Il mercato delle criptovalute attraversa una fase di profonda incertezza mentre Bitcoin (BTC) continua a oscillare pericolosamente attorno ai 110.000 dollari, una soglia psicologica cruciale che negli ultimi mesi ha rappresentato un punto di svolta per trader e investitori istituzionali. La pressione ribassista che si è intensificata nelle ultime settimane ha spinto diversi analisti tecnici a lanciare l'allarme su una possibile correzione violenta, con target che potrebbero spingersi fino agli 80.000 dollari. Al centro dell'attenzione c'è la formazione di un pattern grafico classico ma temuto: la figura "testa e spalle", considerata uno dei segnali più affidabili di inversione di tendenza nel trading tradizionale e crypto.
L'analista crypto Toby Dawson ha pubblicato su TradingView una disamina tecnica dettagliata che evidenzia la formazione completa di questo pattern bearish sul grafico di Bitcoin. La spalla sinistra si è formata intorno ai 117.000 dollari durante le turbolenze di settembre, quando il prezzo ha incontrato una prima forte resistenza. Successivamente, la corsa verso il nuovo massimo storico oltre i 126.000 dollari ha creato la "testa" della formazione, il punto più alto della struttura grafica.
Il completamento del pattern si è materializzato a fine ottobre con la creazione della spalla destra, nuovamente in prossimità dei 117.000 dollari. Questa simmetria tecnica rappresenta, secondo i principi dell'analisi grafica, un segnale di esaurimento della forza rialzista e preludio a un'inversione significativa. La neckline del pattern, ovvero la linea di supporto che collega i minimi tra le spalle, diventa ora il livello critico da monitorare: una rottura confermata al di sotto di questa soglia potrebbe innescare vendite a cascata.
La visione di Dawson non è isolata nel panorama dell'analisi tecnica crypto. Un secondo analista ha rafforzato le aspettative ribassiste sottolineando un pattern ricorrente nel comportamento di Bitcoin: ogni volta che la principale criptovaluta raggiunge nuovi massimi storici, tende a seguire una correzione significativa. Nel contesto attuale, questa osservazione assume particolare rilevanza considerando il recente picco oltre i 126.000 dollari.
L'attenzione si concentra ora su due barriere difensive fondamentali: la media mobile esponenziale a 50 periodi sul timeframe settimanale e il supporto psicologico dei 100.000 dollari. Questi livelli rappresentano l'ultima linea di resistenza prima di un potenziale crollo più profondo. L'analista ha avvertito gli investitori con toni drammatici, affermando che "Bitcoin sta andando dritto all'inferno" qualora questi supporti dovessero cedere.
La prospettiva ribassista si fa ancora più estrema con le proiezioni che vanno oltre i 90.000 dollari ipotizzati da Dawson. Secondo questa seconda analisi, la correzione potrebbe estendersi fino alla zona degli 80.000 dollari prima di trovare un accumulo sufficiente per invertire la rotta. Un movimento del genere rappresenterebbe un ritracciamento di circa il 37% rispetto ai massimi storici, un'escursione non inusuale nei cicli di Bitcoin ma certamente dolorosa per chi ha accumulato posizioni long nelle ultime settimane.
Dal punto di vista del volume di trading e della liquidità, un breakdown sotto i 100.000 dollari potrebbe innescare lo stop loss automatico di numerose posizioni leverage aperte sui principali exchange centralizzati, amplificando ulteriormente la discesa. I dati on-chain mostrano infatti un accumulo significativo di posizioni long con leva finanziaria nell'intervallo tra 105.000 e 115.000 dollari, zone che diventerebbero terreno di caccia per i grandi operatori in caso di capitolazione del supporto.
Per gli investitori retail italiani, questa fase richiede particolare attenzione alla gestione del rischio. Il mercato crypto continua a muoversi secondo dinamiche tecniche che prescindono dai fondamentali di lungo periodo, e le strutture grafiche come il testa e spalle mantengono una rilevanza statistica significativa nelle decisioni dei trader algoritmici e istituzionali. L'eventuale discesa verso gli 80.000-90.000 dollari potrebbe però rappresentare un'opportunità di accumulo per chi ha mantenuto liquidità in stablecoin, considerando che i cicli precedenti hanno sempre visto Bitcoin recuperare con forza dopo correzioni di questa entità.
Nei prossimi giorni sarà cruciale monitorare il comportamento del prezzo in prossimità dei livelli chiave identificati dagli analisti. Una rottura decisa con volumi elevati confermerebbe lo scenario ribassista, mentre un respingimento con formazione di pattern di inversione rialzisti potrebbe invalidare le previsioni più pessimistiche e preparare il terreno per un nuovo tentativo di superamento dei massimi storici.