Il mercato delle criptovalute potrebbe essere alla vigilia di un cambio di paradigma significativo. La dominance di Bitcoin (BTC), parametro fondamentale che misura la quota di capitalizzazione totale del mercato crypto detenuta dalla principale criptovaluta, sta mostrando segnali di cedimento che storicamente hanno anticipato fasi rialziste per gli altcoin. Secondo l'analista crypto Matthew Hyland, questo indebolimento non è casuale ma rappresenta un pattern tecnico ben definito che potrebbe innescare quella che la comunità definisce "altcoin season", un periodo di forte sovraperformance delle criptovalute alternative rispetto a Bitcoin.
I dati di TradingView confermano una contrazione del 5,13% della dominance BTC da maggio, con il valore attualmente attestato al 59,90%. Questo movimento ribassista coincide con un periodo di elevata volatilità per Bitcoin, che recentemente ha rotto il supporto psicologico dei 100.000 dollari per la prima volta in quattro mesi, registrando un calo del 15,6% negli ultimi 30 giorni prima di recuperare parzialmente a 102.090 dollari. La rottura di questa soglia chiave ha generato nervosismo tra i trader, ma per gli osservatori più esperti potrebbe rappresentare la fase finale di un ciclo di accumulazione prima della redistribuzione del capitale verso asset a maggiore rischio.
"La ragione per cui dovreste avere fiducia nel price action degli altcoin è che il grafico della dominance BTC appare ribassista e lo è stato per molte settimane", ha dichiarato Hyland su X venerdì scorso. L'analista ha sottolineato come il trend discendente sia strutturalmente favorevole a continuare, definendo l'attuale rimbalzo della dominance come un "dead cat bounce in un downtrend", termine tecnico che descrive un recupero temporaneo all'interno di una tendenza ribassista consolidata.
La tesi di Hyland si spinge oltre l'analisi tecnica, entrando nel terreno più controverso della manipolazione di mercato. In un video pubblicato sabato, l'analista ha suggerito che le istituzioni di Wall Street potrebbero essere dietro le oscillazioni innaturali di Bitcoin: "Nell'ultimo mese ho mantenuto la visione che molto di questo fosse essenzialmente manipolazione, per permettere a Wall Street di posizionarsi strategicamente". Questa teoria, sebbene difficile da provare, riflette un sentimento diffuso nella comunità crypto riguardo all'influenza crescente degli attori istituzionali sul mercato, specialmente dopo l'approvazione degli ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti.
Tuttavia, gli indicatori di mercato dipingono un quadro ancora cauto. L'Altcoin Season Index di CoinMarketCap si attesta attualmente a 28 su 100, ben all'interno del territorio "Bitcoin Season", segnalando che il capitale rimane concentrato sul principale asset crypto. L'ultima volta che questo indice è entrato in territorio "Altcoin Season" risale all'8 ottobre, subito dopo che Bitcoin aveva raggiunto il suo massimo storico di 125.100 dollari. L'ottimismo di quel periodo è però evaporato rapidamente con il crash del 10 ottobre, che ha cancellato 19 miliardi di dollari in posizioni leverage e innescato una rotazione verso asset considerati più sicuri.
Gli analisti più prudenti avvertono che la prossima altcoin season, qualora dovesse materializzarsi, potrebbe essere radicalmente diversa dalle euforiche bull run del 2017 e del 2021. Il mercato è oggi più maturo, con una maggiore presenza istituzionale e una regolamentazione più stringente, fattori che potrebbero rendere la corsa degli altcoin più selettiva e meno indiscriminata. Non tutte le criptovalute alternative potrebbero beneficiare allo stesso modo: progetti con fondamentali solidi, casi d'uso reali e adozione crescente avrebbero maggiori probabilità di emergere, mentre i token puramente speculativi potrebbero rimanere indietro.
Nel frattempo, alcuni operatori istituzionali mantengono una visione bullish di lungo periodo su Bitcoin. Gli analisti di JPMorgan prevedono che BTC possa raggiungere circa 170.000 dollari entro sei-dodici mesi, citando il completamento della fase di deleveraging sui perpetual futures e il miglioramento delle dinamiche di volatilità rispetto all'oro. Questa previsione suggerisce che un rialzo di Bitcoin non escluderebbe necessariamente una parallela altcoin season, ma potrebbe anzi fungere da catalizzatore per un'espansione complessiva del mercato crypto.
I trader ora monitorano attentamente l'evoluzione della dominance BTC, parametro che continua a rappresentare il termometro più affidabile per anticipare i movimenti di capitale tra Bitcoin e altcoin. Una rottura definitiva sotto il 58% potrebbe confermare l'inizio di una fase di outperformance degli asset alternativi, mentre un rimbalzo sopra il 62% rimetterebbe in discussione lo scenario rialzista per gli altcoin. La volatilità delle prossime settimane sarà cruciale per determinare quale narrativa prevarrà nel mercato crypto.