Il mercato crypto sta attraversando una fase di profonda incertezza, con Bitcoin (BTC) che fatica a riguadagnare lo slancio perduto dopo il crollo dell'8 aprile. Nonostante un tentativo di rimbalzo che ha portato brevemente la principale criptovaluta sopra i 107.000 dollari lunedì, il sentiment resta fragile e gli indicatori tecnici continuano a segnalare debolezza strutturale. La liquidazione di massa scatenata dall'annuncio a sorpresa sui dazi di Donald Trump lo scorso 10 aprile ha lasciato cicatrici profonde, con Bitcoin che ha perso circa 340 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato e ora fatica a riconquistare livelli critici di supporto.
L'analisi dei dati on-chain rivela una contrazione significativa dell'interesse speculativo: l'open interest sui futures perpetui di Bitcoin si attesta attualmente intorno ai 68 miliardi di dollari, ben al di sotto del picco di 94 miliardi registrato il mese scorso. Questo calo del 28% rappresenta un segnale inequivocabile di riduzione della leva finanziaria nel sistema, con i funding rates che rimangono piatti e indicano l'assenza di pressione rialzista da parte dei trader retail.
Particolarmente significativo è il comportamento degli ETF spot su Bitcoin quotati negli Stati Uniti, che lunedì hanno registrato afflussi netti di appena 1 milione di dollari. Questo dato, in netto contrasto con il rally simultaneo di azioni e obbligazioni seguito alla fine dello shutdown governativo a Washington, sottolinea come il capitale istituzionale continui a guardare con cautela al settore crypto. La disconnessione tra gli asset tradizionali e le criptovalute, che si era già manifestata nelle settimane precedenti, sembra persistere nonostante i segnali positivi provenienti dai mercati azionari.
Dal punto di vista dell'analisi tecnica, Bitcoin resta bloccato sotto la media mobile a 200 giorni, attualmente posizionata intorno ai 110.000 dollari. Gli analisti considerano questo livello cruciale per qualsiasi movimento sostenuto al rialzo: un superamento convincente di questa soglia potrebbe riattivare l'interesse degli investitori momentum, mentre una permanenza prolungata al di sotto rischia di alimentare ulteriori prese di profitto. Tony Sycamore di IG Australia suggerisce che tecnicamente la correzione dal massimo di 126.272 dollari potrebbe essersi conclusa al minimo recente di 98.898 dollari, ma sottolinea come serva un movimento sostenuto sopra i 110.000 dollari per confermare questa ipotesi.
Le preoccupazioni del mercato sono amplificate dalla narrativa delle whale storiche di Bitcoin che stanno distribuendo posizioni accumulate negli anni iniziali. George Mandres di XBTO Trading definisce l'attuale movimento "un rimbalzo del gatto morto", evidenziando come la combinazione tra questa offerta da parte di early adopter, la pressione sui premi delle società con treasury digitali e la mancanza di nuova liquidità stia pesando sul sentiment. Questo fenomeno ricorda dinamiche simili osservate durante precedenti fasi di distribuzione, quando investitori di lungo termine scelgono di monetizzare guadagni accumulati.
La performance relativa di Bitcoin nel 2025 risulta inoltre deludente rispetto ad asset class alternative: nonostante guadagni in territorio positivo da inizio anno, la principale criptovaluta ha sottoperformato sia l'oro che i titoli tecnologici. Questa dinamica la rende particolarmente vulnerabile a rotazioni di portafoglio da parte di investitori orientati al momentum, che tendono a favorire asset con trend più chiari e sostenuti.
Un elemento parzialmente positivo emerge dal ripristino della correlazione tra Bitcoin e gli asset di rischio tradizionali nelle ultime 24 ore, dopo che questa si era rotta il mese scorso. Gli analisti osservano tuttavia che sarà necessario vedere questa correlazione mantenersi per più di una singola sessione prima di poter dichiarare concluso il periodo di dislocazione. Il contesto macro rimane fondamentale: i segnali di progresso politico a Washington hanno supportato un modesto rally dei crypto asset, ma il tono complessivo resta cauto in attesa di catalizzatori più significativi che possano riportare liquidità fresca nel settore.
Per gli investitori crypto, le prossime settimane saranno decisive nel determinare se Bitcoin riuscirà a riconquistare slancio o se invece proseguirà in una fase di consolidamento laterale. La rottura della media mobile a 200 giorni rappresenterà il primo test tecnico significativo, mentre dal punto di vista fondamentale sarà cruciale monitorare i flussi degli ETF e il ritorno di interesse speculativo misurato attraverso l'open interest sui derivati.