Il percorso verso i 0,0001 dollari per Shiba Inu (SHIB) appare ormai compromesso, secondo le ultime analisi on-chain che evidenziano criticità strutturali insormontabili. Il problema centrale non risiede nella volatilità di mercato, ma in una combinazione letale: un'offerta circolante mastodóntica di 589 trilioni di token, un meccanismo deflazionistico troppo lento e, soprattutto, una layer-2 chiamata Shibarium che fatica drammaticamente ad attrarre liquidità e sviluppatori. Mentre il settore crypto vive una rotazione di capitali verso progetti ad alta utilità come AI compute e DePIN, SHIB rimane intrappolato nella sua identità di meme coin, con dati che parlano chiaro: il Total Value Locked su Shibarium è crollato e permane stabilmente sotto il milione di dollari dall'inizio di ottobre 2025.
Questa cifra rappresenta una frazione irrisoria rispetto alla market cap multimiliardaria del token e segnala un fallimento critico nell'adozione dell'ecosistema. La layer-2 Shibarium era stata concepita come motore deflazionistico principale: ogni transazione sulla rete dovrebbe contribuire al burn dei token, riducendo gradualmente l'offerta mostruosa. Tuttavia, con una TVL inferiore al milione di dollari, l'attività on-chain risulta insufficiente a generare una pressione deflazionistica significativa. Per fare un confronto, progetti layer-2 di successo vantano TVL nell'ordine delle centinaia di milioni, se non miliardi.
I dati di DeFiLlama confermano che il TVL di Shibarium non ha mai mostrato segnali di ripresa sostanziale nel 2025, indicando che le dApp costruite sulla chain non stanno catturando l'interesse degli utenti. Questo deficit di utilità rappresenta il vero ostacolo al raggiungimento di target di prezzo ambiziosi. Gli analisti sottolineano che, indipendentemente dall'entusiasmo della community, senza un'adozione reale della rete layer-2, il meccanismo di burn rimane marginale rispetto alla scala necessaria per influenzare significativamente il prezzo.
La situazione si aggrava considerando lo spostamento macroeconomico del capitale crypto. Nel secondo semestre 2025, gli investitori istituzionali e le whale stanno privilegiando settori ad alta utilità tangibile: token legati all'intelligenza artificiale, reti di infrastruttura fisica decentralizzata (DePIN) e protocolli DeFi che generano revenue reale. Questi progetti offrono fondamentali verificabili, contratti enterprise e flussi di cassa misurabili, caratteristiche che SHIB fatica a dimostrare. Progetti come quelli focalizzati su AI compute stanno assorbendo liquidità che in passato sarebbe confluita verso meme coin speculative.
Nonostante questo quadro critico, la community di SHIB continua a mostrare resilienza. Dati pubblicati da Shibburn il 27 ottobre indicano un aumento del 42.124% nei token bruciati nelle 24 ore precedenti, con circa 29,4 milioni di SHIB rimossi dalla circolazione. Questo spike ha generato un modesto incremento di prezzo a 0,00001062 dollari, con un market cap di circa 6,25 miliardi. Tuttavia, anche questo burn drammatico rappresenta una goccia nell'oceano rispetto all'offerta totale: servirebbe un ritmo sostenuto e moltiplicato per ordini di grandezza per impattare realmente la tokenomics.
La competizione si intensifica anche sul fronte meme coin. Figure prominenti della crypto community stanno promuovendo alternative come "Shib on Base", citando tokenomics più aggressive con burn del 32,6% dell'offerta e utilità guidata dall'AI. Questo scenario costringe il progetto originale SHIB a competere non solo con token utility di nuova generazione, ma anche con meme coin di seconda ondata che promettono meccanismi deflazionistici più rapidi e casi d'uso concreti integrati fin dal lancio.
Il contesto normativo europeo, con l'implementazione progressiva del regolamento MiCA, potrebbe ulteriormente complicare il quadro per token privi di utilità chiara. La regolamentazione tende a favorire progetti con governance trasparente e value proposition definite, aspetti su cui le meme coin tradizionali mostrano storicamente debolezze. Per gli investitori italiani ed europei, tradizionalmente più sensibili agli aspetti di sicurezza e compliance, la mancanza di fondamentali solidi rappresenta un deterrente crescente.
La strada per una recovery sostenibile di SHIB passa necessariamente attraverso un rilancio di Shibarium. Senza un'inversione di tendenza misurabile nella TVL e nell'adozione di dApp, il token rischia di rimanere intrappolato in una spirale di irrilevanza progressiva. Il team di sviluppo deve dimostrare capacità di attrarre progetti innovativi sulla layer-2, offrire incentivi competitivi agli sviluppatori e costruire casi d'uso che vadano oltre la speculazione pura. Solo un aumento significativo dell'attività on-chain potrà riattivare il meccanismo deflazionistico alla scala necessaria e legittimare target di prezzo più ambiziosi nel medio-lungo termine.