Il mercato dei derivati crypto sta vivendo una nuova fase di fermento, con Lighter che emerge come uno dei progetti più promettenti del settore dopo aver chiuso un round da 68 milioni di dollari guidato da pesi massimi come Founders Fund di Peter Thiel e Ribbit Capital. La piattaforma, che combina un exchange decentralizzato (DEX) con una propria blockchain layer 2 su Ethereum (ETH), si posiziona in diretta competizione con Hyperliquid nell'arena sempre più affollata dei perpetual futures on-chain. La valutazione raggiunta, circa 1,5 miliardi di dollari secondo fonti vicine all'operazione, testimonia l'appetito degli investitori per infrastrutture DeFi capaci di sfidare i giganti centralizzati come Binance.
Dietro Lighter c'è Vladimir Novakovski, un quarantenne di origini russe con un curriculum che spazia dalla finanza tradizionale all'intelligenza artificiale. Ex trader di Citadel Investment Group, dove approdò a soli 18 anni dopo essere stato reclutato personalmente da Ken Griffin, Novakovski rappresenta un caso anomalo nel panorama crypto: mentre nel 2022 molti founder si affrettavano a "pivotare" dalle criptovalute all'AI dopo il boom di ChatGPT, lui ha compiuto il percorso inverso. La sua startup precedente, Lunchclub, aveva raccolto 30 milioni di dollari come piattaforma AI per il networking sociale, ma nel 2022 Novakovski decise di tornare alle sue origini nel trading, trasformando radicalmente il progetto in quello che oggi è Lighter.
La proposta di valore della piattaforma si concentra sui perpetual futures, derivati che permettono ai trader di mantenere posizioni speculative sui prezzi crypto senza scadenza, a patto di mantenere i requisiti di margine. Questi strumenti, conosciuti nel gergo del settore come "perps", stanno vivendo un momento di particolare popolarità dopo che Hyperliquid ha dimostrato come un team di appena 11 persone possa competere con colossi centralizzati. Lighter si distingue però per la scelta architetturale: mentre Hyperliquid opera su una propria layer 1 blockchain, Lighter ha optato per una layer 2 su Ethereum, una differenza tecnica che secondo Novakovski rappresenta un vantaggio strategico in termini di sicurezza e interoperabilità con l'ecosistema DeFi esistente.
Il round da 68 milioni, strutturato come mix di equity e token warrants per una criptovaluta non ancora rilasciata, ha visto la partecipazione di un roster impressionante: oltre a Founders Fund e Ribbit Capital, hanno investito Haun Ventures e, cosa particolarmente significativa, Robinhood, il broker online che raramente effettua investimenti venture. Questa composizione del cap table suggerisce una convergenza di interessi tra il mondo DeFi e quello della fintech tradizionale, con Robinhood che potrebbe vedere in Lighter una futura integrazione per offrire ai propri utenti accesso ai derivati crypto in modalità non-custodial.
I dati di L2BEAT confermano la rapida ascesa della piattaforma: lanciata ufficialmente solo a gennaio dopo due anni di sviluppo e testing, Lighter ha scalato velocemente la classifica delle layer 2 per TVL, il parametro che misura i fondi totali depositati su una blockchain. Joey Krug, partner di Founders Fund, ha dichiarato che la decisione d'investimento è stata motivata per l'85-90% dal team assemblato da Novakovski, composto in larga parte da sviluppatori che provenivano già da Lunchclub e che hanno accettato di seguire il CEO nel pivot. Prima del maxi-round appena annunciato, Lighter aveva già raccolto 21 milioni di dollari in un round di serie A del 2024 guidato da Haun Ventures e Craft Ventures, con partecipazione di Dragonfly e Robot Ventures.
La roadmap prevede l'imminente lancio dello spot trading per token come Bitcoin (BTC), ampliando l'offerta oltre i derivati e posizionando Lighter come infrastruttura più completa. "Vogliamo essere il layer infrastrutturale che verifica che tutto ciò che accade nella finanza avvenga in modo equo, corretto e trasparente", ha dichiarato Novakovski, sintetizzando la visione di un sistema finanziario decentralizzato ma affidabile. La competizione nel mercato dei perps decentralizzati si fa sempre più intensa, con Binance che ha risposto all'ascesa di Hyperliquid allineandosi con Aster, un competitor diretto. In questo scenario, Lighter punta sulla combinazione di tecnologia robusta, background del team nella finanza tradizionale e architettura layer 2 per ritagliarsi una posizione dominante in un segmento che rappresenta una delle frontiere più promettenti della DeFi.
La traiettoria personale di Novakovski, dalle Olimpiadi internazionali di informatica e fisica a Harvard a 16 anni fino al trading ad alta frequenza in Citadel, offre credibilità tecnica in un settore dove la competenza nell'execution e nella gestione del rischio è fondamentale. Il fatto che l'azienda dichiari già di essere profittevole dopo pochi mesi dal lancio pubblico rappresenta un'anomalia positiva in un ecosistema crypto dove molti progetti bruciano capitali per anni prima di raggiungere la sostenibilità. Con quasi 90 milioni di dollari raccolti complessivamente e una valutazione unicorn, Lighter si prepara ora alla fase cruciale: dimostrare che l'infrastruttura può scalare mantenendo decentralizzazione e sicurezza, requisiti non negoziabili per guadagnare la fiducia dei trader crypto più sofisticati.