Il mercato delle criptovalute sta sperimentando una fase di estrema volatilità che sta mettendo a dura prova i trader e gli investitori retail. Bitcoin (BTC) ha registrato giovedì un rimbalzo del 2,7% nelle 24 ore, raggiungendo quota 110.700 dollari con un picco intraday a 111.100 dollari, in quello che gli analisti definiscono un classico pattern "whipsaw" – un movimento a frusta che tipicamente liquida le posizioni sia dei long che degli short. Questa dinamica arriva dopo che mercoledì la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato era scivolata sotto i 107.000 dollari, a sua volta seguito da un rally martedì che aveva spinto BTC fino a 114.000 dollari.
L'azione dei prezzi degli ultimi giorni rappresenta un chiaro esempio di come il trend trading possa rivelarsi particolarmente rischioso nelle attuali condizioni di mercato. La strategia di seguire la tendenza, normalmente efficace in fasi di mercato direzionali, sta provocando perdite significative a chi tenta di cavalcare i movimenti di breve termine. Il contesto macroeconomico resta incerto, con gli operatori in attesa dei dati sull'inflazione di settembre (Consumer Price Index) attesi per venerdì, che rappresenteranno probabilmente l'ultimo input significativo prima della riunione della Federal Reserve della prossima settimana.
L'intero settore crypto sta seguendo Bitcoin nel movimento rialzista di giovedì. Ethereum (ETH) ha guadagnato tra il 2% e il 3%, insieme a Dogecoin (DOGE) e Cardano (ADA). Particolarmente performanti risultano Solana (SOL) e BNB, entrambi in crescita superiore al 5%. Quest'ultimo token ha ricevuto una spinta aggiuntiva dopo che il presidente Trump ha concesso la grazia a Changpeng Zhao, founder di Binance, un gesto interpretato dagli analisti come ulteriore conferma di un ambiente regolatorio favorevole alle criptovalute negli Stati Uniti.
Anche i titoli azionari crypto-related stanno recuperando dopo le pesanti perdite di mercoledì. Il miner Hut 8 (HUT) sta guadagnando il 7,3% dopo essere crollato del 17% nella sessione precedente, mentre Coinbase (COIN) e Strategy (MSTR) registrano entrambi rialzi attorno al 2%. Questo recupero si inserisce in un contesto di mercato azionario generale più positivo, con il Nasdaq in rialzo dell'1% a un'ora dalla chiusura.
La grazia presidenziale a CZ assume un significato particolare per il settore crypto statunitense. Nonostante le difficoltà attraversate da Binance negli anni passati con le autorità regolatorie americane, il gesto della Casa Bianca viene interpretato come un segnale di continuità nella policy favorevole all'industria blockchain. Questo sviluppo si inserisce in un quadro normativo che, pur tra incertezze legate al parziale shutdown governativo, sembra orientato a favorire l'innovazione nel settore degli asset digitali.
Sul fronte dei derivati decentralizzati, gli exchange di perpetual on-chain hanno superato il trilione di dollari di volume totale di trading questo mese, secondo i dati di settore. L'incremento nei volumi coincide con l'aumentata volatilità di mercato, particolarmente evidente il 10 ottobre quando le principali criptovalute hanno subito un crash significativo. Parallelamente, i volumi di pagamento in stablecoin hanno raggiunto i 19,4 miliardi di dollari da inizio 2025, confermando la crescente adozione di questi strumenti come mezzo di scambio alternativo.
Gli operatori restano in attesa del dato CPI di settembre, che potrebbe influenzare le decisioni della Fed. Al momento, il mercato sconta con quasi certezza un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base nel meeting della prossima settimana, seguito da un altro intervento simile nell'ultima riunione dell'anno a dicembre. La correlazione tra le decisioni di politica monetaria e i movimenti del mercato crypto rimane elevata, con Bitcoin che continua a comportarsi sempre più come un asset macro-sensibile piuttosto che come riserva di valore completamente decorrelata dai mercati tradizionali.