Il modello delle Bitcoin treasury corporate sta mostrando le prime crepe strutturali. Mentre MicroStrategy (MSTR) continua a far discutere per le sue strategie di acquisizione aggressive, un'altra società che ha adottato lo stesso approccio rischia ora il delisting dal Nasdaq. Kindly MD (NAKA), l'ex azienda sanitaria trasformata in Bitcoin treasury dopo la fusione con la società crypto dell'imprenditore David Bailey, ha ricevuto una notifica formale dall'exchange statunitense per violazione dei requisiti minimi di quotazione. La vicenda solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine del modello "corporate Bitcoin holder", soprattutto quando applicato senza la solidità finanziaria delle big tech.
La comunicazione ufficiale depositata presso la Securities and Exchange Commission il 10 dicembre ha rivelato che le azioni di Kindly MD hanno scambiato sotto la soglia di 1 dollaro per 30 giorni lavorativi consecutivi, violando il Nasdaq Listing Rule 5810(c)(3)(A). Il ticker NAKA, ancora attivo sulla piattaforma, ha chiuso le ultime sessioni a 0,3810 dollari, registrando un crollo di quasi il 100% rispetto ai picchi di metà giugno quando la strategia Bitcoin venne annunciata con grande clamore mediatico.
La normativa dell'exchange concede alla società un periodo di grazia di 180 giorni fino all'8 giugno 2026 per rientrare nei parametri. Le azioni dovranno scambiare sopra 1 dollaro per almeno 10 giorni di trading consecutivi, periodo che il Nasdaq può estendere a 20 giorni a sua discrezione. In alternativa, Kindly MD potrebbe richiedere il trasferimento al Nasdaq Capital Market, il mercato dedicato alle small cap, per ottenere un'ulteriore proroga prima dell'eventuale delisting definitivo.
Il caso Kindly MD rappresenta un'evoluzione interessante nel panorama delle Bitcoin treasury. La società, originariamente attiva nel settore healthcare, ha completato la fusione con Nakamoto Holdings Inc. a metà maggio, l'azienda fondata dall'influente crypto entrepreneur David Bailey, ora CEO della nuova entità. Secondo i dati di BitcoinTreasuries, la società detiene attualmente 5.398 BTC, equivalenti a oltre 473 milioni di dollari ai prezzi attuali, posizionandosi tra i corporate holder di medie dimensioni.
Il problema fondamentale risiede nel modello di finanziamento adottato. A differenza di MicroStrategy, che sfrutta una combinazione di debito convertibile e offerte at-the-market mantenendo una capitalizzazione robusta, Kindly MD ha fatto massiccio ricorso alle operazioni PIPE (Private Investment in Public Equity), vendendo azioni a prezzi scontati per raccogliere capitale destinato all'acquisizione di Bitcoin. Questa strategia ha generato una diluizione devastante per gli azionisti esistenti, erodendo progressivamente il valore del titolo nonostante l'accumulo di BTC in bilancio.
La vicenda evidenzia come il modello MicroStrategy non sia facilmente replicabile senza requisiti precisi: solidità finanziaria pregressa, accesso privilegiato ai mercati dei capitali, comunicazione efficace con gli investitori istituzionali e, soprattutto, una valutazione di mercato che incorpori un premio rispetto al valore netto degli asset Bitcoin detenuti. Nel caso di Kindly MD, il mercato sta chiaramente prezzando un discount rispetto al valore del portfolio crypto, segnalando sfiducia nella gestione e nel modello di business.
Dal punto di vista del mercato crypto più ampio, il rischio delisting di una Bitcoin treasury solleva questioni sulla percezione mainstream di questi strumenti. Gli investitori tradizionali, che potrebbero vedere le treasury come proxy per l'esposizione a BTC senza detenere direttamente la criptovaluta, si trovano ora a confrontarsi con rischi corporate e di governance che non esisterebbero con investimenti diretti o tramite ETF spot approvati dalla SEC. La performance disastrosa del ticker NAKA rappresenta un campanello d'allarme per chi considera questo tipo di veicoli come alternativa all'acquisto diretto.
Interessante notare come la situazione diverga completamente da quella di MicroStrategy, che nonostante le pressioni per il delisting dal Nasdaq-100 mantiene una posizione solida sui mercati e continua ad attrarre capitale istituzionale. La differenza fondamentale sta nella scala operativa, nella credibilità del management guidato da Michael Saylor e nella capacità di emettere strumenti di debito a condizioni favorevoli piuttosto che ricorrere alla diluizione azionaria. Il contesto normativo europeo, con l'implementazione del regolamento MiCA, aggiunge un ulteriore livello di complessità per società simili che volessero replicare il modello nei mercati UE.
Nei prossimi sei mesi, gli investitori osserveranno attentamente se Kindly MD riuscirà a invertire la tendenza del titolo e mantenere la quotazione Nasdaq. Un eventuale delisting non impedirebbe alla società di continuare a detenere Bitcoin, ma comprometterebbe significativamente la liquidità del titolo e l'accesso ai mercati dei capitali, rendendo ancora più difficile sostenere la strategia di accumulo. Per il settore crypto nel suo complesso, questo caso studio rappresenta un importante memento: la tokenomics può essere replicata, ma l'esecuzione nel mondo corporate richiede competenze che vanno ben oltre l'entusiasmo per Bitcoin.