SpaceX ha mosso oltre 2.495 Bitcoin (BTC) per un controvalore di circa 268 milioni di dollari in una transazione monitorata da Arkham Intelligence il 21 ottobre, mentre il prezzo della principale criptovaluta scivolava sotto quota 108.000 dollari con un calo del 3%. La mossa rappresenta il primo significativo movimento on-chain della società aerospaziale di Elon Musk dal luglio scorso, alimentando speculazioni nel mercato crypto su possibili strategie di treasury management da parte di una delle più grandi corporate holder di BTC. Con questo trasferimento, le aziende riconducibili a Musk consolidano la loro posizione tra i maggiori detentori istituzionali di Bitcoin, controllando asset digitali per un valore complessivo che sfiora i 2,1 miliardi di dollari.
Secondo i dati raccolti dalla piattaforma di intelligence blockchain Arkham, SpaceX ha suddiviso il movimento in due transazioni distinte: 1.187 BTC verso un wallet e 1.208 BTC verso un altro indirizzo. Entrambi gli indirizzi di destinazione sono rimasti inattivi dopo la ricezione dei fondi, un pattern comportamentale che gli analisti interpretano come segnale di una riorganizzazione interna della custodia piuttosto che come preludio a una liquidazione sul mercato.
Gli osservatori del settore hanno notato come trasferimenti simili effettuati in passato da SpaceX siano stati successivamente collegati a Coinbase Prime, il servizio di custodia istituzionale offerto dall'exchange statunitense per clienti corporate e high-net-worth. Questa soluzione rappresenta lo standard de facto per le aziende che necessitano di soluzioni di cold storage di livello enterprise con coperture assicurative superiori.
A luglio, SpaceX aveva già effettuato un movimento significativo, spostando circa 153 milioni di dollari in Bitcoin dopo tre anni di completa inattività degli wallet aziendali. Anche in quel caso, il mercato aveva inizialmente speculato su una possibile vendita, salvo poi scoprire che si trattava di un semplice aggiornamento delle infrastrutture di storage, probabilmente legato a policy di sicurezza o a requisiti di compliance interna.
Le holding riconducibili a Musk rappresentano oggi uno dei casi più interessanti di adozione corporate di Bitcoin. Tesla (TSLA) mantiene 11.509 BTC nel proprio bilancio, per un controvalore di circa 1,24 miliardi di dollari agli attuali prezzi di mercato. La casa automobilistica aveva fatto notizia nel 2021 con l'acquisto iniziale di 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin, una mossa che aveva catalizzato l'attenzione istituzionale verso l'asset class e contribuito al rally che portò BTC verso i massimi storici di allora.
La gestione degli asset crypto da parte delle società di Musk avviene in un contesto di crescente scrutinio regolamentare, specialmente dopo l'implementazione delle nuove linee guida contabili negli Stati Uniti che permettono alle aziende quotate di valorizzare i Bitcoin a fair value. In Europa, il regolamento MiCA sta invece definendo standard più stringenti per la detenzione e la rendicontazione di asset digitali da parte di entità corporate.
Parallelamente alle operazioni crypto, Musk si è trovato coinvolto in uno scontro pubblico con la leadership della NASA riguardo la gestione del contratto per lo sviluppo del lunar lander destinato al programma Artemis. L'agenzia spaziale statunitense ha chiesto a SpaceX di presentare nuovi piani entro il 29 ottobre per accelerare il progetto, che ha subito ritardi nei test del razzo Starship. La tensione ha attirato attenzione perché la NASA dipende criticamente da SpaceX per il trasporto degli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale.
La controversia con l'amministratore ad interim Sean Duffy si inserisce in un momento delicato per SpaceX, che compete anche con Blue Origin di Jeff Bezos e Lockheed Martin per contratti lunari futuri. Per il mercato crypto, l'elemento rilevante resta la stabilità finanziaria di SpaceX e la sua strategia di lungo termine verso Bitcoin come asset di riserva, una scelta che differenzia l'azienda dalla maggior parte dei contractor aerospaziali tradizionali.
La dimensione delle riserve Bitcoin detenute dalle società di Musk le posiziona tra i principali player corporate del settore, insieme a MicroStrategy e Marathon Digital. Questo status conferisce ai movimenti on-chain di SpaceX e Tesla un peso significativo nel sentiment di mercato, specialmente durante fasi di volatilità come quella attuale, con Bitcoin che sta testando livelli di supporto cruciali dopo aver raggiunto nuovi massimi storici nelle settimane precedenti.
Per gli investitori crypto, monitorare le attività on-chain delle corporate holder rappresenta un elemento fondamentale di analisi, poiché trasferimenti verso exchange potrebbero segnalare pressione di vendita imminente, mentre movimenti verso soluzioni di custodia istituzionale indicano generalmente una strategia di holding di lungo periodo. Nel caso specifico di SpaceX, l'assenza di attività sui wallet di destinazione rafforza l'ipotesi conservativa, suggerendo che la società mantiene una view bullish su Bitcoin come componente strategica del proprio treasury.