Il ritorno di Elon Musk nel dibattito pubblico su Bitcoin (BTC) segna un momento significativo per il settore delle criptovalute, dopo mesi di silenzio del magnate su questo tema. Durante una recente apparizione in podcast, il CEO di Tesla ha riacceso l'attenzione sulla natura intrinseca della principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, definendola una "valuta fondamentale basata sulla fisica". La dichiarazione assume particolare rilevanza in un momento in cui il dibattito sull'impatto ambientale del mining e sul consumo energetico della rete Bitcoin resta centrale nel panorama crypto, specialmente dopo le polemiche che avevano portato Tesla a sospendere i pagamenti in BTC nel 2021.
La tesi di Musk si concentra sul concetto di energia come valuta ultima e immutabile. "L'energia è la vera valuta. Per questo ho detto che Bitcoin si basa sull'energia. Non puoi legiferare l'energia", ha affermato l'imprenditore, sottolineando come la generazione e l'utilizzo efficiente di energia rappresentino sfide tecniche concrete, non superabili attraverso normative o decreti legislativi. Questa prospettiva riporta al centro del dibattito crypto il meccanismo di Proof-of-Work (PoW) che caratterizza Bitcoin, spesso criticato per l'intensità energetica ma difeso dai sostenitori proprio per il suo ancoraggio a risorse fisiche reali.
L'argomentazione di Musk si estende al framework della scala Kardashev, uno schema di classificazione delle civiltà basato sulla capacità di utilizzare energia. Secondo il miliardario, il progresso civilizazionale dovrebbe essere misurato attraverso la maestria nell'utilizzo energetico, un concetto che risuona con la narrativa dei Bitcoin maximalist che vedono nel mining un incentivo economico per lo sviluppo di fonti energetiche innovative e sostenibili. Questa visione contrasta nettamente con le critiche ambientaliste che hanno caratterizzato il dibattito pubblico negli ultimi anni.
Ma la parte più dirompente dell'intervento riguarda una previsione ancora più radicale: la scomparsa del denaro stesso come concetto. Musk ha delineato uno scenario futuro in cui l'intelligenza artificiale e la robotica avanzata potrebbero soddisfare tutti i bisogni umani, eliminando la necessità di sistemi monetari tradizionali o alternativi. Questa visione post-scarcity, sebbene fantascientifica, solleva interrogativi profondi sul ruolo a lungo termine delle criptovalute in un'economia radicalmente trasformata dall'automazione.
Il riferimento letterario scelto da Musk non è casuale: la serie Culture di Iain M. Banks descrive una civiltà galattica dove denaro, scarsità e lavoro obbligatorio sono concetti superati, con intelligenze artificiali superintelligenti che gestiscono quasi ogni aspetto dell'esistenza. "Nei libri della Culture non hanno denaro, e tutti possono avere praticamente quello che vogliono", ha spiegato il CEO di Tesla, tracciando un parallelo tra questa narrativa fantascientifica e la sua visione del futuro tecnologico.
Per il settore crypto, queste dichiarazioni rappresentano un'arma a doppio taglio. Da un lato, il riconoscimento di Bitcoin come sistema basato su principi fisici fondamentali potrebbe rafforzare la narrativa di BTC come store of value immune alle manipolazioni monetarie. Dall'altro, la previsione dell'obsolescenza del denaro solleva dubbi sulla rilevanza a lungo termine anche delle criptovalute, tradizionalmente presentate come evoluzione e non come fase transitoria verso un sistema completamente diverso.
L'impatto sui mercati delle dichiarazioni di Musk rimane difficile da quantificare nel breve termine, considerando la volatilità intrinseca del settore e la storia controversa del rapporto tra l'imprenditore e Bitcoin. La community crypto italiana ed europea, storicamente più sensibile alle questioni di sostenibilità ambientale rispetto alla controparte americana, potrebbe interpretare queste affermazioni come un'apertura verso una riconciliazione tra innovazione tecnologica blockchain e responsabilità energetica, tema centrale anche nelle discussioni sul regolamento MiCA in fase di implementazione nell'Unione Europea.
Resta da vedere se queste dichiarazioni anticiperanno nuove iniziative concrete da parte di Tesla nel settore crypto, o se rappresentano semplicemente una riflessione filosofica sull'evoluzione tecnologica. La storica influenza di Musk sui mercati delle criptovalute, dimostrata in passato con gli improvvisi movimenti di prezzo scatenati dai suoi tweet su Bitcoin e Dogecoin (DOGE), rende ogni suo intervento pubblico un evento monitorato attentamente da trader e investitori istituzionali.