American Bitcoin Corp. (Nasdaq: ABTC) ha annunciato l'acquisizione di circa 1.414 Bitcoin (BTC), portando le riserve totali della società a circa 3.865 BTC al 24 ottobre 2025. L'operazione rappresenta un tassello cruciale nella strategia di accumulazione dell'azienda, controllata da Hut 8 Corp., che punta a costruire quella che definisce "la spina dorsale dell'infrastruttura Bitcoin americana". La notizia assume particolare rilevanza nel contesto delle crescenti operazioni di tesoreria in Bitcoin da parte di società quotate, un trend che sta ridefinendo gli equilibri tra mercato tradizionale e crypto.
L'elemento distintivo di American Bitcoin rispetto ai competitor si concretizza nell'approccio ibrido: la società non si limita all'acquisto diretto di BTC sul mercato, ma integra operazioni di mining su larga scala per ottimizzare il costo medio di acquisizione. Le riserve dichiarate includono Bitcoin già in custodia e quelli impegnati per l'acquisto di miner attraverso un accordo con BITMAIN, il colosso cinese della produzione di hardware per mining.
Per garantire maggiore trasparenza agli investitori, American Bitcoin ha introdotto una metrica innovativa: i Satoshis Per Share (SPS), che quantifica l'esposizione indiretta al Bitcoin per ogni azione detenuta. Il calcolo moltiplica le riserve totali di BTC per 100.000.000 satoshi (l'unità più piccola di Bitcoin), dividendo poi il risultato per il numero di azioni in circolazione. Al 24 ottobre 2025, l'SPS si attestava a 418, registrando un incremento del 52% rispetto al 1° settembre 2025, periodo precedente alla fusione con Gryphon Digital Mining.
Eric Trump, co-fondatore e Chief Strategy Officer della società, ha sottolineato come la metrica SPS rappresenti "una delle misure di successo più importanti per una piattaforma di accumulazione Bitcoin", evidenziando l'impegno verso aggiornamenti trasparenti man mano che le riserve crescono. L'approccio ricorda strategie simili adottate da MicroStrategy, pioniere nell'adozione di Bitcoin come asset di tesoreria, ma con la differenza sostanziale dell'autosufficienza produttiva.
La strategia di mining integrato offre vantaggi strutturali significativi: producendo direttamente Bitcoin attraverso le proprie infrastrutture, American Bitcoin può teoricamente ridurre il costo medio per BTC rispetto ai competitor che acquistano esclusivamente attraverso exchange. Questo vantaggio competitivo, secondo Genoot, consente di "comporre il valore Bitcoin per azione in modo più efficiente per gli investitori", creando un differenziale economico che potrebbe risultare determinante nel lungo periodo.
La fusione con Gryphon Digital Mining, completata il 3 settembre 2025, ha richiesto un aggiustamento retroattivo del numero di azioni in circolazione secondo un rapporto di cambio di circa 14,4995. Questo consolidamento ha rafforzato la capacità operativa dell'azienda nel settore del mining, settore che in America sta attraversando una fase di espansione grazie alla disponibilità di energia a costi competitivi in stati come Texas e Wyoming.
American Bitcoin ha confermato che fornirà aggiornamenti periodici sulle riserve di Bitcoin, sull'SPS e su altre metriche di performance attraverso il proprio sito web e i canali social ufficiali, inclusi X, Instagram e LinkedIn. La sezione Investor Relations del sito abtc.com/investors diventerà il punto di riferimento per informazioni potenzialmente rilevanti per gli investitori.
Il modello di business "industry-first" che combina mining scalabile e strategie disciplinate di accumulo posiziona American Bitcoin in un segmento particolare del mercato crypto: quello delle società quotate che offrono esposizione istituzionale a Bitcoin senza la necessità per gli investitori di gestire direttamente wallet o chiavi private. Questo approccio elimina le barriere tecniche all'ingresso ma introduce elementi di rischio societario e di controparte tipici degli strumenti finanziari tradizionali.
Le prospettive future dipenderanno dalla capacità di aumentare costantemente l'hashrate e dalla volatilità del prezzo di Bitcoin, due variabili che influenzano direttamente la redditività delle operazioni di mining e il valore delle riserve accumulate. Il prossimo halving di Bitcoin, previsto per il 2028, rappresenterà un test significativo per la sostenibilità economica del modello, dimezzando le ricompense per blocco minato e richiedendo ulteriori ottimizzazioni operative per mantenere margini competitivi.