Il mercato di Dogecoin (DOGE) sta attraversando una fase critica che potrebbe determinare la direzione dei prossimi movimenti di prezzo. Secondo l'analisi on-chain condotta dall'esperto crypto Ali Martinez, i flussi netti sugli exchange centralizzati hanno appena invertito la tendenza, passando in territorio positivo dopo mesi di deflussi costanti. Questo cambio di regime nei movimenti di token rappresenta storicamente un segnale anticipatore di rimbalzi significativi per il memecoin più capitalizzato del settore. Con DOGE attualmente scambiato intorno ai 0,158 dollari, la struttura del mercato disegna uno scenario polarizzato tra un solido supporto tecnico a 0,08 dollari e un vuoto di domanda preoccupante sotto la soglia dei 0,16 dollari.
L'elemento più rilevante emerso dall'analisi di Glassnode riguarda la Exchange Net Position Change, che traccia i flussi mensili in entrata e uscita dagli exchange. Dopo una prolungata serie di barre rosse che hanno caratterizzato i primi mesi del 2025, con deflussi netti che hanno raggiunto picchi di 5-6 miliardi di DOGE al mese, l'ultimo punto dati mostra una barra verde che supera nettamente la linea dello zero. Martinez ha commentato su X: "La supply di Dogecoin sugli exchange è appena tornata positiva! In passato questo shift ha segnato rimbalzi decisi."
La correlazione storica tra questi movimenti e l'azione del prezzo è documentata dalla stessa chart. Nel quarto trimestre del 2024, una sequenza di forti barre verdi aveva accompagnato l'accelerazione del prezzo da circa 0,10 dollari fino al picco locale di 0,48 dollari. In quel periodo, gli inflow mensili sugli exchange avevano raggiunto diversi miliardi di token, segnalando un'intensificazione dell'attività speculativa. La fase successiva ha visto un'alternanza più caotica tra inflow e outflow modesti, con il prezzo oscillante tra 0,12 e 0,30 dollari, fino al recente trend ribassista accompagnato da massicci deflussi.
L'inversione dei flussi assume particolare rilevanza se contestualizzata con la distribuzione del costo base dei possessori attuali. L'analisi UTXO Realized Price Distribution (URPD) rivela una concentrazione estrema della supply: 27,4 miliardi di DOGE, pari al 18,62% del totale misurato, hanno un prezzo realizzato intorno a 0,07392 dollari. Questo cluster rappresenta quello che Martinez definisce "il livello di supporto più significativo" per il memecoin.
La struttura tecnica rivela un gap critico nella distribuzione della supply tra 0,08 e 0,16 dollari. In questo range, la URPD mostra solo piccoli cluster intermedi a 0,096, 0,125 e 0,155 dollari, con volumi insufficienti a fornire supporto significativo. Appena sopra i 0,16 dollari emerge un altro raggruppamento con circa 4,4 miliardi di DOGE (2,9% della supply) a 0,162 dollari, mentre la concentrazione successiva più rilevante si trova nell'area 0,20-0,20486 dollari, dove sono posizionati oltre 12 miliardi di token.
Questa distribuzione bimodale del costo base crea uno scenario di mercato polarizzato. I holder che hanno accumulato nell'area 0,20 dollari si trovano attualmente in perdita e potrebbero rappresentare una fonte di pressione venditrice se il prezzo dovesse tentare un recupero verso quella zona. Al contrario, il massiccio cluster a 0,08 dollari costituisce un livello di supporto psicologico e tecnico difficilmente perforabile senza capitolazione da parte di una larga base di possessori.
La terza visualizzazione condivisa da Martinez, una heatmap della distribuzione del costo base, conferma questa struttura biforcata. La banda inferiore tra 0,0812 e 0,0827 dollari contiene 27,39 miliardi di DOGE, mentre la banda superiore tra 0,2010 e 0,2048 dollari raggruppa 12,15 miliardi di token. Il prezzo attuale a 0,158 dollari si colloca esattamente nella zona di vuoto tra questi due poli, rendendo i movimenti potenzialmente volatili in entrambe le direzioni.
Dal punto di vista dell'analisi tecnica tradizionale, DOGE si mantiene ancora al di sopra della media mobile esponenziale a 200 settimane, un indicatore spesso considerato discriminante tra mercati strutturalmente rialzisti e ribassisti nel lungo periodo. Tuttavia, la vicinanza all'area di gap identificata dall'URPD suggerisce che una rottura sotto i 0,15 dollari potrebbe accelerare rapidamente verso la zona 0,08 dollari, dove risiederebbe il vero test della solidità della base di holder.
L'inversione dei flussi netti sugli exchange in territorio positivo va interpretata con cautela. Storicamente, inflow crescenti possono precedere sia rimbalzi (quando rappresentano nuova liquidità in arrivo per acquistare) sia ulteriori discese (quando riflettono token trasferiti per essere venduti). La discriminante sarà il comportamento del prezzo nei prossimi giorni: un recupero deciso sopra i 0,17 dollari potrebbe confermare la tesi del rimbalzo evidenziata da Martinez, mentre una rottura sotto i 0,15 dollari aprirebbe la strada al test del supporto critico a 0,08 dollari.
Per gli investitori in memecoin, la situazione attuale di Dogecoin rappresenta un caso di studio sulla rilevanza dei dati on-chain nella valutazione del sentiment e della struttura di mercato. La presenza di cluster di costo base così definiti crea livelli tecnici con maggiore validità rispetto agli asset con distribuzione più uniforme, rendendo questi punti di prezzo particolarmente sensibili per l'evoluzione direzionale del token.