Il mercato Bitcoin (BTC) si trova in una fase critica, con i trader a breve termine che stanno accumulando perdite significative ma non ancora abbastanza profonde da innescare storicamente un rimbalzo. I dati on-chain rivelano che gli investitori che hanno acquistato negli ultimi 1-3 mesi si trovano attualmente underwater del 5%, una condizione di stress che però è solo a metà strada rispetto alla soglia che negli ultimi due anni ha anticipato inversioni di tendenza. Questo scenario solleva interrogativi cruciali sulla capacità di Bitcoin di trovare un bottom nelle condizioni attuali o se sarà necessario attraversare ulteriori turbolenze prima di assistere a una ripresa sostenibile.
L'analista Ali Martinez ha portato l'attenzione su un indicatore particolarmente rilevante: il Profit/Loss Margin, una metrica on-chain che calcola l'utile o la perdita netta non realizzata degli investitori analizzando lo storico delle transazioni sulla blockchain. Questo strumento permette di determinare se i token sono stati movimentati l'ultima volta a prezzi superiori o inferiori rispetto alla quotazione corrente, fornendo un quadro preciso del sentiment di mercato. La versione specifica che monitora i "trader" - coloro che detengono coin da 1 a 3 mesi - è particolarmente indicativa dei movimenti di breve periodo.
I dati mostrano che la media mobile semplice a 30 giorni del Profit/Loss Margin è precipitata in territorio negativo durante la recente azione ribassista. Con Bitcoin che scambia intorno ai $108,000, i trader stanno registrando perdite del 5% circa. Tuttavia, l'elemento cruciale emerso dall'analisi storica è che nei precedenti cicli del 2023 e 2024, i rimbalzi significativi si sono verificati solo quando questa metrica ha raggiunto o superato la soglia del -12%.
Martinez ha evidenziato un secondo livello tecnico fondamentale: il prezzo di $119,750 rappresenta un punto di resistenza chiave secondo il modello MVRV Extreme Deviation Pricing Bands. Questo framework di pricing si basa sulle deviazioni standard del popolare ratio MVRV (Market Value to Realized Value), uno degli indicatori on-chain più affidabili per valutare se Bitcoin è sopravvalutato o sottovalutato rispetto al suo valore realizzato. Il livello di $119,750 corrisponde alla banda +0.5 SD, recentemente persa da BTC.
Le implicazioni di questo breakdown tecnico sono significative per gli investitori. L'analista ha avvertito che l'incapacità di riconquistare questo livello potrebbe innescare un movimento discendente verso $97,130 o addirittura $74,500, target che corrispondono rispettivamente alle bande di deviazione standard inferiori. Questi livelli rappresenterebbero correzioni del 10% e del 31% rispetto ai prezzi attuali, scenari che porterebbero inevitabilmente i trader a breve termine ben oltre la soglia di -12% di perdita.
Il pattern emergente suggerisce che il mercato potrebbe trovarsi in una fase di consolidamento intermedia, dove né i bull né i bear hanno ancora preso il controllo definitivo. La psicologia degli investitori rimane in bilico: chi ha acquistato tra gennaio e marzo sta vivendo un disagio crescente ma non ancora abbastanza intenso da provocare capitolazione di massa, un fenomeno che storicamente precede i bottom di mercato più solidi.
Dal punto di vista della struttura di mercato, questa situazione ricorda dinamiche simili osservate durante le correzioni del 2023, quando Bitcoin ha attraversato fasi di stress moderate prima di recuperare verso nuovi massimi. Tuttavia, il contesto macroeconomico attuale presenta variabili diverse, con incertezze geopolitiche e pressioni normative che potrebbero amplificare la volatilità. Il recente tentativo di recovery si è già dimostrato effimero, con il prezzo che è tornato rapidamente nell'area dei $108,000 dopo un breve rimbalzo.
Per trader e investitori, i prossimi giorni saranno cruciali nel determinare se Bitcoin riuscirà a stabilizzare sopra i supporti attuali o se dovrà testare livelli più bassi prima di costruire una base solida per il prossimo movimento rialzista. La metrica del Profit/Loss Margin continuerà a essere un indicatore chiave da monitorare, insieme ai volumi on-chain e ai flussi dagli exchange, per identificare segnali di capitolazione o accumulo da parte delle whale e degli holder di lungo periodo.