Tra i protagonisti della giornata spiccano Bitfarms e Cipher Mining, con rialzi rispettivamente del 26% e del 20%. Anche Bitdeer, IREN e MARA Holdings hanno chiuso in territorio positivo con guadagni intorno al 10%. Questi numeri rappresentano un recupero significativo rispetto alle perdite subite venerdì, quando le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina avevano scosso i mercati globali.
Il catalizzatore principale dietro questo ottimismo sembra essere l'annuncio dell'accordo tra OpenAI, la società creatrice di ChatGPT, e il produttore di chip Broadcom per lo sviluppo di processori personalizzati destinati all'intelligenza artificiale e al machine learning. Questa partnership evidenzia come la domanda di potenza computazionale stia esplodendo nel settore dell'AI, creando opportunità inaspettate per chi dispone di infrastrutture adeguate.
Il settore energetico sta rispondendo a questa fame di energia. Lunedì stesso, Bloom Energy ha annunciato un accordo da 5 miliardi di dollari con Brookfield Asset Management per installare celle a combustibile nei data center, proprio per soddisfare l'appetito vorace dell'intelligenza artificiale in termini di consumo elettrico. Questa convergenza tra mining di criptovalute, intelligenza artificiale e infrastrutture energetiche sta ridefinendo il panorama industriale.
Il contesto macroeconomico rimane tuttavia complesso. Venerdì scorso i mercati erano crollati dopo che l'amministrazione Trump aveva imposto un aumento del 100% delle tariffe sui beni cinesi, in risposta alle restrizioni imposte da Pechino sull'esportazione di terre rare. Durante il fine settimana le preoccupazioni degli investitori si sono attenuate, permettendo al Nasdaq e all'S&P 500 di recuperare rispettivamente il 2,1% e l'1,4% nella seduta di lunedì.
Le altre società legate al mondo crypto hanno mostrato performance più contenute. Strategy, la più grande società al mondo per riserve di Bitcoin nel proprio bilancio, ha guadagnato il 2,8%, mentre l'exchange Coinbase è rimasto sostanzialmente stabile. Robinhood, la piattaforma di trading che genera una quota significativa dei propri ricavi dalle transazioni in criptovalute, ha chiuso in rialzo dell'1%.
Un caso particolare riguarda BitMine, società che accumula riserve di Ethereum invece che Bitcoin. Il titolo è balzato del 7% dopo che l'azienda ha annunciato di aver approfittato del crollo delle quotazioni crypto degli ultimi giorni per acquistare oltre 200.000 token ETH, per un valore attuale superiore agli 840 milioni di dollari. Questa strategia di acquisto durante le fasi ribassiste richiama l'approccio adottato da molte società treasury nel settore.
Gli analisti di mercato stanno studiando i pattern grafici attuali, trovando similitudini con le configurazioni osservate nel 2020 e nel 2024. In quelle occasioni, liquidazioni massive di posizioni leveraggiate avevano azzerato l'eccesso di leva finanziaria nel sistema, preparando il terreno per successive fasi di recupero nelle settimane successive. Il fine settimana ha visto l'eliminazione di 20 miliardi di dollari in posizioni a leva, un evento che alcuni operatori interpretano come una necessaria pulizia del mercato.
La capitalizzazione complessiva del mercato crypto è cresciuta del 4,4% rispetto ai minimi di domenica, anche se rimane ancora del 6% inferiore ai livelli precedenti al crollo. Diversi esperti descrivono il sell-off come un evento principalmente tecnico piuttosto che fondamentale, lasciando spazio alla possibilità di un rally di sollievo qualora la volatilità dovesse stabilizzarsi nei prossimi giorni.