Il mondo crypto si trova ancora una volta a fare i conti con i rischi dell'intelligenza artificiale applicata alle truffe online. Quasi 100.000 utenti hanno seguito in diretta streaming quello che credevano essere il keynote ufficiale di Nvidia al GTC, senza rendersi conto che si trattava di un deepfake del CEO Jensen Huang progettato per promuovere uno schema di distribuzione crypto fraudolento. L'episodio solleva interrogativi urgenti sulla vulnerabilità degli investitori retail di fronte a tecnologie sempre più sofisticate e agli algoritmi delle piattaforme che, involontariamente, amplificano contenuti malevoli.
La trasmissione fasulla è stata ospitata da un canale YouTube sconosciuto chiamato Offxbeatz, ma appariva nei risultati di ricerca con il titolo "Nvidia Live", ingannando migliaia di utenti alla ricerca dell'evento autentico. Secondo quanto riportato dal giornalista tecnologico Dylan Martin, nel momento in cui il vero Jensen Huang iniziava il suo discorso al keynote legittimo del GTC DC, solo 12.000 persone lo stavano guardando, contro le quasi 95.000 connesse al broadcast fraudolento. L'algoritmo di YouTube aveva di fatto promosso la truffa sopra il canale verificato di Nvidia, un fallimento sistemico della piattaforma.
Il "Jensen" generato dall'AI ha seguito uno script accuratamente preparato, elogiando le GPU Nvidia per il loro ruolo nelle blockchain e nei sistemi di pagamento digitale. Il discorso si è concluso con l'invito a scansionare un QR code per partecipare a quello che veniva presentato come un "evento di adozione di massa crypto", una tattica classica degli scam che sfruttano l'hype tecnologico per attirare vittime ignare. La narrazione mescolava riferimenti reali alle capacità computazionali delle GPU Nvidia nel mining e nell'elaborazione blockchain con promesse vaghe di distribuzione di token.
Nonostante diversi segnali d'allarme evidenti - pattern di discorso innaturali del deepfake e affermazioni esagerate sull'adozione crypto - decine di migliaia di persone hanno continuato a guardare. L'incidente dimostra come la qualità visiva elevata possa sopraffare lo scetticismo di base, particolarmente quando si tratta di eventi presentati come ufficiali da aziende tech rispettate. YouTube ha rimosso lo streaming solo dopo che aveva già raggiunto un pubblico massiccio, evidenziando come i sistemi di moderazione attuali siano in ritardo rispetto all'evoluzione della tecnologia deepfake.
Per la comunità crypto, questo episodio rappresenta un campanello d'allarme su come le truffe si stiano evolvendo. Non si tratta più solo di phishing via email o siti web clonati: i criminali ora sfruttano l'AI generativa per creare eventi falsi in tempo reale, combinando l'autorità di figure pubbliche con la FOMO tipica delle iniziative crypto. La tecnica ricorda schemi precedenti in cui account Twitter verificati venivano compromessi per promuovere giveaway fasulli, ma la scala e la sofisticazione sono aumentate drammaticamente.
Al momento non ci sono evidenze che qualcuno abbia perso fondi a causa dello schema, ma l'alto numero di spettatori suggerisce che molti utenti potrebbero aver scansionato il QR code o interagito con i link forniti. Nel contesto normativo europeo, con l'entrata in vigore del regolamento MiCA che mira a proteggere gli investitori retail, episodi come questo dimostrano quanto sia difficile applicare framework normativi quando la tecnologia permette impersonificazioni così convincenti di figure autoritative.
Le piattaforme dovranno investire urgentemente in sistemi di verifica dell'identità più robusti per gli streaming live, particolarmente quando coinvolgono temi finanziari o crypto. Strumenti tradizionali di cybersecurity come antivirus e firewall offrono poca protezione contro manipolazioni su larga scala basate su social engineering e deepfake in tempo reale. La responsabilità ricade sia sulle piattaforme sia sugli utenti: nel mondo crypto, verificare sempre l'autenticità delle fonti rimane la prima linea di difesa contro truffe sempre più sofisticate. La regola resta valida: se un'opportunità crypto sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è una truffa, anche se sembra provenire dal CEO di Nvidia.