Il settore delle stablecoin sta attraversando una fase di consolidamento senza precedenti, con operazioni miliardarie che stanno ridefinendo i confini tra finanza tradizionale e criptovalute. Mentre l'ecosistema finanziario globale assiste a questa trasformazione, due colossi del settore dei pagamenti si contendono l'acquisizione di una delle startup più promettenti del Regno Unito. La battaglia per il controllo di BVNK, società londinese specializzata nell'infrastruttura per stablecoin, rappresenta un momento cruciale per l'intero comparto.
La corsa miliardaria di Coinbase e Mastercard
Secondo fonti vicine alle trattative, sia Coinbase che Mastercard hanno avviato negoziazioni avanzate per l'acquisizione di BVNK. La valutazione della società britannica si aggira tra 1,5 e 2,5 miliardi di dollari, una cifra che supererebbe significativamente l'operazione da 1,1 miliardi che lo scorso anno ha visto Stripe acquisire Bridge. Le discussioni, ancora in corso e senza garanzie di successo, vedrebbero attualmente Coinbase in posizione di vantaggio rispetto al gigante delle carte di credito.
La potenziale acquisizione assumerebbe un significato particolare se fosse Mastercard ad aggiudicarsi la società. Sarebbe infatti il segnale più chiaro che anche i tradizionali network di pagamento riconoscono la minaccia rappresentata dalle stablecoin, dopo che a giugno le azioni della compagnia avevano subito un crollo in seguito alle notizie sui progetti di Amazon e Walmart nel settore delle criptovalute stabili.
BVNK: dalla nascita al successo internazionale
Fondata nel 2021 dal trio composto da Chris Harmse, Jesse Hemson-Struthers e Donald Jackson, BVNK si è rapidamente affermata come punto di riferimento per le aziende che intendono utilizzare le stablecoin per transazioni commerciali, pagamenti transfrontalieri e gestione della tesoreria aziendale. La società ha raccolto 50 milioni di dollari lo scorso dicembre, raggiungendo una valutazione di circa 750 milioni di dollari grazie al round guidato da Haun Ventures.
Tra gli investitori figurano nomi di peso come Coinbase Ventures, Tiger Global e i bracci di venture capital di Visa e Citi. Hemson-Struthers non ha mai nascosto le ambizioni globali dell'azienda, definendo BVNK il "leader mondiale" nelle infrastrutture per stablecoin, forte delle sue estese relazioni bancarie e delle licenze finanziarie ottenute.
Il boom delle criptovalute stabili
Sebbene le stablecoin esistano da oltre un decennio, è nell'ultimo anno che questi token hanno conquistato l'attenzione di Silicon Valley e degli investitori istituzionali. La loro promessa è allettante: offrire la velocità e l'efficienza delle criptovalute mantenendo la stabilità di prezzo tipica delle valute tradizionali. Mentre un bonifico bancario può richiedere giorni per essere elaborato, le stablecoin permettono trasferimenti istantanei con commissioni minime.
Il successo crescente di queste tecnologie ha messo in allarme i giganti finanziari tradizionali. Le banche e i network di pagamento si trovano di fronte a una sfida che potrebbe ridefinire i loro modelli di business consolidati. Dall'inizio dell'anno, le startup del settore hanno raccolto centinaia di milioni di dollari in finanziamenti, spinte anche dal debutto in borsa di Circle e dall'approvazione del Genius Act da parte dell'amministrazione Trump.
La reazione di Mastercard alla rivoluzione digitale
Nonostante la pressione competitiva, i vertici di Mastercard hanno cercato di minimizzare l'impatto delle stablecoin sul loro core business. "Credo che la maggior parte dei flussi inizierà e finirà in valuta fiat", ha dichiarato Raj Seshadri, responsabile commerciale dei pagamenti di Mastercard, durante una conference call di luglio. Secondo il dirigente, le stablecoin rappresenterebbero semplicemente "una valuta aggiuntiva per alcuni casi d'uso specifici".
Tuttavia, il potenziale interesse per l'acquisizione di BVNK suggerisce una strategia più proattiva da parte della compagnia. L'eventuale operazione non solo rafforzerebbe la posizione di Mastercard nel settore emergente, ma rappresenterebbe anche un chiaro riconoscimento dell'importanza strategica delle infrastrutture blockchain per il futuro dei pagamenti globali.