Il mercato delle criptovalute si prepara a uno dei suoi appuntamenti più significativi della settimana, mentre gli investitori tengono gli occhi puntati simultaneamente su due eventi cruciali che potrebbero determinare l'andamento dei prezzi nei prossimi giorni. Da un lato, circa 33.700 contratti di opzioni Bitcoin sono destinati a scadere venerdì 22 agosto, rappresentando un valore nominale di quasi 3,8 miliardi di dollari. Dall'altro, l'attenzione è rivolta al discorso del Presidente della Federal Reserve a Jackson Hole, un evento che storicamente ha spesso innescato significative oscillazioni sui mercati finanziari globali.
La pressione ribassista domina le scadenze
L'analisi dei dati rivela una situazione particolarmente interessante per quanto riguarda la distribuzione delle posizioni in scadenza. Il rapporto put/call si attesta a 1,32, segnalando una prevalenza netta di contratti short rispetto a quelli long. Questa configurazione riflette l'incremento delle scommesse ribassiste successive alla correzione di metà settimana, con i venditori allo scoperto che hanno intensificato le loro posizioni.
Il punto di massimo dolore - quello dove si concentreranno le maggiori perdite alla scadenza - è stato identificato a 118.000 dollari. Tuttavia, l'interesse aperto più elevato si registra alla soglia dei 140.000 dollari, dove su Deribit si sono accumulate posizioni per quasi 3 miliardi di dollari, suggerendo aspettative rialziste a lungo termine da parte di alcuni operatori.
Ethereum completa il quadro delle scadenze
Parallelamente alle opzioni Bitcoin, il mercato dovrà fare i conti anche con la scadenza di circa 220.000 contratti Ethereum, dal valore nominale di 947 milioni di dollari. Le caratteristiche di questa scadenza presentano dinamiche opposte rispetto a Bitcoin, con un rapporto put/call di 0,82 che indica una maggiore fiducia degli investitori nella seconda criptovaluta per capitalizzazione. Il punto di massimo dolore per Ethereum è stato calcolato a 4.250 dollari.
Complessivamente, il valore nominale delle opzioni cripto in scadenza venerdì raggiungerà i 4,8 miliardi di dollari, una cifra che, pur essendo inferiore alla settimana precedente, mantiene comunque un peso considerevole per i mercati. Gli analisti di Greeks Live hanno osservato che "con l'avvicinarsi dell'incontro della Fed a Jackson Hole, le opinioni nel mercato delle opzioni sono divise", aggiungendo che la volatilità implicita a breve termine è diminuita, suggerendo scarso ottimismo istituzionale riguardo potenziali sconvolgimenti significativi.
I mercati reagiscono con cautela
La reazione dei mercati spot conferma le incertezze evidenziate dai derivati. Bitcoin ha subito una flessione riportandosi al supporto cruciale dei 112.000 dollari, livello che finora ha tenuto ma che viene testato ripetutamente. Al momento della rilevazione, la principale criptovaluta aveva recuperato parzialmente a 113.000 dollari, ma il sentiment generale suggerisce maggiori probabilità di ulteriori ribassi piuttosto che di un rimbalzo significativo.
Ethereum ha seguito un percorso simile, registrando un calo dell'1,7% che l'ha riportata in prossimità dei 4.200 dollari. Le altcoin hanno mostrato performance ancora più deboli, con perdite particolarmente marcate per Binance Coin, Solana, Chainlink e Hyperliquid. La capitalizzazione totale del mercato cripto è scivolata del 2% a 3,89 trilioni di dollari, evidenziando come la correzione abbia ripreso vigore dopo il breve tentativo di recupero di metà settimana.