L'ingresso sul Nasdaq è avvenuto mediante una fusione inversa con Brag House Holdings, società quotata con il ticker TBH e attiva nel settore dei giochi online per studenti universitari. Nelle due settimane precedenti l'annuncio ufficiale, le azioni di TBH avevano già registrato un'impennata superiore al 43%, segnale dell'interesse crescente degli investitori verso questa operazione.
Tra i sostenitori più illustri dell'iniziativa spicca Alex Spiro, avvocato personale di Elon Musk, affiancato da figure di primo piano del mondo politico, sportivo e imprenditoriale statunitense. La lista degli investitori che hanno creduto nel progetto quando era ancora privato include l'ex governatore del Texas Rick Perry, la famiglia Steinbrenner proprietaria dei New York Yankees, e diversi giocatori della NHL come Tyler Seguin, Jason Arnott e Ales Hemsky.
Marco Margiotta, amministratore delegato di House of Doge, ha illustrato in un'intervista video la visione strategica dietro questa mossa. L'obiettivo è trasformare Dogecoin in un metodo di pagamento universalmente accettato, sfruttando l'accesso ai mercati finanziari per accelerare lo sviluppo delle infrastrutture necessarie. "Diventare una società quotata ci permette di scalare con tutto il capitale necessario per assicurarci che l'utilità di Dogecoin si completi", ha spiegato il CEO.
Le iniziative concrete lanciate dall'azienda da inizio anno dimostrano un approccio pragmatico alla sfida. House of Doge è partner strategico di CleanCore, una tesoreria da 170 milioni di dollari in Dogecoin che opera alla Borsa di New York. Parallelamente, la società ha presentato richiesta per un ETF spot su Dogecoin insieme a 21Shares, strumento finanziario che gli analisti ritengono probabile venga approvato nel corso dell'anno.
Il piano di espansione non si ferma ai tradizionali prodotti finanziari. L'azienda sta collaborando sia con 21Shares che con Robinhood per sviluppare prodotti di rendimento basati su Dogecoin e veicoli di investimento alternativi pensati per i trader comuni. Andy DeFrancesco, fondatore della compagnia, ha sottolineato come l'accesso a maggiori capitali attraverso la quotazione permetterà di perseguire obiettivi che sarebbero stati irraggiungibili come società privata.
Il settore sportivo rappresenta il primo terreno di conquista per la strategia di tokenizzazione concepita da House of Doge. Margiotta considera la comunità appassionata di Dogecoin come il principale asset della criptovaluta e intende creare ponti con altre fanbase altrettanto dedicate, iniziando proprio dallo sport. "Tutto parte dal lato sportivo della tokenizzazione, ma porteremo sul mercato anche classi di asset alternativi molto interessanti", ha anticipato il CEO.
La presenza tra gli investitori di personalità legate al mondo dello sport e di figure come Mario Nawfal, influente personalità sulla piattaforma X, non è casuale. Rappresenta invece la volontà di intercettare comunità già esistenti e coinvolte, trasformando la passione per squadre e atleti in opportunità di utilizzo concreto della criptovaluta. L'approccio punta a fare di Dogecoin non solo uno strumento speculativo, ma un mezzo di scambio integrato nella cultura popolare.
Secondo Margiotta, l'espansione dell'utilità globale di Dogecoin attraverso queste iniziative non beneficerà solo l'ecosistema aziendale creato intorno alla criptovaluta. "Ogni possessore di Dogecoin dovrebbe raccogliere i benefici", ha affermato, prevedendo che la moneta stessa subirà un'apprezzamento significativo nei prossimi mesi, trimestri e anni. La maggiore utilità pratica del token, secondo questa visione, dovrebbe generare una pressione al rialzo sul suo valore di mercato.
L'operazione si inserisce in un contesto più ampio di legittimazione delle criptovalute nate come meme. Dogecoin, che era partita come una parodia del Bitcoin, si trova ora al centro di un ecosistema finanziario articolato che include società quotate, ETF in attesa di approvazione e partnership con istituzioni finanziarie consolidate. La quotazione al Nasdaq di House of Doge rappresenta probabilmente il passo più significativo in questa trasformazione, aprendo la strada a finanziamenti sostanziali per espandere l'infrastruttura di pagamenti globali basata sulla criptovaluta del cane Shiba.