Nel mondo delle criptovalute, dove le accuse si diffondono rapidamente e possono danneggiare irreversibilmente la reputazione di progetti e fondatori, la verità emerge talvolta solo attraverso indagini approfondite e costose. È quanto accaduto a Cardano, la blockchain fondata da Charles Hoskinson, che ha dovuto affrontare mesi di controversie legate al programma di riscatto dei voucher ADA. Ora, con la pubblicazione di un'indagine forense condotta da terze parti, il caso sembra finalmente chiuso, ma le cicatrici rimangono.
L'origine della tempesta: le accuse di maggio
Tutto è iniziato lo scorso maggio, quando l'artista NFT Masato Alexander ha lanciato accuse esplosive contro Hoskinson. Secondo Alexander, il fondatore di Cardano avrebbe utilizzato unilateralmente le sue chiavi genesis per riscrivere il ledger della blockchain durante l'hard fork Allegra del 2021. L'obiettivo sarebbe stato quello di appropriarsi di una cifra compresa tra 318 e 350 milioni di ADA, corrispondenti allo 0,2% dell'allocazione dell'ICO rimasta non reclamata anni dopo il lancio.
Le accuse non si fermavano qui. Alexander e altri sostenevano che gli insider di Cardano avessero rubato o utilizzato impropriamente gli ADA destinati ai possessori di voucher, che fossero state impiegate tattiche di vendita inappropriate e che gli aggiornamenti della blockchain fossero stati progettati deliberatamente per rendere difficile il riscatto dei voucher. Inoltre, si affermava che fossero state eliminate le "chiavi private" dei possessori di voucher e che gli insider non avessero il diritto legale di inviare gli ADA non riscattati a CDH.
La risposta di Hoskinson e la decisione dell'indagine
Hoskinson aveva immediatamente respinto tutte le accuse, spiegando che il 99,8% dei voucher venduti era stato riscattato dagli acquirenti originali, mentre il restante 0,2% era stato "restituito al TGE e donato a Intersect attraverso lo stesso processo che ha finanziato la Cardano Foundation". Tuttavia, per mettere definitivamente a tacere le voci, Input Output Global (IOG) ha commissionato un'indagine forense indipendente.
L'indagine, condotta dallo studio legale McDermott Will & Schulte e dalla società di audit BDO, ha analizzato decine di migliaia di documenti, eseguito analisi forensi on-chain e tradizionali, e condotto diciotto interviste formali con dipendenti attuali e passati, possessori di voucher, fornitori di servizi e membri della community. Il risultato è stato inequivocabile: tutte le accuse sono risultate prive di fondamento.
I numeri che smentiscono le accuse
I dati emersi dall'indagine dipingono un quadro molto diverso da quello descritto dagli accusatori. Il 97,3% di tutti i voucher, corrispondente al 98,8% degli ADA allocati, è stato riscattato on-chain durante l'era Byron. Al 15 agosto 2025, la percentuale è salita al 99,2% dei voucher, rappresentando il 99,7% di tutti gli ADA venduti attraverso il programma.
L'indagine ha anche rivelato che le fonti delle accuse pubbliche contro IOG e Hoskinson non provenivano da possessori di voucher non riscattati. Inoltre, i certificati dei voucher contenevano codici di riscatto e non "chiavi private", smentendo l'accusa che queste chiavi fossero state successivamente eliminate. Gli investigatori hanno concluso che erano state implementate misure di salvaguardia ragionevoli per prevenire tattiche di marketing e vendita ingannevoli.
Il grido di vittoria e la richiesta di scuse
Durante uno spazio su X, un visibilmente sollevato ma ancora amareggiato Hoskinson ha condiviso i risultati dell'audit, definendo l'intero processo "profondamente frustrante". Il fondatore di Cardano ha fatto una distinzione netta tra le critiche personali e le accuse criminali: "È una cosa attaccare la mia intelligenza, il mio aspetto fisico, le mie capacità imprenditoriali, la mia integrità. È un'altra cosa accusarmi di un crimine".
Ora Hoskinson aspetta le scuse da parte di chi ha alimentato la controversia. "Questo è finito. E per le persone che hanno agitato questo pentolone: fate la cosa giusta e scusatevi semplicemente", ha dichiarato, aggiungendo che spera che la maggior parte delle persone si renda conto che le accuse erano andate "troppo oltre". La sua speranza è che la community possa finalmente mettere questo "incubo" alle spalle e concentrarsi nuovamente sullo sviluppo del progetto Cardano.