Il settore crypto si trova al centro di uno scandalo che intreccia politica, giustizia e opportunismo, con il graziamento presidenziale di Changpeng Zhao (CZ), fondatore dell'exchange Binance, che solleva interrogativi inquietanti sul rapporto tra l'amministrazione Trump e l'industria delle criptovalute. La vicenda assume contorni ancora più torbidi se si considera che Binance ha stretto una partnership da 2 miliardi di dollari con World Liberty Financial, il venture crypto della famiglia Trump, appena mesi prima che il presidente concedesse la grazia al suo ex CEO. Mentre il Dipartimento di Giustizia aveva accusato Zhao di aver causato "danni significativi alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti", la decisione presidenziale appare ora come un pericoloso precedente per l'intero ecosistema crypto, proprio mentre l'Europa si muove nella direzione opposta con la regolamentazione MiCA.
L'inchiesta di 60 Minutes, il programma di punta della CBS News, ha rivelato un clima di paura diffuso tra chi conosce i dettagli dell'operazione. Il giornalista Scott Pelley ha dichiarato che decine di persone coinvolte in tutti gli aspetti della grazia hanno rifiutato di apparire davanti alle telecamere per timore di ritorsioni. Questa omertà forzata racconta molto sul nuovo clima che si respira nel rapporto tra politica e industria crypto negli Stati Uniti, un contesto radicalmente diverso da quello europeo dove le istituzioni cercano ancora di mantenere una linea di indipendenza.
Elizabeth Oyer, ex responsabile delle grazie presso il Dipartimento di Giustizia, è stata tra i pochi a rompere il silenzio. Licenziata a marzo dopo essersi rifiutata di approvare il ripristino dei diritti sulle armi per l'attore Mel Gibson, condannato per violenza domestica, Oyer ha espresso preoccupazione per il futuro della democrazia americana. "Questo presidente sembra vendere pezzi della nostra democrazia", ha dichiarato, riferendosi al potere presidenziale di grazia come a uno "strumento solenne" che i padri fondatori hanno affidato al presidente per il bene pubblico, non per transazioni commerciali.
La vicenda Zhao rappresenta un caso emblematico dei rischi sistemici che l'intreccio tra potere politico e exchange centralizzati (CEX) può generare. Binance, il più grande exchange crypto al mondo per volumi di trading, è stato al centro di numerose controversie legate a riciclaggio di denaro e violazioni delle normative antiriciclaggio. CZ aveva patteggiato una condanna per violazione delle leggi contro il money laundering, una questione che in Europa avrebbe probabilmente portato a sanzioni ancora più severe sotto il framework MiCA, che impone standard più stringenti agli operatori del settore.
Il timing della partnership tra Binance e World Liberty Financial solleva interrogativi legittimi sulla natura di questi accordi. World Liberty Financial, il progetto DeFi della famiglia Trump, ha beneficiato di un'iniezione di capitali sostanziale proprio mentre il suo fondatore affrontava conseguenze legali significative. Questo schema ricorda dinamiche già viste nel settore crypto, dove le connessioni politiche possono diventare più preziose della tecnologia blockchain sottostante o del valore reale dei token emessi.
La situazione si complica ulteriormente considerando il recente cambio di leadership alla CBS News. La nomina di Bari Weiss, commentatrice conservatrice e fondatrice della piattaforma anti-woke The Free Press, come editor-in-chief è avvenuta dopo che la rete ha pagato 16 milioni di dollari a Trump per chiudere una causa. David Ellison, CEO di CBS e figlio del miliardario pro-Trump Larry Ellison (fondatore di Oracle), ha acquisito The Free Press per 150 milioni di dollari lo scorso ottobre, prima di promuovere Weiss al vertice del network giornalistico. Durante un'intervista con Trump, il presidente ha elogiato Weiss come una "grande nuova leader", mentre il network tagliava successivamente le parti in cui Trump si vantava del pagamento multimilionario ricevuto.
Per la comunità crypto europea, questa vicenda dovrebbe servire da monito. Mentre negli Stati Uniti la regolamentazione crypto sembra sempre più subordinata a logiche di convenienza politica, l'approccio europeo con MiCA e le normative ESMA, pur criticato per la sua rigidità, offre almeno una parvenza di coerenza e prevedibilità. La Consob italiana, insieme ad altri regolatori europei, ha ripetutamente sottolineato l'importanza della separazione tra interessi commerciali e decisioni regolatorie, un principio che appare sempre più estraneo al contesto americano.
Le implicazioni per il mercato crypto sono significative. Se le grazie presidenziali diventano strumenti negoziabili attraverso partnership commerciali, l'intero ecosistema rischia di trasformarsi in un sistema feudale dove le connessioni politiche contano più dell'innovazione tecnologica. Questo scenario potrebbe accelerare la migrazione di progetti crypto legittimi verso giurisdizioni con framework regolatori più stabili e trasparenti, favorendo potenzialmente l'Europa come hub per lo sviluppo blockchain serio. Gli investitori dovrebbero considerare attentamente i rischi reputazionali associati a piattaforme che intrattengono rapporti così opachi con il potere politico, privilegiando exchange e protocolli DeFi che dimostrano maggiore indipendenza e trasparenza operativa.