Il 2026 potrebbe rappresentare uno degli anni più complessi da prevedere per Bitcoin (BTC), nonostante la view bullish di lungo periodo mantenuta da Galaxy Digital. A dirlo è Alex Thorn, head of firmwide research della società, che nel suo ultimo intervento su X ha sottolineato come l'intreccio tra incertezza macroeconomica, rischi politici e momentum di mercato discontinuo renda le previsioni particolarmente ardue. La sua analisi si basa sul report "26 Crypto, Bitcoin, DeFi, and AI Predictions for 2026" pubblicato da Galaxy Research il 18 dicembre, che delinea le aspettative della firm per i mercati crypto e l'adozione istituzionale nei prossimi dodici mesi.
Secondo Thorn, il mercato crypto più ampio si trova già in una fase ribassista pronunciata, con Bitcoin che fatica a ristabilire un momentum rialzista sostenuto. La soglia critica da superare resta quella compresa tra 100.000 e 105.000 dollari: fino a quando l'asset non riuscirà a consolidarsi stabilmente sopra questo range, il rischio di ulteriori ribassi rimane concreto. Al momento della pubblicazione delle sue dichiarazioni, la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato non era ancora riuscita a riconquistare quella zona di prezzo in modo convincente.
I mercati dei derivati offrono uno spaccato eloquente di questa incertezza strutturale. Il pricing delle opzioni su Bitcoin suggerisce probabilità pressoché equivalenti per scenari diametralmente opposti: i trader stanno assegnando odds simili sia a un prezzo intorno ai 70.000 dollari che ai 130.000 dollari entro metà 2026, mentre per fine anno le aspettative oscillano tra i 50.000 e i 250.000 dollari. Questa divergenza estrema nelle valutazioni degli strumenti derivati indica che gli investitori istituzionali si stanno preparando a movimenti di prezzo ampi e imprevedibili, piuttosto che a un trend direzionale chiaro.
Nonostante l'incertezza di breve termine, Thorn ha evidenziato segnali di maturazione strutturale nel comportamento del mercato. La volatilità di lungo periodo di Bitcoin, che misura l'ampiezza delle fluttuazioni di prezzo su periodi estesi, sta registrando un declino progressivo. Questo cambiamento è in parte attribuibile alla crescita di strategie istituzionali come l'options overwriting e i programmi di yield generation, che tendono a smorzare i movimenti di prezzo estremi tipici delle fasi precedenti del mercato crypto.
L'evoluzione è visibile anche nella configurazione del volatility smile delle opzioni su Bitcoin, che descrive come i prezzi delle opzioni variano a seconda dei diversi strike price. Attualmente, la protezione al ribasso viene prezzata più costosamente rispetto all'esposizione al rialzo, un pattern caratteristico degli asset macro maturi come equity o commodity, piuttosto che dei mercati ad alta crescita. Questo shift strutturale rappresenta un chiaro indicatore di come Bitcoin stia progressivamente assumendo caratteristiche tipiche di asset tradizionali nel portafoglio degli investitori istituzionali.
Per Thorn, questi segnali spiegano perché un potenziale 2026 "noioso" o caratterizzato da un trading range non comprometterebbe la tesi di lungo periodo su Bitcoin. Anche qualora i prezzi dovessero scendere o avvicinarsi a livelli tecnici di supporto di lungo termine come la media mobile a 200 settimane, l'analista si aspetta che l'adozione istituzionale e la maturazione del mercato proseguano la loro traiettoria ascendente. L'infrastruttura si sta consolidando a prescindere dalle oscillazioni di prezzo di breve periodo.
Nel report del 18 dicembre, Galaxy Digital ha delineato uno scenario in cui una major platform di asset allocation potrebbe integrare Bitcoin nei portfolio model standard. Questa mossa embedderebbe l'asset nelle strategie di investimento predefinite anziché relegarlo a operazioni discrezionali, dirigendo flussi persistenti verso BTC indipendentemente dai cicli di mercato. Tale inclusione rafforzerebbe la visione di Galaxy secondo cui l'adozione strutturale, più che la volatilità di breve termine, determinerà gli outcome fino al 2027 e oltre.
La conviction di lungo periodo della firm si basa sull'espansione dell'accesso istituzionale, su un potenziale allentamento delle condizioni monetarie e sulla crescente domanda di alternative alle valute fiat. Thorn ritiene che Bitcoin possa seguire la traiettoria dell'oro come hedge contro il debasement monetario. In questo scenario, Galaxy prevede che la flagship cryptocurrency possa raggiungere 250.000 dollari entro la fine del 2027, un target ambizioso che presuppone una continuazione dei trend di adozione istituzionale già in corso.
L'approccio di Galaxy riflette una visione sempre più diffusa tra gli analisti crypto: quella che distingue nettamente tra noise di breve periodo e segnali strutturali di lungo termine. Mentre il 2026 potrebbe rivelarsi un anno di consolidamento o persino di ritracciamento, i fondamentali dell'adozione istituzionale continuano a rafforzarsi. La normalizzazione della volatilità e la sofisticazione crescente dei mercati derivati rappresentano, paradossalmente, indicatori positivi di maturità piuttosto che segnali di debolezza per l'ecosistema Bitcoin.