La scalata verso la vetta della classifica dei paperoni mondiali sta vivendo un colpo di scena spettacolare che coinvolge due titani della tecnologia americana. Larry Ellison, il cofondatore di Oracle, si trova ora a un soffio dal detronizzare Elon Musk dalla posizione di uomo più ricco del pianeta, grazie a un balzo straordinario della sua fortuna personale che ha raggiunto i 364 miliardi di dollari. La distanza che lo separa dai 384 miliardi di Musk si è ridotta drasticamente in una sola sessione di borsa, alimentando speculazioni su un possibile sorpasso imminente.
Il boom dell'intelligenza artificiale traina Oracle alle stelle
Il drammatico avvicinamento di Ellison alla corona di re Mida dell'era digitale è il risultato diretto dell'esplosione del titolo Oracle, schizzato del 33% nelle contrattazioni pre-mercato dopo la pubblicazione di risultati trimestrali che hanno letteralmente mandato in estasi Wall Street. La società ha registrato una domanda senza precedenti per le sue infrastrutture di data center da parte dei clienti dell'intelligenza artificiale, confermando il ruolo centrale dell'azienda nella rivoluzione tecnologica in corso.
Safra Catz, amministratore delegato di Oracle, ha annunciato martedì sera la sottoscrizione di quattro contratti multimiliardari durante il trimestre, anticipando inoltre la firma di diversi altri accordi nei prossimi mesi. Questa previsione elettrizzante riflette l'emergere di Oracle come fornitore chiave delle infrastrutture che alimentano l'enorme fabbisogno di potenza di calcolo delle compagnie dell'AI, settore in cui la società eccelle grazie ai suoi servizi cloud e software per database.
Un salto storico nella graduatoria dei patrimoni
L'incremento patrimoniale di Ellison, pari a 70 miliardi di dollari in una singola giornata, rappresenta secondo Bloomberg il "più grande aumento giornaliero mai registrato" dall'indice dei miliardari. Questa performance assume contorni ancora più eccezionali considerando che Oracle vanta già una capitalizzazione di mercato vicina ai 700 miliardi di dollari, posizionandosi come tredicesima società più preziosa del mercato americano.
Il magnate ottantunenne, che possiede la quota azionaria individuale più consistente di Oracle, ha costruito il suo impero partendo dal 1977, quando abbandonò gli studi universitari per contribuire alla nascita dell'azienda. La sua ascesa verso la vetta della ricchezza mondiale si inserisce nel più ampio boom tecnologico che ha catapultato Nvidia al vertice delle società più valorizzate al mondo, con una capitalizzazione superiore ai 4.000 miliardi di dollari.
Musk e il regno vacillante del re di Tesla
Per Elon Musk, che ha conquistato il primato nel 2021 e lo ha mantenuto per la maggior parte degli anni successivi grazie ai suoi investimenti in Tesla e SpaceX, questa minaccia rappresenta la sfida più concreta alla sua supremazia. Nel corso degli anni, il visionario sudafricano ha già perso temporaneamente il titolo in due occasioni: una volta nel 2021 a favore di Bernard Arnault, CEO di LVMH, e una nel 2024 contro Jeff Bezos, fondatore di Amazon.
Nonostante le varie traversie e controversie che hanno caratterizzato il suo percorso imprenditoriale, Musk ha sempre recuperato la posizione. Recentemente ha anche ottenuto un nuovo pacchetto retributivo che potrebbe valere quasi mille miliardi di dollari una volta raggiunti determinati traguardi da parte di Tesla.
Il lusso estremo e i legami con il potere
La vita di Ellison rispecchia perfettamente gli standard di un miliardario di prima grandezza: possiede il 98% dell'isola hawaiana di Lana'i e viene accreditato per aver rilanciato il torneo di tennis di Indian Wells in California, guadagnandosi il soprannome di "quinto slam". I suoi stretti rapporti con Donald Trump, consolidati attraverso frequenti apparizioni alla Casa Bianca per eventi tecnologici e l'assegnazione di contratti Oracle, lo posizionano inoltre come figura influente negli equilibri politico-economici americani. Recentemente è stato anche considerato come possibile acquirente di TikTok, sebbene tali piani non si siano ancora concretizzati.