Il mercato delle criptovalute registra un rimbalzo significativo in scia alle aspettative di nuova liquidità nel sistema finanziario statunitense, con Bitcoin (BTC) che riconquista la soglia psicologica dei 105.000 dollari dopo il test dei minimi a sei mesi. L'ottimismo degli investitori si sta diffondendo anche sulle altcoin principali, con Ripple (XRP) e Solana (SOL) che guidano i rialzi rispettivamente con balzi del 10% e 3%. La correlazione con i mercati azionari tradizionali si conferma ancora una volta determinante, mentre il settore crypto attende con attenzione le prossime mosse della Federal Reserve e la ripresa della pubblicazione dei dati economici.
Il catalyst principale del rally odierno arriva dal fronte fiscale americano: i progressi verso la fine dello shutdown governativo stanno alimentando aspettative di rinnovata spesa pubblica e, conseguentemente, di maggiore liquidità nel sistema. Gli strategist del settore crypto sottolineano come la riapertura di Washington dovrebbe fornire supporto strutturale alle quotazioni delle criptovalute, proprio attraverso questo meccanismo di incremento della liquidità disponibile nei mercati.
Particolarmente interessante per il mercato crypto è stata la dichiarazione del presidente Trump riguardo a un potenziale "dividendo di almeno 2.000 dollari" per ogni cittadino americano, finanziato attraverso i proventi delle tariffe doganali. Questa prospettiva ha innescato un mood risk-on generalizzato, con gli investitori che hanno ripreso ad allocare capitale su asset più volatili come le criptovalute, in parallelo con il rimbalzo dei titoli tecnologici sui principali indici azionari.
La performance di Bitcoin assume particolare rilievo dopo che la principale criptovaluta aveva toccato appena la scorsa settimana un minimo sotto i 100.000 dollari, registrando il livello più basso degli ultimi sei mesi. Il crollo di ottobre, partito dopo il raggiungimento di un nuovo all-time high sopra i 126.000 dollari, era stato innescato dalla liquidazione forzata di posizioni leverage e dalla presa di profitto da parte degli holder di lungo periodo.
Sul fronte della politica monetaria, gli operatori crypto stanno monitorando attentamente le dichiarazioni dei funzionari della Fed. John Williams, presidente della Federal Reserve Bank di New York, ha recentemente indicato che la banca centrale potrebbe dover espandere il proprio bilancio attraverso acquisti di obbligazioni, una mossa che inieterebbe ulteriore liquidità nel sistema finanziario. Secondo l'analisi di 10X Research, un'eventuale espansione del balance sheet della Fed, combinata con un taglio dei tassi a dicembre, rappresenterebbe un catalizzatore decisamente bullish per Bitcoin e potrebbe riaccendere il mercato toro più ampio.
Tuttavia, non mancano le note di cautela. Gli stessi analisti di 10X Research avvertono che il rimbalzo legato alla riapertura del governo potrebbe fornire solo un supporto temporaneo. La loro previsione di base suggerisce che i deflussi dagli ETF potrebbero riprendere a meno che la Fed non proceda effettivamente con tagli dei tassi o con un'espansione significativa della liquidità. La ripresa della pubblicazione dei dati economici sarà cruciale per determinare la direzione della politica monetaria, specialmente se emergeranno segnali di deterioramento del mercato del lavoro.
Dal fronte istituzionale arriva un segnale decisamente positivo: Nikolaos Panigirtzoglou, managing director di JPMorgan, ha dichiarato che l'episodio di deleveraging "è ormai sostanzialmente superato". L'analista prevede un potenziale rialzo significativo per Bitcoin nei prossimi 6-12 mesi, con un target di prezzo che potrebbe spingersi fino a 170.000 dollari, rappresentando un upside di oltre il 60% rispetto ai livelli attuali.
Il movimento odierno conferma come il mercato crypto rimanga fortemente sensibile alle dinamiche macro e alle aspettative sulla liquidità. Con la volatilità implicita che resta elevata e il sentiment ancora fragile dopo la correzione di ottobre, i prossimi dati economici e le decisioni della Fed diventeranno determinanti per stabilire se l'attuale rimbalzo possa trasformarsi in una ripresa sostenibile del trend rialzista di lungo periodo.