Il mercato crypto si interroga sulle prossime mosse di Bitcoin (BTC) dopo il ritracciamento dall'all-time high di ottobre oltre i 126.000 dollari, ma Michael Saylor, Executive Chairman e co-fondatore di Strategy, mantiene una posizione decisamente bullish. L'imprenditore ha delineato una roadmap ambiziosa durante la conferenza fintech Money 20/20 di Las Vegas, prevedendo un target di 150.000 dollari entro fine anno e addirittura 1 milione di dollari per coin nell'arco di quattro-otto anni. Le sue previsioni si basano su una tesi fondamentale: la progressiva riduzione della volatilità di Bitcoin e una maggiore strutturazione del mercato crypto stanno creando le condizioni per una crescita sostenibile nel lungo periodo.
Secondo Saylor, la volatilità sta diminuendo man mano che l'industria diventa più strutturata con maggiori derivati e strumenti di hedging. Attualmente BTC si attesta intorno ai 111.000 dollari, registrando comunque un rally del 54% su base annua e consolidandosi stabilmente sopra la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Questa stabilizzazione rappresenta per molti analisti un segnale di maturità del mercato, con una liquidità più profonda e una partecipazione istituzionale crescente che contribuiscono a smorzare le oscillazioni tipiche degli anni precedenti.
La vision di lungo termine del fondatore di Strategy va ben oltre i target immediati. Nel suo modello previsionale, Bitcoin dovrebbe crescere a un tasso medio del 30% annuo nei prossimi vent'anni, puntando verso un obiettivo finale di 20 milioni di dollari per coin. Si tratta di proiezioni che presuppongono un'adozione mainstream progressiva e un consolidamento del ruolo di Bitcoin come riserva di valore digitale nel sistema finanziario globale.
Strategy ha accumulato una treasury di oltre 71 miliardi di dollari in Bitcoin, affermandosi come la più grande tesoreria pubblica di BTC al mondo e pioniere nel segmento delle corporate treasury in asset digitali. Questa strategia aggressiva di acquisto ha trasformato l'azienda con sede a Tysons Corner, Virginia, in un proxy equity di Bitcoin, sebbene con dinamiche di prezzo peculiari: le azioni MSTR hanno chiuso in calo del 3,26% a 275,36 dollari, registrando un guadagno annuo dell'11% contro il 54% di BTC stesso.
Saylor ha definito gli ultimi dodici mesi come i migliori nella storia dell'industria crypto, citando tre sviluppi chiave: l'endorsement della Casa Bianca verso Bitcoin come oro digitale, le aspettative positive della SEC riguardo alle equity tokenizzate, e l'accettazione delle stablecoin da parte del Segretario del Tesoro. Questi segnali istituzionali rappresentano un cambio di paradigma rispetto agli anni di incertezza regolamentare che hanno caratterizzato il settore.
Il fondatore di Strategy ha anche lanciato una provocazione alle aziende che non considerano gli asset digitali nelle loro strategie di tesoreria. Secondo la sua lettura, le corporate lungimiranti dovrebbero inevitabilmente includere Bitcoin nei propri balance sheet come protezione contro l'inflazione e diversificazione del portafoglio. Questo trend, ancora agli inizi, potrebbe accelerare con la progressiva chiarificazione del quadro normativo e la crescente familiarità dei CFO con la gestione di asset crypto.
La tesi di Saylor si scontra tuttavia con la realtà di un mercato che resta volatile nel breve termine, nonostante i progressi nella strutturazione. Gli investitori dovranno valutare se la maturazione dell'ecosistema crypto, con l'arrivo di ETF spot, piattaforme di derivati regolamentate e una maggiore partecipazione istituzionale, sarà sufficiente a sostenere una traiettoria di crescita così aggressiva. Nel panorama normativo europeo, con l'implementazione del regolamento MiCA in corso, il contesto potrebbe ulteriormente favorire l'adozione istituzionale, ma i rischi di mercato rimangono significativi per qualsiasi investitore.