Il mercato crypto si trova di fronte a un paradosso inquietante: mentre Bitcoin (BTC) fatica a mantenere le posizioni dopo il crollo dai massimi storici di 126.000 dollari raggiunti a ottobre, Elon Musk torna a mettere in guardia sulla crisi del debito americano che potrebbe innescare dinamiche imprevedibili sul prezzo della principale criptovaluta. Il CEO di Tesla e SpaceX, che attraverso le sue aziende controlla quasi 2 miliardi di dollari in BTC, rilancia la sua visione secondo cui l'energia rappresenta l'unica vera valuta del futuro, posizionando Bitcoin come asset energetico in un contesto di crescente sfiducia verso le valute fiat. La narrativa arriva in un momento critico per il settore, con il debasement trade che ha spinto oro e argento a nuovi record mentre Bitcoin mostra segnali di debolezza.
La tesi di Musk si fonda su un concetto tecnico fondamentale della blockchain di Bitcoin: il mining. "Bitcoin è basato sull'energia: puoi emettere valuta fiat falsa, e ogni governo nella storia lo ha fatto, ma è impossibile falsificare l'energia", ha dichiarato Musk in una recente intervista con Nikhil Kamath. Questa affermazione sottolinea come la proof-of-work di Bitcoin, che richiede un consumo energetico paragonabile a quello di intere nazioni, costituisca una barriera naturale contro la manipolazione, diversamente dalle valute tradizionali soggette a stampa illimitata da parte delle banche centrali.
Il debito pubblico statunitense ha superato i 38 trilioni di dollari, alimentando quella che gli analisti definiscono "death spiral" del dollaro: la Federal Reserve si trova costretta a creare nuova moneta per pagare gli interessi sul debito esistente, con deficit annuali nell'ordine dei 2 trilioni di dollari secondo le stime di Musk. Questa dinamica inflazionistica ha storicamente favorito gli asset considerati "hard money", ma l'attuale divergenza tra le performance di oro e Bitcoin solleva interrogativi sulla narrativa che li accomuna come beni rifugio.
Musk propone uno scenario controcorrente per i prossimi tre anni: gli avanzamenti nell'intelligenza artificiale potrebbero aumentare la produzione di beni e servizi abbastanza da generare deflazione, riportando i tassi d'interesse a zero e rendendo il debito "un problema minore". Questa previsione, se si concretizzasse, modificherebbe radicalmente le dinamiche del mercato crypto, tradizionalmente favorito da contesti inflazionistici e da politiche monetarie accomodanti.
La recente debolezza di Bitcoin rispetto ai metalli preziosi solleva questioni sulla sua classificazione come asset. Russ Mould, investment director di AJ Bell, osserva che "la performance di Bitcoin come classe di asset sembra più 'risk on' che 'risk off'", coincidendo con una pausa nel rally azionario americano e i primi dubbi sulle valutazioni dei titoli legati all'AI. Questa dinamica mette in discussione il posizionamento di BTC come safe haven, evidenziando come la criptovaluta mantenga una correlazione significativa con i mercati equity tradizionali.
Il supporto di Musk per il settore crypto si è comunque affievolito rispetto ai picchi dell'era Covid, quando Tesla annunciò l'acquisto di 1,5 miliardi in Bitcoin e accettò temporaneamente BTC come mezzo di pagamento. Nonostante il ridimensionamento, l'imprenditore continua a esprimersi favorevolmente su Bitcoin e sul suo "preferito" Dogecoin (DOGE), nome che ha anche dato al suo Department of Government Efficiency, l'iniziativa nata per tagliare la spesa pubblica che però non ha ancora prodotto i risparmi multi-trilionari originariamente promessi.
Il contesto macroeconomico rimane cruciale per le prospettive del mercato crypto. Il debasement trade, emerso dopo i massicci bailout della crisi finanziaria del 2008 che ispirarono direttamente la creazione di Bitcoin, e rafforzato dalle misure di stimolo pandemico che hanno immesso trilioni nell'economia, ha spinto gli investitori verso asset non manipolabili dalle autorità monetarie. L'inflazione globale risultante ha confermato i timori di chi vede nelle valute fiat un veicolo di svalutazione sistematica del potere d'acquisto.
Dopo la sua uscita dalla Casa Bianca, dove aveva tentato senza successo di contenere la spesa pubblica, Musk ha dichiarato che il suo America Party favorirebbe Bitcoin rispetto al dollaro, definendo le valute non garantite da asset come "senza speranza". La divergenza attuale tra BTC e metalli preziosi potrebbe rappresentare un'opportunità di accumulo per i trader che credono nella convergenza delle narrazioni anti-debasement, oppure segnalare un cambiamento strutturale nel modo in cui il mercato percepisce le criptovalute in scenari di turbolenza macroeconomica. I prossimi mesi, con la Fed chiamata a decisioni cruciali sui tassi, potrebbero chiarire quale scenario prevarrà.