Un appuntamento da 11,5 miliardi di dollari
La giornata di venerdì 30 maggio rappresenta un momento cruciale per il mercato cripto, con la scadenza simultanea di contratti di opzioni per un valore nominale complessivo di circa 11,5 miliardi di dollari. La cifra principale è rappresentata da 92.500 contratti di opzioni Bitcoin del valore di 10 miliardi di dollari, accompagnati da 624.000 contratti Ethereum per 1,62 miliardi di dollari. Questa concentrazione di scadenze, amplificata dal fatto che si tratta della fine del mese, potrebbe intensificare la volatilità in mercati già sotto pressione.
I dati forniti da Deribit rivelano un quadro interessante per quanto riguarda il sentiment degli investitori. Il rapporto put/call per Bitcoin si attesta a 0,87, indicando una leggera prevalenza di contratti long rispetto ai short, nonostante il raffreddamento generale dell'ottimismo. Il punto di massimo dolore è fissato a 100.000 dollari, circa 6.000 dollari sotto i prezzi spot attuali, rappresentando il livello dove si concentreranno le maggiori perdite alla scadenza dei contratti.
L'interesse aperto rivela aspettative rialziste
Nonostante il clima di incertezza, l'analisi dell'open interest suggerisce che molti speculatori mantengono una visione ottimistica a lungo termine. La concentrazione più elevata di contratti non ancora scaduti si trova al prezzo strike di 120.000 dollari, con 1,7 miliardi di dollari, seguita da 1,6 miliardi al livello di 110.000 dollari. Questi numeri testimoniano la persistente fiducia degli investitori istituzionali nella capacità di Bitcoin di raggiungere nuovi massimi.
Greeks Live, provider specializzato in derivati crypto, ha commentato che "il mercato è ancora più ottimista riguardo alla possibilità che BTC raggiunga nuovi massimi nel prossimo futuro". L'analisi evidenzia come il rapporto put/call per la consegna sia in diminuzione e che "sopra i 100.000 dollari, questo prezzo è durato per tutta la prima metà dell'anno". Tuttavia, gli esperti notano che le istituzioni crypto non stanno mostrando reazioni significative ai nuovi massimi, mantenendo basse aspettative per un'impennata a breve termine e puntando piuttosto su una crescita costante e moderata.
Ethereum rallenta la sua corsa
Per quanto riguarda Ethereum, i 624.000 contratti in scadenza presentano un rapporto put/call di 0,81 e un punto di massimo dolore a 2.300 dollari. Greeks Live osserva che "lo shock rialzista di ETH ha iniziato a rallentare, e il mercato ha ricalibrato il prezzo di ETH e la volatilità, che è leggermente aumentata nel complesso". Questo sentiment si riflette nella performance recente della seconda criptovaluta per capitalizzazione, che ha mostrato segni di debolezza più marcati rispetto a Bitcoin.
L'effetto domino si è esteso inevitabilmente alle altcoin, che hanno dipinto di rosso i mercati con perdite significative. Solana, Dogecoin, Cardano, Hyperliquid, Chainlink e Avalanche hanno tutti registrato cali sostanziali, confermando la correlazione tipica che vede le criptovalute alternative amplificare i movimenti di Bitcoin ed Ethereum durante le fasi di volatilità. Questo scenario ricorda le dinamiche già osservate in passato durante i periodi di incertezza del mercato cripto, quando la pressione vendita tende a concentrarsi inizialmente sui token più grandi per poi propagarsi all'intero ecosistema.