Una storica azienda giapponese specializzata nella produzione di kimono e tessuti dal 1861 sta per compiere una delle trasformazioni aziendali più audaci della storia economica nipponica. Marusho Hotta, che aprì uno dei primi negozi all'ingrosso di kimono del paese nel 1894 e si quotò alla Borsa di Tokyo nel 1974, cambierà ufficialmente il suo nome in "Bitcoin Japan" durante l'assemblea degli azionisti dell'11 novembre. La decisione segna l'inizio di una nuova era per l'azienda, che adotterà Bitcoin come strategia principale del suo tesoro aziendale.
La metamorfosi non si limita al semplice cambio di denominazione sociale. L'azienda ha annunciato che assumerà anche il nome inglese "Bitcoin Japan Corporation" e concentrerà le proprie operazioni sulla gestione di portafogli crittografici aziendali. Questo cambiamento radicale rappresenta una svolta epocale per un'impresa che ha attraversato più di 160 anni di storia giapponese.
L'intervento di Bakkt catalizza la trasformazione
Dietro questa rivoluzione aziendale si cela l'accordo siglato a giugno da Bakkt per l'acquisizione di una partecipazione di controllo nell'azienda tessile. L'operazione ha innescato una serie di cambiamenti al vertice che ridefiniscono completamente la direzione strategica dell'impresa. Phillip Lord, attualmente presidente di Bakkt International, assumerà il ruolo di amministratore delegato della neo-costituita Bitcoin Japan, mentre Akshay Naheta, co-amministratore delegato di Bakkt Holdings, diventerà presidente del consiglio di amministrazione.
La nuova leadership punta a allineare meglio gli interessi di dirigenti e azionisti, con l'obiettivo dichiarato di migliorare il valore aziendale nel medio e lungo termine. Bakkt Holdings ha recentemente completato l'acquisizione del dominio BitcoinJapan.com, rafforzando la propria presenza nel mercato nipponico con un indirizzo web di primo piano.
Dalle perdite milionarie alla scommessa crypto
La decisione arriva in un momento particolarmente difficile per l'azienda storica. Nei risultati dell'ultimo periodo fiscale, Marusho Hotta ha registrato una perdita netta di 407 milioni di yen, equivalenti a circa 2,7 milioni di dollari. Questi numeri testimoniano le difficoltà attraversate dal settore tessile tradizionale giapponese negli ultimi anni.
Il fenomeno non riguarda solo Marusho Hotta. Anche altre aziende del comparto tessile stanno attraversando momenti complicati: Kitabo ha riportato perdite nette per 785.000 dollari nell'anno fiscale 2024, pur annunciando l'intenzione di acquistare Bitcoin per un valore di circa 5,4 milioni di dollari nell'ambito della propria transizione verso investimenti crittografici e asset del mondo reale.
Il trend delle aziende tessili verso Bitcoin
La strategia di Bitcoin Japan non rappresenta un caso isolato nel panorama imprenditoriale giapponese. Diverse aziende dei settori moda e tessile hanno annunciato piani per acquisire Bitcoin o offrire servizi legati alle criptovalute. Questo movimento sembra rispondere alla necessità di diversificare le fonti di ricavo in settori tradizionali che stanno attraversando periodi di difficoltà.
Tra gli esempi più significativi spicca Metaplanet, che ha accumulato una quantità di Bitcoin tale da posizionarsi tra le prime cinque aziende al mondo per riserve di criptovaluta nei bilanci aziendali. Anche la società di programmi fedeltà Remixpoint, la casa di videogiochi Gumi e il retailer ANAP hanno dichiarato l'intenzione di integrare Bitcoin nelle loro strategie aziendali.
Una reinvenzione identitaria senza precedenti
La trasformazione di Marusho Hotta in Bitcoin Japan rappresenta molto più di una semplice operazione di rebranding. Per un'organizzazione fondata nel 1861, durante gli ultimi anni del periodo Edo, il passaggio al mondo delle criptovalute simboleggia un cambiamento di paradigma che pochi avrebbero immaginato possibile. La scelta riflette la capacità di adattamento delle imprese giapponesi di fronte alle sfide del mercato globale contemporaneo.
Resta da vedere se questa strategia riuscirà a ripristinare la redditività dell'azienda o si limiterà a modificarne l'immagine pubblica. Il mercato osserverà attentamente la reazione degli azionisti durante l'assemblea dell'11 novembre e valuterà se altre aziende tradizionali seguiranno l'esempio con investimenti ancora più massicci in Bitcoin. Il successo o il fallimento di questa scommessa potrebbero influenzare le decisioni di numerose altre imprese giapponesi che si trovano ad affrontare sfide simili nei settori tradizionali.