Il progetto Aptos divenne rapidamente un beniamino del venture capital, con Aptos Labs che raccolse oltre 400 milioni di dollari secondo Pitchbook. Tuttavia, dopo circa tre anni alla guida della startup, Shaikh si dimise da CEO lo scorso dicembre, lasciando il posto a Ching. All'epoca parlò genericamente di concentrarsi su "un nuovo capitolo", senza fornire dettagli specifici sulle ragioni del suo abbandono, e ha declinato ulteriori commenti anche a Fortune. Nonostante il cambio al vertice, Aptos rimane una delle blockchain principali, con la sua criptovaluta che vanta una capitalizzazione di mercato vicina ai 3 miliardi di dollari.
Insieme a Shaikh, il nuovo fondo vede coinvolti altri tre ex colleghi di Aptos Labs: Neil Harounian, primo dipendente assunto da Shaikh e già responsabile dell'ecosistema della startup; Alexandre Tang, ex responsabile delle istituzioni nell'area APAC; e Jerome Ong, precedente responsabile dell'ecosistema APAC. Sebbene Shaikh non abbia voluto rivelare l'identità dei finanziatori, ha confermato che i limited partner includono family office provenienti da Stati Uniti, Asia orientale e Sud-est asiatico. I quattro cofondatori hanno anche investito personalmente nel fondo, pur senza specificare l'ammontare. "Abbiamo la pelle in gioco", ha assicurato.
Maximum Frequency Ventures si inserisce in un panorama già affollato di fondi specializzati in crypto, dove operano nomi affermati come Paradigm, Dragonfly e Haun Ventures. Quello che un tempo era una novità nel venture capital è ormai diventato comune, ma Shaikh e Harounian sono convinti che la loro esperienza diretta nella costruzione di una startup di alto profilo li distingua dalla concorrenza. "Non ci sono davvero fondi nel crypto che incubano", ha sottolineato Harounian.
Il modello operativo proposto si discosta dall'approccio tradizionale del venture capital. Invece di limitarsi a investire passivamente nelle startup, i quattro cofondatori intendono lavorare attivamente con gli imprenditori per costruire concretamente le loro imprese, arrivando persino ad avviare aziende internamente. Finora Maximum Frequency Ventures ha già investito 5 milioni di dollari in sei startup, ha rivelato Shaikh, specificando che i fondatori supportati provengono da aree geograficamente diverse: dal Texas ad Abu Dhabi fino alla Corea del Sud. Il team ha deliberatamente cercato talenti anche in Asia, non limitandosi al mercato statunitense.
"Siamo molto coinvolti, molto attivi", ha dichiarato Shaikh con decisione, riassumendo la filosofia del fondo in una frase chiara: "È un gioco di qualità, non di quantità". L'ambizione è quella di aiutare ogni fondatore a raggiungere la propria "massima frequenza", ossia il pieno potenziale imprenditoriale, navigando contro corrente in un mercato che si è raffreddato ma che, secondo loro, offre ancora opportunità significative per chi sa dove cercare.