Il mercato Bitcoin (BTC) sta attraversando una fase di redistribuzione strategica che sta ridefinendo gli equilibri tra investitori di lungo termine e grandi accumulatori. Dai dati on-chain di Glassnode emerge che dalla metà di ottobre circa 62.000 BTC sono usciti da wallet inattivi da lungo tempo, rappresentando lo 0,4% della supply illiquida totale e segnando il primo calo significativo di questa metrica nell'attuale ciclo di mercato. Questa dinamica sta modificando uno dei più solidi fattori di supporto del bull run, mentre le whale continuano ad accumulare silenziosamente e il prezzo si stabilizza intorno ai 114.000 dollari dopo un movimento che ha più il sapore di un consolidamento tecnico che di una vera e propria rottura rialzista.
L'analisi dei flussi on-chain rivela un pattern chiaro di trasferimento di BTC dalle mani deboli verso i grandi holder. Mentre i wallet contenenti tra 0,1 e 10 BTC, equivalenti a una fascia tra 10.000 e 1 milione di dollari, hanno continuato a vendere costantemente dalla fine del 2024, le whale non hanno effettuato distribuzioni significative dal 15 ottobre e anzi hanno incrementato le loro posizioni negli ultimi 30 giorni. Questo comportamento divergente tra piccoli e grandi investitori è tipico delle fasi di redistribuzione che precedono movimenti direzionali più marcati, anche se per ora il mercato rimane in una zona neutra priva di catalizzatori forti.
Sul fronte dei derivati, la situazione appare equilibrata con una leva sostanzialmente bilanciata. I dati della leaderboard di Hyperliquid mostrano circa 4,1 miliardi di dollari in open interest divisi quasi equamente tra posizioni long e short, con una leggera predominanza di queste ultime. Nelle ultime 24 ore Coinglass ha registrato liquidazioni per circa 413 milioni di dollari, di cui 337 milioni provenienti da short, un flush moderato che ha ripulito le posizioni over-leveraged senza innescare un vero e proprio short squeeze in grado di resettare completamente il positioning del mercato.
La risalita di Bitcoin da 110.000 a 114.900 dollari appare dunque guidata da una combinazione di mild short covering e assorbimento costante sul mercato spot, piuttosto che da una caccia al momentum tipica delle fasi di euforia. Questa dinamica suggerisce che il mercato stia digerendo la pressione di vendita proveniente dai long-term holder senza particolari scossoni, ma anche senza la forza necessaria per rompere resistenze significative. La stabilità nell'area 113.000-116.000 dollari riflette questo equilibrio precario tra domanda e offerta.
Sul mercato delle altcoin, Ethereum (ETH) ha sovraperformato il re delle crypto con un rialzo del 6% a 4.186 dollari nelle 24 ore, beneficiando della rotazione verso asset a beta più elevato dopo la stabilizzazione di BTC. Tuttavia, i dati on-chain e dei derivati suggeriscono che anche questo movimento rimane principalmente momentum-driven, privo di flussi freschi significativi che potrebbero sostenere un trend rialzista prolungato. La correlazione con Bitcoin rimane elevata e qualsiasi movimento direzionale di ETH dipenderà probabilmente dall'evoluzione del mercato principale.
Il contesto macro continua a giocare un ruolo determinante per il settore crypto. Con una Federal Reserve dovish già ampiamente scontata dai mercati, gli operatori si interrogano su quale possa essere il prossimo catalizzatore in grado di spingere Bitcoin oltre l'attuale range di consolidamento. L'assenza di eventi macro significativi nel breve termine e la fase di redistribuzione in corso suggeriscono che il mercato potrebbe rimanere laterale fino a quando non emergeranno nuovi driver fondamentali o tecnici. Nel frattempo, l'oro continua il suo bull run con JPMorgan che prevede 5.055 dollari l'oncia entro fine 2026, un dato che evidenzia come gli asset rifugio tradizionali stiano beneficiando delle stesse dinamiche macro che sostengono Bitcoin.
Per gli investitori crypto, questa fase richiede particolare attenzione ai livelli di supporto e resistenza. La zona 113.000-116.000 dollari rappresenta un range critico dove le whale sembrano disposte ad accumulare, ma la fuoriuscita di supply da wallet di lungo termine indica che alcuni holder stanno prendendo profitto dopo mesi di apprezzamento. La chiave sarà monitorare se questa pressione di vendita continuerà o si esaurirà nelle prossime settimane, e soprattutto se le whale manterranno il loro appetito per accumulazione anche a livelli di prezzo superiori.