Il mercato degli ETF su Bitcoin (BTC) sta attraversando una fase di turbolenza che riflette la crescente volatilità dell'intero comparto crypto. L'iShares Bitcoin Trust (IBIT), uno dei veicoli d'investimento più seguiti per l'esposizione al re delle criptovalute, si trova sotto pressione con un calo del 7,05% negli ultimi cinque giorni, nonostante mantenga un guadagno del 17,44% da inizio anno. La divergenza tra performance di breve e medio termine evidenzia la natura oscillante del sentiment degli investitori istituzionali verso gli asset digitali, in un momento in cui Bitcoin naviga sopra la soglia psicologica dei 100.000 dollari ma fatica a consolidare ulteriori guadagni.
L'analisi tecnica condotta da TipRanks dipinge un quadro decisamente cauto per IBIT, con un consensus che si attesta su Strong Sell basato su 12 rating ribassisti contro appena 5 positivi e 5 neutrali. Questa prevalenza di posizioni bearish tra gli analisti tecnici suggerisce preoccupazioni sulla sostenibilità dei livelli attuali, nonostante il trust continui ad attrarre l'interesse di una base significativa di investitori retail. L'ETF è presente nell'1,9% di tutti i portafogli monitorati, con particolare attività da parte della fascia demografica tra i 35 e i 55 anni.
La seduta odierna ha visto IBIT scendere del 2,42% a 60,79 dollari, in linea con il calo del 3,11% registrato da Bitcoin che si è attestato a 107.098 dollari. La correlazione quasi perfetta tra l'ETF e l'asset sottostante conferma come questi strumenti finanziari tradizionali fungano da proxy diretti per l'esposizione al mercato crypto, amplificando sia i rally che le correzioni del prezzo spot di BTC.
A pesare sul sentiment è stata la dichiarazione di Vineet Budki, CEO di Sigma Capital, che ha previsto un potenziale drawdown compreso tra il 65% e il 70% per Bitcoin entro i prossimi due anni. Secondo quanto riportato da CMC Crypto News, Budki ha sottolineato come gli investitori meno consapevoli della natura degli asset digitali tendano a liquidare le posizioni per primi durante fasi di incertezza di mercato, innescando spirali ribassiste. Tuttavia, la sua visione di lungo periodo rimane decisamente rialzista, con una previsione che vede BTC raggiungere il milione di dollari per coin nel prossimo decennio.
Non tutti condividono però questa cautela di breve termine. MicroStrategy (MSTR), la società guidata da Michael Saylor divenuta ormai un proxy azionario per l'esposizione a Bitcoin, continua la sua aggressiva strategia di accumulo. Nel periodo compreso tra il 27 ottobre e il 2 novembre 2025, la compagnia ha acquisito ulteriori 397 bitcoin, portando le sue riserve totali a 641.205 BTC. Questa mossa dimostra come alcuni player istituzionali mantengano una fiducia incrollabile nell'apprezzamento futuro dell'asset, ignorando le fluttuazioni di breve periodo.
Il sentiment positivo degli investitori retail verso IBIT, con oltre 826.000 portafogli attivi nell'ultimo trimestre che hanno mostrato interesse sopra la media del settore, evidenzia un fenomeno interessante: mentre gli analisti tecnici segnalano bandiere rosse, il pubblico continua ad accumulare esposizione tramite questi veicoli regolamentati. Questa discrepanza potrebbe riflettere la crescente maturità del mercato, dove investitori di diverse generazioni vedono negli ETF Bitcoin un'alternativa più sicura rispetto alla custodia diretta su wallet personali o agli exchange centralizzati.
La volatilità attuale di IBIT rappresenta un banco di prova per la tenuta degli ETF crypto in scenari di correzione. Con Bitcoin che continua a oscillare in una fase di price discovery sopra i 100.000 dollari, gli investitori dovranno bilanciare le previsioni catastrofiste di breve periodo con le prospettive milionarie di lungo termine, in un mercato dove la psicologia conta tanto quanto i fondamentali tecnologici. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se l'attuale debolezza rappresenta un'opportunità di accumulo o l'inizio di una correzione più profonda.