Robinhood continua a puntare forte sul settore crypto e sui mercati predittivi, consolidando la propria posizione come piattaforma ibrida tra finanza tradizionale e asset digitali. L'ultimo earnings call del broker statunitense ha rivelato dati impressionanti: ricavi totali per il terzo trimestre 2024 pari a 1,27 miliardi di dollari, raddoppiati rispetto all'anno precedente, con i proventi derivanti dal trading crypto che hanno toccato circa 268 milioni di dollari. Un risultato che testimonia come l'integrazione tra mercati tradizionali e criptovalute stia diventando sempre più redditizia per le piattaforme centralizzate, nonostante la crescente concorrenza degli exchange decentralizzati.
Il CEO Vlad Tenev ha dedicato particolare attenzione ai mercati predittivi, definendoli "letteralmente in fiamme". Questi strumenti, che permettono agli utenti di scommettere su eventi futuri ranging dalla politica allo sport, hanno registrato volumi raddoppiati trimestre dopo trimestre, raggiungendo 2,3 miliardi di contratti nel Q3. Il solo mese di ottobre ha superato l'intero volume trimestrale precedente, segnalando un'accelerazione senza precedenti. La piattaforma offre ora oltre 1.000 contratti attivi, coprendo settori che vanno dall'economia alla cultura pop.
Questa esplosione dei mercati predittivi rappresenta un'evoluzione interessante per l'ecosistema crypto: storicamente dominati da protocolli decentralizzati come Polymarket o Augur, questi strumenti stanno trovando applicazione anche su piattaforme centralizzate, beneficiando della liquidità e della base utenti già consolidata. Tenev ha sottolineato come l'azienda si senta "fortunata ad essere arrivata presto in questa nuova asset class", aggiungendo che alcuni analisti prevedono che i mercati predittivi potrebbero diventare "una delle categorie più grandi in assoluto".
Sul fronte specificamente crypto, il CFO Jason Warnick ha fornito dettagli tecnici sui take rate—le commissioni medie che la piattaforma applica su ogni operazione. Il tasso blended si attesta nella "zona dei 60 centesimi alti" e dovrebbe mantenersi stabile anche nel quarto trimestre. Un dato particolarmente rilevante considerando l'acquisizione di Bitstamp completata nel 2024, che ha espanso significativamente le capacità infrastrutturali di Robinhood nel settore crypto. L'integrazione dello smart exchange routing sta generando "un interesse robusto da parte dei clienti", ha precisato Warnick, suggerendo che l'ottimizzazione degli ordini cross-exchange sta migliorando l'esecuzione delle transazioni.
La strategia competitiva di Robinhood si basa sulla distribuzione capillare: con oltre 26 milioni di account finanziati solo negli Stati Uniti, l'azienda può introdurre nuovi prodotti crypto o strumenti derivati con un vantaggio immediato rispetto ai concorrenti puri. Un analista di Piper Sandler ha sollevato il tema della crescente competizione nei mercati predittivi, ma Tenev ha risposto puntando sulla scala operativa: "Quando entriamo in qualsiasi mercato, abbiamo distribuzione e clienti che ci usano già per molteplici scopi", ha affermato, evidenziando come il cross-selling rimanga un elemento chiave della value proposition.
L'espansione internazionale costituisce il terzo pilastro della strategia crypto di Robinhood. Tenev ha inquadrato questo sviluppo come "una visione decennale", ammettendo che l'azienda si trova ancora nelle fasi iniziali. A differenza del mercato domestico statunitense, dove Robinhood può fare leva su una base clienti esistente, l'approccio europeo richiede costruzione da zero. I primi segnali da Regno Unito e Unione Europea sono promettenti, con nuove iniziative marketing e il lancio del trading di stock-token in 30 paesi europei.
Questo rollout europeo assume particolare rilevanza nel contesto dell'imminente implementazione del regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), che stabilirà un framework normativo armonizzato per i crypto-asset nell'UE. Robinhood sembra posizionarsi per capitalizzare su questo nuovo ambiente regolamentato, potenzialmente differenziandosi da exchange meno compliant. La piattaforma ha chiuso il trimestre con 333 miliardi di dollari in asset, più che raddoppiati anno su anno, e ha registrato 20 miliardi di dollari in depositi netti solo nel Q3 2024.
Gli analisti concordano che il modello ibrido di Robinhood—combinando trading azionario tradizionale, crypto, opzioni e mercati predittivi—potrebbe rappresentare il futuro delle piattaforme retail. La capacità di offrire esposizione a Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e altre crypto accanto a strumenti finanziari convenzionali riduce la friction per gli investitori mainstream, accelerando l'adozione di massa degli asset digitali. Tenev ha concluso con una previsione ottimistica sull'espansione internazionale: "Tra cinque o dieci anni guarderemo indietro e diremo: avevamo sottovalutato quella crescita".
Resta da vedere come Robinhood gestirà la concorrenza crescente sia dagli exchange crypto nativi come Coinbase e Kraken, sia dai protocolli DeFi che offrono servizi similari con maggiore decentralizzazione. Il successo dipenderà dalla capacità di mantenere commissioni competitive, migliorare l'infrastruttura post-acquisizione Bitstamp, e navigare il complesso panorama regolatorio europeo che, pur promettendo maggiore chiarezza con MiCA, imporrà anche requisiti operativi più stringenti.