Il mercato delle criptovalute sta attraversando una fase di consolidamento dopo una correzione che ha visto Bitcoin (BTC) testare la soglia psicologica dei 106.400 dollari prima di recuperare verso quota 109.000 dollari. La volatilità innescata dalla stance prudente della Federal Reserve sul taglio dei tassi di dicembre ha generato oltre 1,1 miliardi di dollari in liquidazioni di posizioni long sulle principali piattaforme di trading, mettendo alla prova la tenuta del recente rally. Il movimento ribassista riflette un più ampio sentiment risk-off che ha colpito l'intero comparto crypto, con gli altcoin che hanno accusato perdite ancora più marcate rispetto alla principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato.
La correzione ha portato il market cap globale delle criptovalute a scendere del 2,03% nelle ultime 24 ore, attestandosi a 3,67 trilioni di dollari secondo i dati di CoinMarketCap. Ethereum (ETH) ha registrato un calo dello 0,70% portandosi a 3.860 dollari, mentre il comparto altcoin ha subito perdite più significative. Token come BNB, XRP, Solana (SOL), Dogecoin (DOGE), Tron (TRX), Cardano (ADA) e Hyperliquid hanno ceduto oltre il 4% nel medesimo arco temporale, evidenziando come la pressione di vendita si sia concentrata sugli asset a maggiore rischio.
Secondo Edul Patel, CEO di Mudrex, Bitcoin sta mostrando segnali di recupero dopo aver trovato supporto tecnico a 106.400 dollari. Il pullback è stato innescato da un'ondata di profit-taking seguita alle dichiarazioni caute del FOMC riguardo al taglio dei tassi di dicembre. Nonostante la volatilità, la struttura di lungo periodo rimane costruttiva, con la resistenza immediata posizionata a 110.700 dollari e un nuovo livello di supporto identificato a 105.400 dollari.
La correlazione tra crypto e mercati azionari tradizionali ha raggiunto il massimo degli ultimi mesi, con il coefficiente tra criptovalute e Nasdaq schizzato a 0,88, il livello più alto da giugno. Questo dato sottolinea quanto gli asset digitali rimangano strettamente legati al sentiment macro, con i trader che stanno ridimensionando le aspettative di ulteriori allentamenti monetari nonostante il taglio di 25 punti base già implementato dalla Fed.
Nell'arco di una settimana, Bitcoin ha perso l'1,23% mentre Ethereum ha ceduto l'1,29%, performance che riflettono un mercato in fase di digestione dopo i recenti massimi. Il panorama altcoin presenta tuttavia dinamiche differenziate: mentre BNB, Solana, Dogecoin, Tron e Cardano hanno registrato ribassi superiori al 5%, XRP ha guadagnato il 2,81% e Hyperliquid ha messo a segno un impressionante rally del 15,45% nello stesso periodo, dimostrando come alcuni progetti mantengano appeal nonostante il contesto avverso.
Riya Sehgal, analista di Delta Exchange, sottolinea come i mercati crypto siano tornati sulla difensiva con un calo del 2,37% nelle ultime 24 ore, in sintonia con un movimento risk-off più ampio innescato dalle dichiarazioni prudenti della Federal Reserve. I trader stanno ora prezzando una probabilità inferiore per un ulteriore taglio dei tassi a dicembre, rivedendo al ribasso le aspettative di allentamento monetario che avevano alimentato l'ottimismo nel settore.
Vikram Subburaj, CEO di Giottus.com, evidenzia il paradosso di un Bitcoin in calo nonostante elementi macro apparentemente favorevoli come il taglio dei tassi Fed, la fine del quantitative tightening e segnali di distensione nelle tensioni commerciali USA-Cina. Il mercato si è invece concentrato sul tono hawkish del presidente della Fed Jerome Powell e sull'assenza di una roadmap chiara per dicembre, mantenendo l'appetito per il rischio contenuto.
L'ondata di liquidazioni superiore al miliardo di dollari ha temporaneamente spinto BTC sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni prima che il prezzo si stabilizzasse nell'area 108.000-109.000 dollari. Gli analisti identificano ora 103.000-100.000 dollari come le prossime zone di liquidità chiave nel caso in cui la pressione ribassista dovesse persistere. La capacità di Bitcoin di mantenere i livelli attuali sarà determinante per evitare un test di questi supporti più bassi, con gli operatori che monitoreranno attentamente i dati macro in arrivo per valutare l'evoluzione della politica monetaria e il suo impatto sul sentiment crypto.
 
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
    
             
                    