Il mercato delle società treasury Bitcoin potrebbe aver superato il punto di massima pressione ribassista, con segnali concreti che emergono dalla chiusura di posizioni short di alto profilo. Il celebre investitore James Chanos, noto per le sue scommesse ribassiste di successo, ha ufficialmente liquidato la sua posizione hedged su MicroStrategy (MSTR) e Bitcoin dopo 11 mesi, segnando la fine di una delle più seguite operazioni short contro l'ecosistema corporate BTC. La mossa arriva in un momento in cui l'intero comparto delle Bitcoin treasury companies sta attraversando turbolenze significative, con i titoli delle principali società scesi drasticamente dai massimi di inizio anno, ma proprio questo ritiro delle posizioni ribassiste istituzionali potrebbe rappresentare un indicatore di inversione di tendenza cruciale per il settore.
La chiusura della posizione short di Chanos assume particolare rilevanza nel contesto più ampio della strategia aziendale di MicroStrategy, che attualmente detiene oltre 640.000 BTC nel proprio bilancio. La società guidata da Michael Saylor ha continuato ad accumulare Bitcoin in ogni correzione di mercato, implementando una strategia che molti analisti tradizionali considerano eccessivamente rischiosa. Tuttavia, proprio mentre il sentiment ribassista raggiungeva l'apice e numerosi analisti invitavano gli investitori a shortare titoli come MSTR, sostenendo che una bolla speculativa stesse per scoppiare, alcuni dei principali protagonisti di queste scommesse contro il settore hanno iniziato a fare retromarcia.
Pierre Rochard, CEO di The Bitcoin Bond Company e figura rispettata nel mondo delle strategie treasury crypto, ha dichiarato sabato che il bear market per le Bitcoin treasury companies sta "gradualmente volgendo al termine". Secondo la sua analisi, la liquidazione delle posizioni short istituzionali rappresenta uno dei segnali più affidabili per individuare un'inversione di tendenza. Rochard ha avvertito gli investitori di aspettarsi una volatilità continua, ma ha sottolineato che questo tipo di indicatore è esattamente ciò che si vuole osservare in una fase di potenziale inversione del trend.
Il timing della chiusura di Chanos non appare casuale. Il leggendario short seller, da sempre scettico nei confronti di qualsiasi asset legato a Bitcoin, ha confermato la mossa su X (ex Twitter), scatenando immediate speculazioni nella comunità crypto su Twitter. La decisione di uscire dalla posizione dopo quasi un anno suggerisce che anche i più convinti ribassisti stanno riconsiderando le proprie tesi, probabilmente di fronte a dinamiche di mercato che rendono sempre più costoso mantenere posizioni short in un contesto di accumulo persistente da parte delle corporate.
Parallelamente, il sentiment istituzionale sta attraversando una trasformazione silenziosa ma significativa. I pesi massimi della finanza tradizionale non si stanno più limitando a criticare il modello delle Bitcoin treasury, ma stanno diventando attori diretti dell'ecosistema. JPMorgan ha recentemente intensificato le proprie operazioni nell'ETF spot Bitcoin di BlackRock, mentre una serie di accordi per servizi di custodia e settlement stanno emergendo nel settore. Questi sviluppi indicano una transizione da un approccio "wild west" verso strategie di boardroom strutturate, dove l'adozione corporate di Bitcoin diventa parte integrante della gestione finanziaria aziendale.
Il contesto normativo europeo, con l'implementazione progressiva del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), sta inoltre creando un framework più chiaro per le società che desiderano integrare asset digitali nei propri bilanci. Questa maggiore certezza regolatoria potrebbe accelerare l'adozione da parte di aziende europee, riducendo il gap con le controparti statunitensi che hanno guidato finora questa tendenza. La Consob italiana sta osservando con attenzione questi sviluppi, consapevole che l'integrazione delle crypto nei bilanci aziendali richiederà standard contabili aggiornati e framework di disclosure appropriati.
Nonostante questi segnali incoraggianti, il comparto delle Bitcoin treasury companies rimane esposto a volatilità significativa. L'incertezza macroeconomica persistente e i potenziali cambi di rotta regolatori continuano a rappresentare fattori di rischio concreti per investitori e aziende. Il mNAV (multiple to Net Asset Value), metrica cruciale per valutare queste società, ha subito compressioni drammatiche nelle ultime settimane, riflettendo lo scetticismo del mercato sulla sostenibilità del modello di business basato sull'accumulo aggressivo di BTC tramite emissioni di debito convertibile.
La chiusura delle posizioni short di alto profilo come quella di Chanos non rappresenta necessariamente un'inversione immediata verso territorio bullish, ma costituisce un importante segnale psicologico per il mercato. Gli investitori istituzionali che hanno scommesso contro questo modello stanno ora ricalcolando il rapporto rischio-rendimento, probabilmente riconoscendo che il flusso costante di domanda da parte di società come MicroStrategy, combinato con l'ingresso di player tradizionali nel settore degli ETF Bitcoin, crea una dinamica di mercato più complessa di quanto inizialmente previsto. Per il prezzo di Bitcoin e per la narrativa istituzionale che lo circonda, il messaggio appare chiaro: il peggio potrebbe essere alle spalle, e il prossimo capitolo potrebbe non essere scritto dai soliti scettici della finanza tradizionale.