Il panorama delle criptovalute sta attraversando una fase di turbolenza estrema che sta mettendo alla prova anche gli investitori più esperti. Dopo settimane di rally che avevano riportato ottimismo nel settore, il mercato digitale si trova ora di fronte a una vendita generalizzata che non risparmia nessuno dei principali asset. La situazione ricorda le correzioni più severe del passato, quando anche i progetti più solidi hanno dovuto fare i conti con la volatilità caratteristica di questo mercato ancora giovane ma sempre più influente.
I giganti vacillano: Bitcoin ed Ethereum sotto pressione
Bitcoin ha rotto la soglia psicologica dei 113.000 dollari, scivolando fino a 112.951 dollari con un calo settimanale del 3%. Per il re delle criptovalute, il supporto critico si situa nella fascia 110.000-112.000 dollari, ma gli analisti tecnici guardano già verso obiettivi più bassi. Nel caso di un cedimento definitivo, i prezzi potrebbero dirigersi verso i 105.000 dollari, mentre nello scenario più pessimistico si parla di un ritorno verso quota 98.000 dollari.
Ethereum sta vivendo una correzione ancora più marcata, con quotazioni che hanno toccato i 4.193 dollari dopo una perdita settimanale di quasi il 10%. La seconda criptovaluta per capitalizzazione ha dimostrato particolare fragilità nonostante il forte rimbalzo registrato nelle prime settimane del mese, e ora rischia di scendere verso i 3.800 dollari con possibili estensioni fino ai 3.500 dollari.
Le altcoin nella tempesta: crolli a doppia cifra
Il massacro non risparmia le criptovalute alternative, con XRP che fatica a mantenere le posizioni sopra i 3 dollari, attualmente scambiata a 2,82 dollari dopo perdite superiori al 7% in una settimana. La resistenza psicologica dei 3 dollari si è rivelata un ostacolo insormontabile, aprendo la strada a possibili test dei supporti a 2,50 e 2,20 dollari.
Solana, protagonista di una delle performance più brillanti degli ultimi mesi, sta ora scontando il rally precedente con quotazioni a 224,94 dollari e un calo del 7% settimanale. Dopo aver toccato livelli superiori ai 250 dollari, la correzione appare particolarmente brusca e potrebbe estendersi verso i 200 dollari, con scenari ancora più pessimistici che vedono possibili discese fino a 180 dollari.
Dogecoin e le altre: quando il sentiment si deteriora
Particolarmente significativo il caso di Dogecoin, che nonostante le speculazioni su possibili ETF dedicati alle meme coin, registra perdite del 13% a 0,2403 dollari. La criptovaluta nata per scherzo ma diventata un fenomeno di massa potrebbe ritestare supporti critici a 0,20 e 0,18 dollari, cancellando buona parte dei guadagni estivi.
Anche Chainlink non sfugge alla pressione vendita, con un crollo superiore al 12% che ha portato le quotazioni a 21,27 dollari. L'oracle decentralizzato più utilizzato nel settore DeFi potrebbe vedere ulteriori discese verso 19 dollari e, in caso di accelerazione della correzione, fino a 16 dollari.
Segnali tecnici e prospettive di mercato
L'analisi tecnica dell'intero comparto mostra segnali di debolezza diffusi, con Cardano a 0,8221 dollari che rischia di perdere il supporto critico degli 0,80 dollari, mentre Binance Coin, nonostante un guadagno settimanale del 9% a 1.017 dollari, mostra segni di cedimento che potrebbero portarla verso 950 dollari.
Tra i progetti più innovativi, Hyperliquid è scivolata a 49,07 dollari con obiettivi ribassisti che includono 42 e 38 dollari, mentre TRON a 0,3355 dollari guarda con preoccupazione alla soglia dei 0,30 dollari. La situazione generale suggerisce che il mercato delle criptovalute potrebbe essere all'inizio di una correzione più profonda, con i supporti tecnici principali sotto minaccia e un sentiment degli investitori che continua a deteriorarsi.