come modernizzare e rendere più efficiente il sistema della beneficenza.