Il mercato Bitcoin (BTC) si trova in una fase delicata secondo l'ultimo report settimanale di Glassnode, con l'analisi on-chain che evidenzia livelli critici di supporto da monitorare attentamente nelle prossime sedute. La principale criptovaluta per capitalizzazione sta infatti testando soglie tecniche che storicamente hanno anticipato correzioni più profonde, con circa il 15% dell'offerta circolante ora in perdita dopo il recente ritracciamento dai massimi storici. La struttura del mercato mostra segnali di debolezza, particolarmente evidente nel comportamento degli holder a breve termine che si trovano sott'acqua rispetto ai loro prezzi di carico.
Al centro dell'analisi di Glassnode c'è il modello Supply Quantiles Cost Basis, uno strumento sofisticato che mappa i livelli di prezzo in base alla quantità di BTC che risulterebbe in perdita se la criptovaluta dovesse mantenersi alle quotazioni attuali. L'indicatore si articola su tre quantili principali: 0.95, 0.85 e 0.75, che corrispondono rispettivamente a scenari in cui il 5%, 15% e 25% dell'offerta circolante si troverebbe underwater. Bitcoin ha perso durante il recente drawdown il quantile 0.95 e sta ora testando il livello intermedio posizionato attualmente a 108.600 dollari.
Il punto critico emerge dall'analisi storica: ogni volta che BTC non è riuscito a mantenere il quantile 0.85, si è assistito a "debolezza strutturale del mercato" con conseguenti correzioni più pronunciate verso il quantile 0.75. Questo livello inferiore si colloca attualmente a 97.500 dollari, un target già raggiunto durante la fase di consolidamento della metà del 2024. Con Bitcoin che quota intorno ai 109.100 dollari, la distanza dal supporto critico è minima, rendendo le prossime sessioni determinanti per capire se il bull run possa riprendere slancio o se invece si profili una fase bearish di medio termine.
Particolarmente significativo è il comportamento degli Short-Term Holders (STH), categoria che comprende gli investitori che hanno acquistato BTC negli ultimi 155 giorni e che rappresentano tradizionalmente la componente più fragile del mercato. Il prezzo della criptovaluta è sceso sotto il loro costo medio di carico, fissato a 113.100 dollari, portando questo gruppo in territorio di perdita non realizzata. Glassnode sottolinea come questa configurazione abbia storicamente preceduto l'inizio di fasi bearish di medio termine, con le "mani deboli" che iniziano a capitolare sotto la pressione della volatilità.
I dati on-chain mostrano come il net unrealized loss degli STH sia cresciuto significativamente durante questo ritracciamento, un pattern che storicamente si associa a periodi di distribuzione e possibile ulteriore debolezza dei prezzi. Questo gruppo di investitori, essendo entrato recentemente sul mercato spesso vicino ai massimi, tende a reagire emotivamente alle correzioni, alimentando spirali ribassiste attraverso vendite panic-driven. La pressione di vendita da parte degli STH rappresenta quindi un fattore di rischio concreto per la tenuta dei supporti tecnici identificati dal modello dei quantili.
Vale la pena contestualizzare questo momento nel ciclo di mercato più ampio: Bitcoin aveva raggiunto nuovi all-time high all'inizio del mese, spingendo il supply in profit vicino al 100%, una condizione di euforia che raramente persiste a lungo. Il rapido ritracciamento di oltre il 5% dai massimi indica che il mercato sta attraversando una fase di price discovery, con i bull che devono difendere livelli tecnici chiave per evitare un deterioramento del sentiment più marcato.
Gli investitori crypto devono ora monitorare attentamente la tenuta del supporto a 108.600 dollari nelle prossime sessioni. Un cedimento deciso sotto questo livello, specialmente se accompagnato da volumi in aumento, potrebbe innescare liquidazioni in cascata e accelerare il movimento verso il quantile 0.75. Al contrario, un rimbalzo convincente potrebbe rappresentare un'opportunità di accumulo per chi ha liquidità disponibile, con il potenziale di un nuovo test dei massimi storici nelle settimane successive. La volatilità rimane elevata e caratteristica di questa fase di mercato, rendendo fondamentale un approccio risk-managed per chi opera su questi livelli.