Il mercato crypto si prepara a un potenziale scossone nelle prossime ore, con gli operatori che tengono d'occhio l'indice PCE core, il parametro preferito dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione. Secondo le stime di FactSet, il dato di settembre dovrebbe attestarsi al 2,9% su base annua, ben lontano dall'obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale americana. Se confermato, si tratterebbe del 55esimo mese consecutivo in cui l'inflazione supera il target della Fed, un dato che rafforza la posizione dei "falchi" favorevoli a rallentare il ritmo dei tagli ai tassi d'interesse. Tuttavia, paradossalmente, gli indici di volatilità suggeriscono che i mercati non si attendono grandi turbolenze, almeno nel breve termine.
L'attenzione degli investitori crypto è particolarmente concentrata sul possibile impatto sui rendimenti dei Treasury decennali americani. Un dato PCE più morbido delle attese potrebbe infatti spingere i rendimenti sotto la soglia psicologica del 4%, creando un ambiente favorevole per gli asset rischiosi come le criptovalute. Bitcoin (BTC) si trova attualmente intrappolato in un range di trading tra 92.000 e 94.000 dollari da due giorni, e una lettura dell'inflazione inferiore alle previsioni potrebbe fornire la spinta necessaria per un breakout rialzista.
Gli strumenti di misurazione della volatilità attesa rivelano dinamiche interessanti per i principali asset digitali. L'indice BVIV di Volmex, che misura la volatilità implicita annualizzata a un giorno per Bitcoin, si attesta attorno al 36%, traducendosi in un'oscillazione di prezzo attesa del 1,88% nelle prossime 24 ore. Si tratta di livelli nella norma, che riflettono la relativa calma dei mercati nonostante l'incertezza macroeconomica. La spiegazione di questa apparente contraddizione risiede nelle aspettative ormai consolidate di un taglio dei tassi da parte della Fed nella riunione del 10 dicembre.
Per quanto riguarda le altcoin principali, gli indici di volatilità mostrano aspettative di movimenti più marcati rispetto a Bitcoin. Ethereum (ETH) presenta un indice di volatilità giornaliero del 57,23%, che implica oscillazioni potenziali del 3% nelle prossime 24 ore. Solana (SOL) registra valori ancora più elevati, con movimenti attesi del 3,86%, mentre XRP guida il gruppo con una volatilità implicita del 4,3%, riflettendo probabilmente la maggiore reattività di questo token ai cambiamenti del sentiment di mercato.
Iliya Kalchev, analista di Nexo Dispatch, ha sottolineato come un dato occupazionale debole accompagnato da un PCE contenuto rafforzerebbe la narrativa accomodante che sostiene il rimbalzo delle crypto. Al contrario, una sorpresa al rialzo potrebbe mantenere i mercati in range laterale fino a quando la Fed non chiarirà definitivamente la sua strategia futura. Questa analisi evidenzia come il settore crypto rimanga strettamente correlato alle dinamiche macroeconomiche tradizionali, con la politica monetaria della Fed che continua a rappresentare un driver fondamentale per i prezzi degli asset digitali.
Gli analisti di ING hanno però lanciato un avvertimento: eventuali ribassi dei rendimenti dei Treasury potrebbero rivelarsi effimeri. Questa cautela suggerisce che anche in caso di dato PCE favorevole, gli investitori crypto dovrebbero temperare l'ottimismo e considerare che la correlazione tra rendimenti obbligazionari e prezzi delle criptovalute potrebbe non tradursi automaticamente in rally sostenuti. Il contesto macroeconomico rimane infatti complesso, con l'inflazione persistentemente sopra target che limita i margini di manovra della banca centrale americana.
Nel frattempo, il sentiment del mercato crypto continua a essere influenzato da sviluppi istituzionali significativi, come la recente decisione di alcuni gestori patrimoniali di offrire accesso agli ETF sulle criptovalute. Questi elementi strutturali, combinati con i dati macroeconomici in arrivo, stanno creando un ambiente di mercato caratterizzato da fasi alternate di consolidamento e potenziali breakout. Per i trader e gli investitori, l'appuntamento con il dato PCE rappresenta quindi un momento chiave per valutare la direzione del mercato nelle prossime settimane, in attesa della decisione della Fed che potrebbe ridefinire il quadro di riferimento per tutto il comparto degli asset digitali.