Il mondo delle criptovalute americane si trova in una fase cruciale, con il Congresso che mercoledì ha dato una seconda possibilità a tre disegni di legge fondamentali per il settore digitale. Dopo il fallimento di martedì, quando una procedura parlamentare aveva bloccato l'avanzamento della legislazione, i rappresentanti hanno votato per riconsiderare le proposte con un margine ristretto di 215-211 voti. Questa volta tutti i repubblicani si sono schierati compatti, dopo che il presidente Donald Trump aveva incontrato personalmente undici dei dodici rappresentanti necessari per garantire il passaggio delle norme.
L'accordo notturno di Trump con i repubblicani dissidenti
La svolta è arrivata grazie a un incontro privato tra Trump e i membri del House Freedom Caucus, il gruppo conservatore che martedì aveva fatto mancare il proprio sostegno. Il rappresentante Andy Harris ha confermato su X che "i membri del House Freedom Caucus voteranno a favore della regola oggi dopo aver raggiunto un accordo con il presidente Trump la scorsa notte".
L'intesa prevede l'inserimento di "disposizioni chiare e forti anti-CBDC (Central Bank Digital Currency)" nel CLARITY Act, per proteggere gli americani da "eccessi governativi nella loro privacy finanziaria". Questo compromesso ha convinto i repubblicani più scettici, che temevano un'eccessiva ingerenza federale nel settore delle valute digitali.
I tre pilastri della riforma crypto
Al centro del dibattito si trovano il GENIUS Act (Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins), il CLARITY Act del 2025 e il disegno di legge anti-CBDC. Queste normative rappresentano il tentativo più ambizioso degli Stati Uniti di regolamentare il settore delle criptovalute, fornendo chiarezza normativa a un mercato che vale trilioni di dollari.
Il GENIUS Act, già approvato dal Senato, necessita solo del voto finale della Camera per arrivare sulla scrivania di Trump. Questa legge sulle stablecoin potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono trattate le valute digitali ancorate al dollaro, settore dove gli Stati Uniti competono con altre potenze globali.
Nuove complicazioni in vista
Nonostante il successo della mozione di riconsiderazione, nuove difficoltà si profilano all'orizzonte. La giornalista di Politico Meredith Lee Hill ha rivelato che "si sta sviluppando un altro pasticcio crypto alla Camera". I leader repubblicani starebbero infatti valutando di fondere due dei tre disegni di legge, combinando le normative sulla struttura del mercato con quelle anti-CBDC.
Questa strategia preoccupa i membri della Commissione Servizi Finanziari e della Commissione Agricoltura della Camera, che temono possa "condannare il CLARITY Act". La loro preoccupazione è fondata: unire i progetti potrebbe far perdere voti democratici a causa delle disposizioni contro le valute digitali delle banche centrali.
La corsa contro il tempo
Un funzionario repubblicano del Senato ha espresso la tensione del momento alla giornalista Eleanor Terret: "Speriamo solo che la Camera riesca a far passare qualcosa, qualsiasi cosa, così la legislazione crypto può sopravvivere al prossimo passo. Abbiamo opzioni per andare avanti, ma nessuno vuole un altro voto fallito che uccida lo slancio".
Il timing è cruciale per il settore, che dopo anni di incertezza normativa cerca finalmente regole chiare e definitive. La "settimana crypto" al Congresso rappresenta un momento storico per l'industria digitale americana, che deve competere con giurisdizioni più permissive come Singapore e gli Emirati Arabi Uniti.
Mentre i legislatori si preparano per il voto procedurale decisivo, i mercati delle criptovalute mostrano segnali di ripresa. Il Bitcoin mantiene i 119.000 dollari come supporto, dimostrando che gli investitori rimangono ottimisti nonostante l'incertezza politica. Il destino di queste normative potrebbe definire il futuro del settore crypto negli Stati Uniti per i prossimi anni.