Il mercato delle criptovalute sta assistendo a un fenomeno che potrebbe ridefinire gli equilibri consolidati negli ultimi anni. Mentre Bitcoin ha dominato la scena per gran parte del 2023 e del 2024, Ethereum si prepara a rivendicare il suo ruolo di protagonista con una performance che ha catturato l'attenzione degli analisti globali. La seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato ha registrato un impressionante balzo del 13% nell'ultima settimana, riaccendendo le speranze di chi aspettava da tempo un alt season degno di questo nome.
La lunga attesa: oltre tre anni per superare una soglia cruciale
La battaglia di Ethereum contro la resistenza psicologica dei 4.000 dollari è stata epica quanto estenuante. Per ben 1.146 giorni, equivalenti a oltre tre anni, il prezzo della criptovaluta ha oscillato in una fase di consolidamento che sembrava non avere fine. Tre tentativi fallimentari avevano lasciato gli investitori in una situazione di stallo, fino al quarto assalto dello scorso agosto che ha finalmente sfondato questa barriera critica.
L'analista Mags, attraverso i social media, ha evidenziato come questo breakthrough rappresenti molto più di un semplice movimento di prezzo. La configurazione tecnica che si è venuta a creare, caratterizzata da una recovery a forma di V dopo un temporaneo ritracciamento verso i 3.800 dollari, suggerisce una solidità strutturale che potrebbe sostenere un rally di proporzioni significative.
Il fattore macroeconomico: quando la liquidità globale diventa carburante
Dietro le quinte del movimento di Ethereum si nasconde un meccanismo macroeconomico di portata globale. L'offerta di moneta statunitense M2 ha raggiunto il record storico di circa 22.200 miliardi di dollari, entrando in una nuova fase espansiva che storicamente ha favorito gli asset rischiosi come le criptovalute. Gli analisti di CryptoQuant hanno identificato una correlazione di 0,9 tra la crescita di M2 e Bitcoin, che ha beneficiato di un rally superiore al 130% dal 2022.
Ethereum, tuttavia, ha mostrato quello che gli esperti definiscono un "liquidity lag", registrando solo un 15% di crescita nello stesso periodo. Questo ritardo non rappresenta necessariamente una debolezza, ma piuttosto un'opportunità di recupero che potrebbe materializzarsi nei prossimi mesi.
I segnali on-chain: quando i numeri raccontano una storia diversa
I dati blockchain rivelano una trasformazione silenziosa ma significativa nel comportamento degli investitori. Le riserve di ETH presenti sugli exchange sono diminuite a circa 16,1 milioni di token, un calo superiore al 25% rispetto al 2022. Questo fenomeno indica una riduzione strutturale della pressione vendita, con flussi netti negativi che suggeriscono un accumulo in self-custody da parte degli investitori di lungo termine.
Il Coinbase Premium Index, inoltre, ha svoltato in territorio positivo, segnalando un rinnovato interesse da parte degli investitori istituzionali statunitensi. Questo indicatore, particolarmente sensibile ai movimenti del capitale istituzionale americano, rappresenta spesso un precursore di movimenti di prezzo significativi.
Obiettivi stellari: da 7.331 a 10.000 dollari
Le proiezioni tecniche più aggressive puntano verso target che fino a pochi mesi fa sembravano fantascientifici. L'analisi di Mags identifica nel livello di 7.331 dollari il primo obiettivo significativo, corrispondente all'estensione di Fibonacci 1.618, che rappresenterebbe un nuovo massimo storico per la criptovaluta. Ma le ambizioni non si fermano qui.
CryptoQuant spinge lo sguardo ancora più in là, suggerendo che in un scenario di continua espansione della liquidità globale e persistenti deflussi dagli exchange, Ethereum potrebbe allinearsi più strettamente alla crescita di M2. In tale contesto, l'obiettivo dei 10.000 dollari per ETH non rappresenterebbe più una fantasia, ma una possibilità concreta basata sui fondamentali macroeconomici.
La rotazione ciclica del capitale da Bitcoin verso le altcoin, fenomeno che storicamente si verifica quando la dominance di BTC scende sotto il 60%, sembra essere alle porte. Per Ethereum, dopo anni di attesa, potrebbe finalmente arrivare il momento di brillare di luce propria.