Il mercato delle criptovalute sta attraversando una fase di consolidamento che potrebbe non essere ancora conclusa. Dopo giorni di performance deludenti, Bitcoin (BTC) continua a mostrare segnali di debolezza strutturale, oscillando attorno alla soglia psicologica dei 102.000 dollari secondo i dati di CoinGecko. Nonostante il rallentamento della discesa rispetto alla forte correzione dei giorni scorsi, le metriche on-chain suggeriscono che la prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato potrebbe non aver ancora toccato il fondo. L'analisi dei comportamenti degli holder di breve termine rivela pattern preoccupanti che storicamente hanno anticipato ulteriori ribassi.
L'analista on-chain Burak Kesmeci ha pubblicato l'8 novembre scorso su X una proiezione che identifica il livello di 95.000-96.000 dollari come potenziale bottom locale per Bitcoin. La previsione si basa sull'analisi del Realized Price delle UTXO (Unspent Transaction Output) suddivise per fasce temporali, una metrica che traccia il prezzo medio di acquisto dei Bitcoin in possesso di diverse classi di investitori in relazione alla durata della loro detenzione.
La metodologia utilizzata da Kesmeci si concentra su due specifiche coorti di holder: il gruppo che detiene BTC da 1 settimana a 1 mese (linea verde nel grafico) e quello da 1 mese a 3 mesi (linea viola). Quando la linea verde incrocia al ribasso quella viola, storicamente si è verificata una correzione di breve termine. Nel 2025 questo incrocio tecnico si è già manifestato tre volte, ciascuna seguita da movimenti ribassisti significativi.
I precedenti storici parlano chiaro: il 24 febbraio Bitcoin è scivolato da 99.000 a 76.000 dollari dopo il primo crossing, mentre l'8 settembre la quotazione è passata da 117.000 a 109.000 dollari. L'incrocio più recente è avvenuto il 1° novembre, con conseguente discesa da 110.000 a 99.000 dollari. Analizzando questi tre episodi emerge un pattern ricorrente: una correzione media del 13,3% seguita da una fase di consolidamento di circa 45 giorni.
Applicando questo modello storico alla situazione attuale, l'analista prevede che Bitcoin potrebbe ritracciare ulteriormente prima di trovare un supporto solido. La pressione vendita proviene principalmente dagli short-term holder, quella categoria di investitori più esposta alle oscillazioni emotive del mercato e storicamente responsabile della volatilità nelle fasi di transizione tra cicli rialzisti.
La situazione attuale presenta una particolarità che merita attenzione: secondo Kesmeci, anche gli investitori di lungo termine si trovano attualmente in perdita, una condizione "indesiderabile per un ciclo bullish". Questa osservazione solleva interrogativi sulla solidità del trend rialzista di medio periodo e sulla possibile necessità di una fase di accumulo più estesa prima che si manifesti un nuovo impulso direzionale al rialzo.
Tuttavia, l'analista mantiene una prospettiva costruttiva di lungo termine. Se il pattern storico dovesse confermarsi anche questa volta, la zona tra 95.000 e 96.000 dollari potrebbe rappresentare un'area di accumulo strategica, dalla quale Bitcoin potrebbe "riprendere fiato" e costruire le basi per un successivo movimento verso nuovi massimi. La fase di consolidamento prevista, se coerente con i precedenti, potrebbe estendersi fino a metà dicembre.
Al momento della pubblicazione, BTC quota intorno ai 102.440 dollari, registrando un calo dell'1% nelle ultime 24 ore. Il volume di scambio rimane relativamente contenuto, segnale tipico delle fasi di indecisione del mercato. Gli investitori attendono conferme tecniche e catalizzatori macro che possano imprimere una direzione più chiara al prezzo, mentre i trader più esperti monitorano attentamente i livelli di supporto identificati dall'analisi on-chain per eventuali opportunità di ingresso.
La questione rimane aperta: se Bitcoin dovesse effettivamente testare la zona dei 95.000 dollari nelle prossime settimane, sarà cruciale osservare la reazione dei volumi e la capacità del prezzo di formare una base solida. Solo una ripresa decisa oltre i 105.000 dollari potrebbe invalidare lo scenario ribassista di breve termine e confermare la resilienza del trend rialzista di fondo.