Il mercato delle criptovalute si prepara ad affrontare una giornata cruciale con la scadenza simultanea di contratti derivati per un valore complessivo di 4,7 miliardi di dollari. Mentre gli investitori osservano con attenzione l'andamento dei prezzi, i segnali provenienti dall'economia americana dipingono uno scenario complesso che potrebbe influenzare significativamente le decisioni della Federal Reserve nelle prossime settimane. La combinazione tra dati occupazionali deludenti e l'elevata volatilità implicita nel settore crypto crea un cocktail potenzialmente esplosivo per i mercati digitali.
Un venerdì nero per i mercati crypto
La giornata di venerdì 5 settembre si è aperta con segnali negativi per l'intero comparto delle criptovalute, con una capitalizzazione totale scesa a 3,91 trilioni di dollari. Bitcoin ha incontrato una forte resistenza a quota 112.000 dollari, subendo un brusco ritracciamento fino a 109.500 dollari prima di recuperare parzialmente a 111.300 dollari nelle prime ore del mattino asiatico.
Anche Ethereum ha mostrato segni di debolezza, fermandosi contro la barriera dei 4.400 dollari e scivolando successivamente a 4.330 dollari. Gli analisti di Greeks Live sottolineano come "il mercato si trovi attualmente in una pronunciata tendenza ribassista, con la volatilità implicita a breve termine di BTC che ha raggiunto il 40% e quella di ETH che è salita al 70%".
L'impatto dei dati occupazionali americani
I recenti dati sull'occupazione statunitense hanno contribuito a creare un clima di incertezza sui mercati finanziari globali. Per la prima volta, il numero dei disoccupati ha superato quello delle offerte di lavoro disponibili, un segnale che potrebbe spingere la Federal Reserve verso decisioni drastiche. Come osserva acutamente il Kobeissi Letter: "Tra due settimane, la Fed taglierà i tassi e 'darà la colpa' al collasso del mercato del lavoro; molte cose stanno per cambiare".
Questo scenario macro si riflette direttamente sui mercati crypto, con il crollo delle azioni legate alle criptovalute negli Stati Uniti, in particolare quelle della serie MicroStrategy, che ha innescato l'attuale fase discendente.
La scadenza dei derivati: numeri e prospettive
Il focus principale della giornata rimane sulla scadenza di circa 30.500 contratti di opzioni su Bitcoin, per un valore nozionale di 3,4 miliardi di dollari. Questi contratti presentano un rapporto put/call di 1,38, indicando una prevalenza di posizioni ribassiste rispetto a quelle rialziste, in linea con l'indebolimento del momentum positivo.
Il max pain point si colloca a 112.000 dollari, leggermente superiore ai prezzi spot attuali, livello al quale si concentreranno le maggiori perdite alla scadenza. L'open interest più elevato si registra a 140.000 dollari, con 2,5 miliardi di dollari concentrati su questo strike price su Deribit, mentre a 130.000 dollari si accumula circa 1,7 miliardi di dollari.
Il quadro generale dei futures
Parallelamente alle opzioni, l'open interest totale sui futures Bitcoin si attesta attualmente a 79,5 miliardi di dollari, in calo rispetto ai massimi storici raggiunti di recente. Questo ridimensionamento riflette una generale cautela degli investitori istituzionali nel mantenere esposizioni elevate in un contesto di crescente incertezza.
Sul fronte Ethereum, la scadenza odierna coinvolge circa 300.000 contratti per un valore nozionale di 1,3 miliardi di dollari, con un max pain di 4.400 dollari e un rapporto put/call di 0,78, suggerendo un sentiment leggermente più ottimista rispetto a Bitcoin.
Prospettive per il trimestre finale
Gli analisti guardano con particolare attenzione ai prossimi mesi, considerando che settembre ha storicamente rappresentato un periodo di flussi di capitale relativamente deboli nel settore crypto. Tuttavia, le aspettative si concentrano su un possibile miglioramento della liquidità durante il quarto trimestre, quando tradizionalmente si osserva un rinnovato interesse degli investitori istituzionali.
La combinazione tra le decisioni imminenti della Federal Reserve sui tassi di interesse e la naturale stagionalità del mercato crypto potrebbe creare le condizioni per una ripresa significativa nei mesi finali dell'anno, sempre che i fondamentali macroeconomici supportino tale scenario.