Il settore crypto statunitense potrebbe assistere a una svolta normativa cruciale entro fine anno. Nonostante le recenti tensioni politiche e le controversie che sembravano aver compromesso il dialogo bipartisan, il Responsible Financial Innovation Act (RFIA) – la proposta di legge sulla struttura del mercato crypto – potrebbe essere approvato già a dicembre. L'ottimismo arriva direttamente dal CEO di Coinbase Brian Armstrong, che dopo una serie di incontri chiave con senatori democratici e repubblicani ha confermato come il 90% dei punti contestati sia ormai stato risolto. Per un'industria che vale miliardi e conta oltre 50 milioni di utenti solo negli Stati Uniti, questa legislazione rappresenterebbe il primo framework regolatorio completo capace di definire chiaramente competenze, obblighi e opportunità per exchange, protocolli e innovatori blockchain.
Armstrong ha dichiarato alla CNBC che gli incontri della scorsa settimana con i legislatori di entrambi gli schieramenti hanno prodotto risultati incoraggianti. La collaborazione bipartisan si sta rafforzando nonostante lo stallo governativo e le polemiche recenti, con la maggior parte delle divergenze tecniche ormai superate. Il CEO ha sottolineato come rimanga solo un 10% di questioni da allineare, mentre il lavoro "cross-funzionale" tra le commissioni sta procedendo rapidamente.
Il nodo più spinoso riguardava proprio il comparto DeFi. Circa due settimane fa era trapelato un documento democratico che proponeva di sottoporre le piattaforme decentralizzate a un regime di sorveglianza rigoroso, con l'obiettivo dichiarato di prevenire il riciclaggio, l'evasione delle sanzioni e l'utilizzo criminale dei protocolli. La proposta aveva scatenato reazioni furiose dai repubblicani e dall'industria crypto, con Armstrong in prima linea nel denunciare come un simile approccio avrebbe impedito agli Stati Uniti di diventare la capitale mondiale delle criptovalute e compromesso l'innovazione alla base della finanza decentralizzata.
Durante i roundtable di mercoledì scorso, tuttavia, i senatori democratici avrebbero chiarito la loro posizione. Secondo Armstrong, gli è stato comunicato che la proposta controversa sulla DeFi "non era seria" e che l'approccio condiviso punta invece a regolare gli intermediari centralizzati – come exchange e custodian – lasciando i protocolli open-source fuori dalla stretta normativa. Questa distinzione è fondamentale: significa preservare la natura permissionless degli smart contract su Ethereum (ETH) e altre blockchain layer-1, concentrando invece gli obblighi di compliance su chi offre servizi centralizzati agli utenti.
Alcuni report online hanno parlato di tensioni accese durante il meeting del 22 ottobre, con uno scontro diretto tra senatori ed executive crypto proprio sulla questione DeFi e sulle alleanze politiche del settore. Tuttavia, Armstrong ha minimizzato l'episodio, definendo il confronto "produttivo" e sottolineando come l'incidente abbia anzi rafforzato la consapevolezza bipartisan sull'importanza di tutelare l'innovazione decentralizzata come asset strategico nazionale.
Il timeline prospettato dal CEO di Coinbase è ambizioso ma realizzabile. Armstrong prevede che il testo definitivo della legge sulla struttura del mercato crypto possa essere presentato "nel prossimo mese circa", con la possibilità che il Senate Banking Committee completi il markup entro il Giorno del Ringraziamento. Se questa scadenza verrà rispettata, dicembre potrebbe vedere il passaggio finale nelle due camere del Congresso, portando la normativa sulla scrivania del presidente Donald Trump "poco dopo".
Per il mercato crypto, l'approvazione del RFIA avrebbe un impatto paragonabile a quello del framework sulle stablecoin, che ha già facilitato l'integrazione dei payment on-chain e rafforzato il dollaro digitale come standard globale. Armstrong ha espresso fiducia che una regolamentazione chiara possa "scatenare un'ondata di attività" simile, attirando capitali istituzionali e sviluppatori attualmente frenati dall'incertezza normativa. Con Bitcoin (BTC) che quota attualmente a 108.896 dollari, il sentiment del mercato rimane costruttivo, anche se gli investitori monitorano attentamente l'evoluzione politica a Washington.
La giornalista Eleanor Terrett ha confermato che tutti gli attori chiave vogliono una soluzione bipartisan, ma restano interrogativi su chi farà la prima mossa per riavviare formalmente le negoziazioni e su come il governo shutdown influenzerà i tempi. Armstrong ha però rassicurato che il blocco parziale delle attività federali "non ha fermato il Senato e il suo staff" dal continuare a lavorare sulla legislazione, segno che la priorità politica rimane alta nonostante le difficoltà contingenti.