Il mercato delle criptovalute sta attraversando una fase di capitolazione retail che potrebbe paradossalmente segnare l'inizio di una inversione di tendenza. I dati on-chain rivelano un pattern ben noto agli analisti: quando i piccoli investitori vendono in perdita nel panico, spesso il bottom è vicino. Bitcoin (BTC) scambia attualmente a 91.510 dollari, in calo del 2,3% nelle ultime 24 ore, mentre alcuni altcoin mostrano una forza relativa sorprendente che ridisegna le dinamiche tradizionali del mercato crypto.
La piattaforma di analytics Santiment ha documentato mercoledì un comportamento significativo: i wallet retail con meno di 0,01 BTC hanno liquidato lo 0,36% delle loro posizioni negli ultimi cinque giorni. Il fenomeno non si limita alla principale criptovaluta. Gli holder di Ethereum (ETH) con meno di 0,1 coin hanno scaricato lo 0,90% del portafoglio nell'ultimo mese, mentre i possessori di XRP con meno di 100 token hanno venduto l'1,38% delle holdings da novembre.
Questo comportamento dei piccoli investitori assume particolare rilevanza nel contesto dell'analisi tecnica crypto. Come sottolineato da Santiment, i prezzi tendono a muoversi nella direzione opposta rispetto alle azioni dei wallet più piccoli. Il panic selling retail rappresenterebbe quindi un segnale positivo per una potenziale recovery del settore, secondo l'interpretazione storica dei pattern di mercato.
Illia Otychenko, Lead Analyst di CEX.IO, identifica alcuni elementi tecnici incoraggianti per BTC. Le divergenze bullish negli indicatori di momentum sui timeframe più bassi, unite alla diminuzione della pressione di vendita, potrebbero preludere a un rimbalzo di breve termine. Tuttavia, Otychenko esclude categoricamente la possibilità di una alt season imminente, sostenendo che servirebbe un consolidamento più prolungato e un miglioramento sostanziale del sentiment generale.
La dinamica tra Bitcoin e gli altcoin si sta rivelando inusuale in questo ciclo. Georgii Verbitskii, founder del protocollo di yield farming TYMIO, osserva che BTC sta scendendo in modo più costante mentre alcuni altcoin selezionati dimostrano resilienza superiore. I dati del mercato confermano questa tesi: Starknet ha guadagnato il 31% nelle ultime 24 ore, mentre Zcash ha registrato un +11%, sovraperformando nettamente la principale crypto per capitalizzazione.
Il sentiment degli investitori si riflette nei mercati di prediction. Su Myriad, gli utenti assegnano solo il 32% di probabilità che Bitcoin raggiunga i 115.000 dollari prima di toccare quota 95.000 dollari. Per Ethereum la situazione appare leggermente più ottimistica, con il 47% di probabilità che ETH arrivi a 4.000 dollari prima di scendere a 2.500 dollari, evidenziando una divergenza interessante nelle aspettative di mercato tra le due principali blockchain.
Verbitskii adotta una visione più cauta rispetto ad altri analisti, ipotizzando che Bitcoin potrebbe testare nuovamente il range tra 80.000 e 77.000 dollari. Il founder di TYMIO identifica una struttura di mercato debole caratterizzata da un declino lento e costante senza rimbalzi significativi, un pattern che storicamente non favorisce inversioni rapide.
La questione dei catalizzatori macro emerge come elemento centrale per qualsiasi recovery sostenibile. Otychenko sottolinea che qualsiasi rimbalzo indipendente da supporti macroeconomici risulterebbe probabilmente modesto e di breve durata. La mancanza di un catalizzatore fresco limita le prospettive di un rally generalizzato, costringendo il mercato a una fase di consolidamento che potrebbe protrarsi più del previsto.
La forza selettiva dimostrata da alcuni altcoin non configura secondo Verbitskii una recovery generalizzata, ma piuttosto aree isolate di resilienza in un contesto complessivamente fragile. La stabilizzazione di Bitcoin resta il prerequisito fondamentale per qualsiasi movimento rialzista sostenuto nell'ecosistema altcoin, suggerendo che la correlazione tradizionale tra BTC e il resto del mercato crypto mantiene la sua rilevanza strategica nonostante le performance divergenti di breve periodo.