Il colosso finanziario BlackRock, che gestisce asset per oltre 10.000 miliardi di dollari a livello globale, sta valutando un passo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui gli investitori accedono ai mercati tradizionali. La società newyorkese, secondo quanto riportato da Bloomberg, starebbe esplorando la possibilità di trasformare i suoi ETF legati ad asset reali come azioni e obbligazioni in versioni digitali basate su blockchain. Si tratta di un'evoluzione che potrebbe aprire le porte a un nuovo capitolo nella storia della finanza, dove i confini tra investimenti tradizionali e mondo crypto si assottigliano sempre di più.
L'esperimento che ha aperto la strada
La strada verso questa innovazione è stata preparata dai successi precedenti di BlackRock nel settore digitale. Nel 2024, l'azienda ha lanciato BUIDL, il suo primo fondo monetario tokenizzato, che ha raggiunto la cifra impressionante di oltre 2 miliardi di dollari in gestione. Questo risultato ha dimostrato che esiste un appetito concreto per prodotti finanziari ibridi che combinano la solidità degli investimenti tradizionali con la flessibilità della tecnologia blockchain.
Il lancio di BUIDL è avvenuto poco dopo il debutto dell'ETF Bitcoin spot di BlackRock, che è diventato rapidamente uno dei fondi di maggior successo nella sua categoria. Questi precedenti hanno consolidato la posizione dell'asset manager come pioniere nell'integrazione tra finanza tradizionale e asset digitali.
La rivoluzione silenziosa della tokenizzazione
Dietro questa mossa si nasconde un concetto destinato a trasformare i mercati finanziari: la tokenizzazione degli asset reali. Il processo prevede la creazione di versioni digitali su blockchain di strumenti finanziari tradizionali, aprendo possibilità fino a poco tempo fa impensabili. Gli ETF tokenizzati potrebbero essere scambiati 24 ore su 24, sette giorni su sette, superando i limiti degli orari di borsa che caratterizzano i mercati tradizionali.
Inoltre, questa tecnologia renderebbe gli investimenti più accessibili a livello internazionale e permetterebbe di utilizzare le quote dei fondi come garanzia all'interno delle reti crypto. I sostenitori della tokenizzazione evidenziano vantaggi come il regolamento istantaneo delle transazioni, la proprietà frazionaria di asset costosi e strutture di mercato più efficienti.
Una visione che diventa realtà
Larry Fink, amministratore delegato di BlackRock, ha più volte espresso la sua convinzione che ogni asset finanziario possa essere tokenizzato. Nella sua lettera annuale agli investitori del 2025, Fink ha ribadito il potenziale trasformativo della tokenizzazione per i mercati finanziari globali. Non si tratta di semplici dichiarazioni di principio: l'azienda ha già testato quote di fondi tokenizzati sulla blockchain Onyx di JPMorgan, ora rinominata Kinexys.
BlackRock non è sola in questa corsa all'innovazione. Altri gestori patrimoniali come Franklin Templeton hanno già emesso classi di azioni tokenizzate per i loro fondi monetari, dimostrando che il movimento verso la digitalizzazione degli asset è un fenomeno di settore, non un esperimento isolato.
I numeri di un mercato in esplosione
Le dimensioni dell'opportunità sono impressionanti e i dati lo confermano. Secondo una ricerca di Animoca Brands, la tokenizzazione degli asset reali potrebbe eventualmente attingere al mercato della finanza tradizionale del valore di 400.000 miliardi di dollari. Parliamo di cifre che superano di gran lunga il PIL di qualsiasi singola nazione, inclusi Stati Uniti e Cina.
Il mercato degli asset reali tokenizzati ha già raggiunto un nuovo record nel 2025, toccando i 26,5 miliardi di dollari, con un incremento del 70% dall'inizio dell'anno. La crescita si è concentrata principalmente nel credito privato e nei titoli del Tesoro americano, che insieme rappresentano quasi il 90% del valore tokenizzato totale.
Proiezioni per il futuro
Le previsioni per i prossimi anni sono ancora più ambiziose. Il Skynet RWA Security Report 2025 prevede che il mercato degli asset reali tokenizzati possa raggiungere i 16.000 miliardi di dollari entro il 2030, con i titoli del Tesoro statunitense a guidare la crescita nel breve termine. Solo i treasury tokenizzati dovrebbero toccare i 4,2 miliardi di dollari quest'anno.
Il rapporto sottolinea inoltre come sia le banche tradizionali che le aziende native della blockchain stiano sperimentando prodotti basati su asset reali per la generazione di rendimento e la gestione della liquidità. Questo doppio approccio, che coinvolge tanto gli operatori storici quanto i nuovi player tecnologici, potrebbe accelerare ulteriormente l'adozione di queste soluzioni innovative nei prossimi anni.